Dario Accurso Liotta
https://www.facebook.com/darioliotta55
per la conferenza :
scrive Dario:
” Un discorso lucido non retoricò, che rida il senso profondo del giorno della memoria. “
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Aprofitto di essere sull’Instagram del prof. per pubblicare un annuncio
10 febbraio 2024 – Presentazione dell’Associazione 11 agosto: ” Chi vorrebbe una Firenze …… pubblica e non privatizzata: la vogliamo noi !
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ANSA.IT — 18 GENNAIO 2024
Montanari lancia l’associazione 11 agosto,’per liberare Firenze’
Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena, lancia un’associazione in vista delle elezioni a Firenze.
Manifesto per l’insusrrezione posto nelle strade della città 11 agosto 1944
– https://www.storiadifirenze.org/?temadelmese=agosto-1944-la-battaglia-di-firenze
Si chiama ’11 agosto’, data – spiega in un manifesto di presentazione dell’associazione (consultabile sul profilo Fb Associazione 11 agosto) -, “della liberazione di Firenze, l’inizio del riscatto e della ricostruzione” perché “anche oggi sentiamo che Firenze si deve liberare”: dalla povertà, “dall’illusione che l’unica fonte di reddito sia il turismo, dall’abbaglio per cui la sicurezza sarebbe repressione, e non sicurezza sociale” per tutti, “da un lavoro povero, e sfruttato; dall’idea che la sua proiezione internazionale sia essere un salotto di lusso e non impegnarsi per costruire pace e giustizia ambientale e sociale”.
Montanari dà appuntamento all’8 febbraio “per conoscerci, per decidere i prossimi passi, per iniziare a finanziare un’azione popolare collettiva”.
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NOTA:
LA BATTAGLIA DI FIRENZE — 11 AGOSTO 1944
DA WIKIPEDIA
La battaglia di Firenze iniziò alle 6 del mattino dell’11 agosto 1944 quando il CTLN dette l’ordine d’insurrezione e la popolazione fu svegliata dai rintocchi delle campana di Palazzo Vecchio, chiamata Martinella, a cui seguirono quelli della campana del Bargello, mentre i partigiani si apprestavano ad attaccare le truppe tedesche.
L’11 agosto i partigiani della 22ª bis Brigata Garibaldi “Vittorio Sinigaglia” ricevettero l’ordine di attraversare l’Arno, quindi i componenti del CTNL da via della Condotta, luogo dove era stata preparata l’insurrezione, si recarono in prefettura a Palazzo Medici-Riccardi per prendere il comando della città. Una volta preso, subito il CTLN nominò la giunta comunale con sindaco Gaetano Pieraccini (PSI) e vice sindaci Mario Fabiani (PCI) e Dino Zoli (DC); nomine poi confermate dagli alleati. Era la prima volta nel corso della campagna d’Italia, che il governo di un territorio veniva nominato dalle forze della resistenza antifascista.
Nelle strade di Firenze furono affissi manifesti che informavano i fiorentini circa i pieni poteri assunti dal CTLN e chiedevano alla popolazione di «contribuire con tutte le proprie forze alla liberazione della città».
La Battaglia di Firenze continuò oltre l’11 agosto con combattimenti in vari punti della città, dal centro alla periferia. La conquista della città da parte dei partigiani avvenne strada per strada, isolato per isolato, fino a creare una linea ideale che dalle Cascine arrivava fino all’Affrico, chiamata “Linea del Mugnone“, oltre la quale si attestarono i soldati tedeschi in ritirata, impegnando i partigiani in duri combattimenti che durarono fino alla fine del mese.
Le varie formazioni partigiane si erano disposte in diverse zone operative: alcune andarono a presidiare la zona del centro, altre la zona di Porta al Prato e altre ancora la zona di Campo di Marte. Dovunque furono affiancate dalle Squadre di Azione Patriottica, le SAP, che fino a quel momento avevano operato in clandestinità; erano venute allo scoperto solo per essere d’appoggio ai partigiani durante l’insurrezione, pur disponendo di pochi mezzi e poche armi.
Il cavalcavia di Viale Belfiore venne difeso dai tedeschi che tentarono anche di farlo esplodere; altri scontri si ebbero al Ponte al Pino. La caccia ai franchi tiratori fu fatta strada per strada per mettere al sicuro la popolazione civile. Gli alleati passarono l’Arno il 13 agosto dopo avere chiesto copertura alle brigate partigiane già impegnate nei combattimenti che proseguirono fino al 31 agosto.
La battaglia poté dirsi conclusa il 1º settembre 1944, quando anche Fiesole e Sesto Fiorentino furono liberate.
Durante gli scontri molti tra i partigiani e i patrioti caddero in combattimento. La Battaglia di Firenze contò fra i partigiani 205 caduti e 400 feriti.
DA :
BATTAGLIA DI FIRENZE
https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Firenze
Quella di Tomaso Montanari mi sembra una decisione di profonda saggezza e di acume politico: i veri miglioramenti, quelli che durano, avvengono quando a procurarli è il maggior numero possibile di persone consapevoli di ciò che propongono e decise a concretizzarlo per migliorare la vita di tutti.
Forse l’insufficiente coinvolgimento diretto delle persone in questo momento storico è una delle principali caratteristiche della politica attuale. Bisogna anche considerare che sono cambiati profondamente i mezzi di comunicazione, ma, secondo me, rimane insostituibile la creazione di un tessuto concreto, fatto di uomini e donne pensanti, informate e appassionate al miglioramento della realtà, quindi anche della propria e di quella altrui.