ANSA.IT + IL FATTO QUOTIDIANO ( al fondo ) — 15 NOVEMBRE 2024 –19.15 -Cortei degli studenti in più città. A Torino blitz alla Mole e 15 poliziotti feriti. Meloni: “Certa politica smetta di giustificare le violenze”

 

 

 

ANSA.IT — 15 NOVEMBRE 2024 –19.15
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Cortei degli studenti in più città. A Torino blitz alla Mole e 15 poliziotti feriti. Meloni: “Certa politica smetta di giustificare le violenze”

Torna il simbolo della P38. A Roma in marcia “contro Valditara e Meloni'”. I ragazzi davanti alla sede del Mim: “Vogliamo risposte, ma il ministero è disinteressato”

 

 

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La piazza che ricorda il '77, spunta il gesto della P38 - RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Dopo le manifestazioni che stamattina si sono svolte in tutta Italia, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha rifiutato di incontrare gli studenti e ascoltare le loro istanze”.

Lo hanno detto gli studenti che questa mattina hanno manifestato arrivando sotto al Mim. 

“Ancora una volta il ministero si dimostra disinteressato ad ascoltare la voce dei giovani che oggi hanno riempito le piazze di tutto il Paese – commenta in una nota il coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, Paolo Notarnicola – Serve ascoltare le associazioni studentesche, garantendoci spazio di discussione e confronto reale sui temi che ci riguardano. Continueremo a chiedere un confronto con il ministro per fermare le politiche scellerate sulla scuola”.

“È più di un anno che il ministro non convoca il Fast (il Forum delle associazioni studentesche più rappresentative), sono anni che richiediamo tavoli di discussione permanenti con le istituzioni, a livello locale e nazionale”, aggiunge poi il coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti, Tommaso Martelli, che continua: “oggi eravamo in piazza in tutta Italia, e a Roma, sotto al ministero, abbiamo nuovamente chiesto un confronto che ci è stato rifiutato. Questa notizia non ci stupisce, in quanto è perfettamente in linea con la disintermediazione e la repressione imposta da Valditara negli ultimi due anni”.

 

A Torino tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine

FOTORACCONTO -.-https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/11/15/corteo-studenti-pro-pal-a-torino-governo-e-schlein-complici.-tensioni-con_cb5a0a35-eb56-4798-980a-1d35c612e758.html

“La Mole Antonelliana è stata oggi presa di mira in occasione del corteo pro Palestina che ha attraversato le vie del centro di Torino. La bandiera italiana è stata strappata, alcuni muri imbrattati e il personale addetto al museo è stato oggetto di violenza. Fermo restando il diritto di testimoniare la vicinanza al dolore di chi ha sofferto e soffre, condanniamo con fermezza azioni come queste”. Così Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema, commentano gli atti vandalici compiuti da alcuni manifestanti al Museo Nazionale del Cinema e alla Mole Antonelliana durante il corteo degli studenti.

Durante il corteo studentesco Pro Pal che si sta svolgendo a Torino, a cui partecipano alcune centinaia di ragazzi, alcuni giovani hanno fatto il gesto delle tre dita a simboleggiare la P38, come avveniva nei cortei degli anni Settanta, negli spezzoni dell’Autonomia Operaia. Al corteo di questa mattina partecipano diversi collettivi studenteschi, alcuni vicini al centro sociale Askatasuna, considerato a oggi ultima roccaforte dell’Autonomia in Italia.

 

Meloni: “Certa politica smetta di giustificare le violenze”  – “Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi. Diversi agenti delle Forze dell’Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l’augurio di una pronta guarigione”. Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni. “Spero – aggiunge – che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”.

“Alla luce di quello che è successo mi pare evidente che i pericoli per la tenuta democratica di questo Paese e per il dialogo democratico vengono da una parte molto precisa: l’estremismo rosso, di sinistra”.

Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a margine del forum della Fondazione Iniziativa Europa, commentando i fatti di Torino. Il susseguirsi di questi episodi di violenza estrema un po’ mi preoccupa: ci sono slogan, atmosfere, modi di comportarsi, violenza verbale e anche fisica che sono gli stessi che hanno proceduto la stagione degli anni di piombo”, ha aggiunto Ciriani.

 

Corteo degli studenti a Roma ‘contro le politiche di Valditara e Meloni’ –

VIDEO,  1.23 min.

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Sono partiti in corteo da Piramide, a Roma, gli studenti e gli universitari diretti verso il Ministero dell’Istruzione e del Merito nel giorno dello sciopero indetto dai sindacati studenteschi in tutta Italia. “Vogliamo potere”, “Liberiamo il Paese”, “No Meloni Day”, sono alcuni degli slogan lanciati per la mobilitazione di oggi.

“Contro un governo di fascisti e sionisti” è la scritta dei collettivi studenteschi romani sullo striscione che apre il corteo.”Più diritti per gli studenti, più qualità per la scuola. Non vi crediamo più”, si legge su un altro. E poi: “#nomeloniday contro il governo della guerra, dei tagli e delle riforme all’università!”. Su un carrello anche un somaro di cartapesta – con al collo un cartello con su scritto “Ministra Bernini” – che ieri gli studenti di Cambiare Rotta hanno portato tra i viali dell’università La Sapienza. Diverse anche le bandiere della Palestina.

Oggi siamo qui a Roma e in tante altre città d’Italia, oltre 35, per manifestare un forte dissenso studentesco rispetto alle politiche di Valditara e del governo Meloni. A partire dalla legge bilancio, è evidente come l’istruzione pubblica non sia la priorità ma vengono operati tagli. E si preferisce investire in armi”.

