grazie e mille dell’immagine e della bellissima citazione sotto che dedico alla Do
Dريمing @iMessyvibes
10.59
22 dicembre 2023
” Nonostante tutto quello che diciamo o scriviamo, ci sono ancora cose nel cuore che sono troppo grandi per essere raccontate. “
– Mahmud Darwish
( Instagram:_reemjunior_ )– traduz. dall’arabo di Google
I nemici possono avere la meglio su Gaza. (Il mare grosso può avere la meglio su una piccola isola).
Possono tagliarle tutti gli alberi.
Possono spezzarle le ossa.
Possono piantare carri armati nelle budella delle sue donne e dei suoi bambini. Possono gettarla a mare, nella sabbia o nel sangue.
Ma lei:
non ripeterà le bugie.
Non dirà sì agli invasori.
Continuerà a farsi esplodere.
Non si tratta di morte, non si tratta di suicidio. Ma è il modo in cui Gaza dichiara che merita di vivere
segue dal blog di Mohamed Belaali
Rifaat al-Areer (1979-2023)
La sua ultima poesia
Se devo morire,
devi vivere
e raccontare la mia storia
vendere la mia roba
comprare un pezzo di stoffa
e qualche pezzo di spago,
(renderlo bianco con una lunga coda)
quindi un bambino, da qualche parte a Gaza
guardando dritto il cielo
mentre aspetta che il suo papà venga portato via da un’esplosione
senza salutare nessuno
né alla sua carne
né a se stesso –
affinché veda l’aquilone, il mio aquilone, quello che hai fatto tu, prendi
il suo volo
e poi pensa che ci sia un angelo
è venuto a riportare la speranza
Se devo morire
che riporta la speranza
e lascia che diventi un racconto
Refaat Alareer, poeta palestinese e leader della giovane generazione di autori a Gaza, è stato tragicamente ucciso in un attacco israeliano. La sua morte è stata annunciata da persone a lui vicine ed è stata descritta come un’enorme perdita dai suoi amici e colleghi. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, governato dal movimento islamico Hamas, il poeta è stato ucciso giovedì sera in attacchi mortali nel nord della Striscia di Gaza.
Refaat Alareer era professore di letteratura inglese presso l’Università islamica di Gaza ed è stato uno dei fondatori del progetto “Non siamo numeri” (“We Are Not Numbers”), che collegava autori di Gaza con mentori all’estero per aiutarli a tradurre le realtà dei territori palestinesi in prosa in lingua inglese. Ha pubblicato i libri “Gaza risponde” e “Gaza senza silenzio”, che raccontano la vita a Gaza dal punto di vista di giovani autori palestinesi.
Nel mezzo dell’intenso conflitto tra Israele e Gaza, Alareer ha rifiutato di lasciare il nord della Striscia di Gaza, che era l’epicentro del conflitto. Pochi giorni dopo l’inizio dell’offensiva di terra israeliana, ha pubblicato sulla rete X una canzone virale intitolata “Se devo morire” che termina con le parole “Lascia che porti speranza, lascia che diventi una storia”.
Israele ha effettuato una massiccia operazione di bombardamento per “spazzare via Hamas”, considerata un’organizzazione terroristica da Israele, Stati Uniti e Unione Europea. Secondo i dati del Ministero della Salute di Hamas, il conflitto in corso ha provocato la morte di oltre 17.000 palestinesi, per lo più donne, bambini e giovani.
foto del poeta e biografia da: – traduz. automatica
8 dicembre 2023
******
1.
2.
Grazie per quella bellissima frase che profuma di speranza.