” Quando penso all’infinità dei cieli mi viene un po’ di imbarazzo. “
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LISZT CONSOLAZIONE n. 3 piano : LANG LANG
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troppo vero.
Caro Roberto, mentre la trascrivevo pensavo proprio a te, ” lui di sicuro capisce quello che intendo “, dicevo tra mé , annotando questo mio pensiero, mi sembrava di stare andando ” un po’ pe’ i gevi “, come diceva mia nonna quando ogni tanto straparlava.. Sai, Caro Roby, lascio il “C ” che te lo meriti, io ti voglio proprio bene, anche se non ci siamo mai più visti, ed io mantengo di te l’immaginbe di come eri in 5a ginnasio, insomma nella mia testa sei sempre verde.. dirti del mio grande affetto non è una grande cosa perché io voglio bene a tantissima gente.. su un mio diario, forse del liceo o dei primi univ., mi dicevo che l’unico mestiere che so fare è ” voler bene “e ironicamente concludevo,” il mestiere di B. l’amante ” !
In questi ciapeti che ci siamo fatti lungo questi anni, piano piano sei diventato ” una persona cara ” a cui penso anche di poter ricorrrere se mi sento proprio giù giù– anche un po’ di più giù giù !