A dirlo è il coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, Paolo Notarnicola. “Non vogliamo scuole di serie A e di serie B”, hanno poi scandito al megafono i ragazzi. Tra le organizzazioni studentesche presenti anche l’Unione degli Studenti, l’Unione degli Universitari, Osa, Cambiare Rotta, Link.

 

A Genova per gli studenti in corteo è il ‘No Meloni Day’

link sopra di foto su Genova

 

 

 

A Cagliari slogan contro il governo e le guerre – c’è link,

oppure sotto 

 

Studenti in corteo a Cagliari, slogan contro governo e guerre

La protesta fino al palazzo della Regione

 

 

IL  FATTO QUOTIDIANO — 15 NOVEMBRE 2024

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/15/manifestazione-studenti-meloni-condanna-violenza-salvini/7768751/

 

 

Studenti in piazza, Meloni: “Episodi indegni, basta giustificare”. Schlein: “Condanniamo violenza, governo non strumentalizzi”

Studenti in piazza, Meloni: “Episodi indegni, basta giustificare”. Schlein: “Condanniamo violenza, governo non strumentalizzi”
 

“Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi“. Sono le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che affida a un post sui social il commento sulla mobilitazione degli studenti nelle principali città italiane. A Roma, Torino, Milano, Genova, Padova, Napoli, Palermo, Cagliari e in tante altre città universitari e liceali hanno dato vita a “No Meloni day atto II“, la manifestazione organizzata dall’Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. E non sono mancati i momenti di tensione. Come Torino dove si sono registrati tafferugli con le forze dell’ordine dopo che è stato bruciato un fantoccio che raffigurava il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. E 19 poliziotti sono rimasti feriti, 15 dei quali per lo scoppio di un ordigno urticante in piazza Castello.

Dai partiti di destra e dai membri del governo arriva un coro di critiche. “La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l’augurio di una pronta guarigione”, ha aggiunto la premier Giorgia Meloni che si rivolge anche ai partiti di opposizione: “Spero – aggiunge Meloni – che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”.

Anche Elly Schlein esprime, a nome di tutto il Pd, “solidarietà e vicinanza agli agenti delle forze dell’ordine feriti dai fumi urticanti di un ordigno artigianale a Torino”. Per la segretaria dem “il diritto alla protesta, a manifestare e a scioperare non può e non deve mai essere confuso con l’aggressione violenta nei confronti di nessuno”. E Schlein risponde anche a Giorgia Meloni sottolineando che “la violenza è intollerabile, così come la strumentalizzazione politica della violenza che non dovrebbe farla nessuno, in particolare modo chi ha responsabilità di governo”.

Critiche anche dal ministro dell’Istruzione, rappresentato nel fantoccio dato alle fiamme a Torino: “‘Valditara a testa in giù, urlavano sotto il Ministero. E sarebbero questi gli interlocutori democratici? La scuola italiana non ha bisogno di replicanti degli estremisti degli anni ’70“, ha scritto Giuseppe Valditara su X.

“Violenza, rabbia, odio e soprattutto 15 poliziotti feriti: a Torino è andata in scena l’ennesima brutta manifestazione dell’estrema sinistra“, commenta il vicepremier Matteo Salvini. Per il leader della Lega “inutile dire che il governo non si farà intimidire, ma è desolante pensare che qualche parlamentare od opinionista radical chic si scandalizzerà perché definisco i facinorosi comunisti ‘zecche rosse‘ anziché preoccuparsi dell’aggressione sistematica alle donne e agli uomini in divisa, ai quali va la mia totale solidarietà”.

Sulla stessa linea il ministro dell’Interno: “Ancora una volta oggi a Torino, nel corso di un corteo, abbiamo assistito a intollerabili episodi di violenza, con i manifestanti che, violando le prescrizioni della questura e cambiando percorso, hanno tentato di raggiungere l’ingresso della prefettura”, ha dichiarato Matteo Piantedosi. “Stavolta non c’era il pretesto di altre iniziative in corso né soggetti cui contrapporsi ma a essere presi di mira sono stati i palazzi delle Istituzioni e a essere aggrediti gli operatori delle Forze di polizia schierati a loro difesa”, ha aggiunto il titolare del Viminale, sottolineando di confidare “che possa giungere unanime la ferma condanna per quanto accaduto” ed esprimendo “vicinanza e apprezzamento” agli agenti feriti.

 

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  1. Chiara Salvini scrive:

    chiara: è mia impressione che queste violenze dovrebbero farci capire che la gente in generale è stufa marcia di questo periodo di guerre e di tagli agli stipendi e di aumenti di 3 euro delle pensioni minime, quando — domani metterò il link – Bersani stasera a 8 e mezzo ha fornito dei dati impressionanti che molti di voi già sapranno, ma che non conoscevo. I politici, credo io, dovrebbero vedere – sia i fatti di Bologna ( nel pomeriggio, sia chiaro: non ho sentito telegiornali parlare del mattino ) sia quelli di oggi, pare, in 35 città – come segno di una possibile rivolta della gente in generale e non solo di studenti adolescenti che, come i bambini, sentono subito l’aria che tira. Certo che la ” propaganda ” e le cosiddette ” fake ” sono onnipervasive e fatte in modo astuto dia chi — attraverso esperti – conosce la psicologia della gente in generale e che sa anche che la gente ” crede di più a quello che vuole sentirsi dire per rassicurars. “. Da giovani abbiamo vissuti tempi ” terribili ” ma che davano entusiasmo alla vita, adesso ci tocca proprio un periodo terribile e ” assurdo ” da vivere, in cui ” più ti tocchi e ciù lampeza “, per i liguri

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