*** Tra il 1977 e il 1979 visse e lavorò a Roma, al ritorno in America
pubblicò un libro Some disordered interior Geometries (Alcune disordinate geometrie interiori), dove riassumeva le ricerche da lei condotte nel corso della sua permanenza a Roma: schizzi, lettere, scatti, immagini crude e reali della condizione umana, un dialogo con l’ambiente in cui si ritraeva, con gli oggetti che faceva comparire nelle immagini; una particolarità della raccolta era il fatto di aver radunato gli scatti all’interno di quaderni scolastici della fine dell’800.
Pochi mesi la pubblicazione, nel gennaio 1981, si suicidò a 23 anni non ancora compiuti.
Francesca Woodman, Some disordered interior Geometries, 1981
cm 22,8 x 16,5
da: https://www.periodicoclinamen.it/le-disordinate-geometrie-interiori-di-francesca-woodman/
SEGUE FOTO E TESTO DA:
MUSA FOTOGRAFIA
25 NOVEMBRE 2016
Ciao,
oggi vi vorrei far conoscere Francesca Woodman, una fotografa con una sensibilità fuori del comune, soprattutto se si pensa che le immagini che vedete sono state scattate da un’adolescente.
Purtroppo si è tolta la vita a soli 23 anni. Credo che guardando queste foto, spesso sono auto-ritratti, si possa capire tutto il disagio interiore di questa giovane donna.
Buona visione
Anna
Autoritratto parlando con Vince
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« Ho dei parametri e la mia vita a questo punto è paragonabile ai sedimenti di una vecchia tazza da caffè e vorrei piuttosto morire giovane, preservando ciò che è stato fatto, anziché cancellare confusamente tutte queste cose delicate »
Francesca Woodman (Denver, 3 aprile 1958 – New York, 19 gennaio 1981) è stata una fotografa statunitense.
autoritratto a 13 anni
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Fu, nonostante una vita breve, un’artista fotografica influente e importante per gli ultimi decenni del XX secolo.
Appariva in molte delle proprie fotografie e il suo lavoro si concentrava soprattutto sul suo corpo e su ciò che lo circondava, riuscendo spesso a fonderli insieme con abilità. La Woodman usava in gran parte esposizioni lunghe o la doppia esposizione, in modo da poter partecipare attivamente all’impressionamento della pellicola. Nelle sue foto compaiono anche l’amica fotografa Sloan Rankin Keck e il compagno Benjamin Moore.
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Originaria del Colorado, trascorse lunghi periodi in Italia. Con la macchina fotografica ritrasse nudi femminili in bianco e nero, talvolta con il volto oscurato, ottenendo effetti sfocati grazie al movimento ed al lungo periodo di esposizione, che conferiscono l’effetto di una fusione dei corpi con l’ambiente circostante. I critici riscontrano nelle sue immagini l’influenza del surrealismo poiché è manifesto in esse il desiderio di spezzare il codice delle apparenze; inoltre l’artista manifestò l’adesione alla tradizione surrealista attraverso la volontà di non fornire spiegazioni sulle proprie opere.
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Francesca Woodman crebbe in una famiglia di artisti, il padre George è un pittore mentre la madre Betty è una ceramista. Trascorse diversi anni e molte vacanze estive della sua infanzia a Firenze, dove frequentò il secondo anno di scuola elementare e prese lezioni di pianoforte. Scoprì la fotografia molto giovane, sviluppando le sue prime foto a soli 13 anni. Tra il 1975 e il 1979 ha frequentato la Rhode Island School of Design (RISD), dove si appassiona alle opere di Man Ray, Duane Michals e Arthur Fellig Weegee. In questo periodo torna in Italia, a Roma, per frequentare i corsi europei della RISD con l’amica e collega Sloan Rankin. Qui si appassiona alle opere di Max Klinger e conosce, tra gli altri, anche Sabina Mirri, Edith Schloss, Giuseppe Gallo, Enrico Luzzi e Suzanne Santoro. Frequenta anche l’ambiente artistico della Transavanguardia Italiana. Nel gennaio del 1981 ha pubblicato la sua prima (e unica, da viva) collezione di fotografie, dal titolo Some Disordered Interior Geometries (Alcune disordinate geometrie interiori). Nel corso dello stesso mese si suicidò gettandosi da un palazzo di New York all’età di 22 anni. Le sue fotografie vengono esposte frequentemente in tutto il mondo anche oggi.
Fonte Wikipedia
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Nel 2010 è stato girato un docu-film sulla giovane artista e la sua famiglia, intitolato The Woodmans. Qui una clip tratta dal film
video, 1.05
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ne segue un altro: video, 7.22 minuti
continuano le foto
Space?, Providence, Rhode Island, 1975-1978 1975-8 Francesca Woodman 1958-1981 ARTIST ROOMS Acquired jointly with the National Galleries of Scotland through The d’Offay Doffay
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francesca-woodman1
P025-4/4, 11/30/05, 2:06 PM, 16G, 3808×3956 (901+996), 100%, Cruz 080205, 1/120 s, R67.3, G57.4, B71.7
Francesca Woodman, Untitled, 1977-1978 © Betty and George Woodman NB: No toning, cropping, enlarging, or overprinting with text allowed.
P141-2/2, 12/1/05, 12:00 PM, 16G, 4474×4350 (592+876), 100%, Cruz 080205, 1/120 s, R68.0, G57.1, B71.4
video, 11.53 — si vedono solo le fotografie
Sembra quasi, nelle sue opere, che la realtà delle cose e i corpi vogliano dissolversi nell’ambiente.
Così come lei si è dissolta nell’aria e purtroppo sul selciato. Mi è sembrata molto acuta intimamente la tua associazione alle opere, ciao, grazie- bruchia ( un termine simile – solo simile – in portoghese è Bruxa- pr. Bruscia — che vuol dire ” strega “, e anche diminutivo ” bruxinha ” ( briscigna ).