Ci ha scritto su Facebook Marisa Fogliarini che precisa:
Buongiorno vorrei chiarire che i miei fondali erano destinati al Teatro dei Pupi dei Fratelli Pasqualino (Fortunato e Giuseppe) che ora sono entrambi mancati. Fortunato era anche filosofo e scrittore (autore de “La bistenta” tra i vari scritti. )
Rizzoli 1964
DAL FACEBOOK DI MARISA FOGLIARINI
Facebook 22 ottobre 2023
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Orlando Paladino”, 1985; così sono quelli che seguono.
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Mosè e il Faraone”, 1983.
1983
1983
LE IMMAGINI SEGUONO DOPO LA NOTA
NOTA SUI PUPI SICILIANI/
Antonio Pasqualino e il fratello
DAL BLOG ” IO AMO LA SICILIA ” ( LINK ) DI GIUSY VACCARO
6 OTTOBRE 2019
L’Opera dei Pupi Siciliani, dichiarati dall’UNESCO Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità, è indubbiamente l’opera teatrale più caratteristica e più rappresentativa della Sicilia, che tramite l’ausilio di “pupi” ha raccontato per generazioni le gesta dei Paladini di Francia e dell’Orlando Furioso.
Con l’avvento della tecnologia l’Opera dei Pupi Siciliani ha rischiato di sparire e di cadere nell’oblio ma è grazie all’opera di Antonio Pasqualino e di un gruppo di intellettuali siciliani che oggi questa tradizione non soltanto è stata salvaguardata, ma sta rivivendo una specie di seconda vita.
Un tempo in Sicilia le gesta dei paladini di Francia venivano raccontate da i contastorie, dei personaggi che attraverso “u cuntu” e l’ausilio di una spada si esibivano nelle piazze. C’erano anche i cantastorie, che con una chitarra e dei cartelli, raccontavano storie di cronaca (come per esempio la storia della Baronessa di Carini).
Secondo una teoria i pupi hanno origine spagnola. Già se ne fa cenno nel capitolo 25° del Don Chisciotte, quando si fa riferimento ad un teatro dove dei pupi di legno mettono in scena una lotta con le spade. A seguito della dominazione spagnola, questa tradizione sarebbe giunta fino a noi.
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Nel 1965 Antonio Pasqualino, con l’ausilio di gruppo di intellettuali, fonda L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari. Insieme alla moglie raccoglie testi di scena, pupi, teatrini ed arredi, salvandoli dalla distruzione. Crea una rassegna di opera dei pupi, invitando diverse compagnie, provenienti da tutto il mondo, ad esibirsi.
Nel 1975, grazie al successo del festival ed ai viaggi che il professore fa raccogliendo molto materiale, nasce il Museo delle marionette Antonio Pasqualino. Negli anni ’80 il festival viene chiamato Festival di Morgana e giunge fino ai giorni nostri. Il museo attualmente custodisce oltre 5.000 pezzi.
SEGUE NEL LINK: che riportiamo
https://www.ioamolasicilia.com/storia-dei-pupi-siciliani/
GIGI PROIETTI CANTA ” L’AMARO CASO DELLA BARONESSA DI CARINI ”
Laura Lanza di Trabia, più nota come la baronessa di Carini (Trabia, 7 ottobre 1529 – Carini, 4 dicembre 1563), è stata una nobile italiana, protagonista di una famosa e tragica vicenda siciliana.
Un racconto storico fu scritto anche dal medico e folclorista palermitano Salvatore Salomone Marino (1847–1916) che cercò di togliere la baronessa dalla leggenda: dopo gli studi filologici novecenteschi, è però impossibile “continuare a considerare il testo, qualsiasi testo, di Salomone Marino come una storia siciliana del Cinquecento: era patente (…) che si trattava di un falso ottocentesco.
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Guerrin meschino”, 1982.
1982
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Guerrin meschino”, 1981.
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Guerrin meschino”, 1980.
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Il Paladino di Assisi”, 1980.
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Il Paladino di Assisi”, 1979.
1979
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Guerrin meschino”, 1979.
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Il paladino di Assisi”, 1979.
GLI ULTIMI RITOCCHI, 1979
1979
LA PREPARAZIONE DELLA TELA, 1979
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Il paladino di Assisi”, 1979.
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Guerrin meschino”, 1978.
“Guerrin meschino”, 1978.
Questo è un bozzetto del fondale scenico che ho realizzato per lo spettacolo del Teatro dei pupi siciliani dei fratelli Pasqualino “Il Paladino di Assisi”, 1977.
Facciamo una pausa ma ritorneremo su questa straordinaria artista che – ho scoperto – tra l’altro vive a Sanremo, magari si potrà incontrare al supermercato… quizàs
E’ sempre una bella signora, come dalle foto sopra.. con qualche anno in più come è successo a noi:
dal suo Facebook
BIOGRAFIA E LAVORI
Marisa Fogliarini, nata a Sanremo, dopo essersi diplomata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, si trasferisce a Roma dove si dedica all’insegnamento di Disegno e Storia dell’Arte negli Istituti Secondari Superiori.
Partecipa a numerose mostre di pittura e, dal 1971 al 1989, realizza i fondali scenici del Teatro dei Pupi dei Fratelli Pasqualino.
Nel 1972 espone presso la galleria “Arte Corso Il Capitello” di Roma.
Nel 1976 espone nella sede della “Cooperativa spazio alternativo Maiakovskij” a Ostia-Lido, nell’ambito della manifestazione “Omaggio a Pasolini: la condizione umana – il potere – la donna”.
Nel 1979 partecipa alla “Quadriennale de decors et d’architecture theatraux” di Praga, nel 1980 alla mostra “Aspetti della scenografia italiana oggi” a Kyoto.
Nel 1981 espone dipinti e linoleografie in una personale al Casino municipale di Sanremo e partecipa alla mostra “Aspetti della scenografia italiana oggi” a Tokyo e alla “Exhibition of Italian Stage Design” all’Art Centre di Hong Kong.
Nel 1985 espone presso la sede del Circolo culturale di Montecitorio a Roma.
Nel 2001 scrive il Compendio di Arte I (dalle origini al Medioevo) pubblicato nel 2002 dalla Newton & Compton editori.
Nel 2006 partecipa con quattordici fondali scenici destinati al teatro dei Pupi alla Mostra “Siamo tutti pupi” a Latina.
Nel 2012 espone a Vallebona (IM) alla biennale “Vallebon’art” e ad Arma di Taggia (IM) alla rassegna d’arte contemporanea “Artemare”.
Nel 2013 partecipa alla mostra “Site specific” – Castello della Lucertola – Apricale (IM) ed espone nella mostra “Regali frontiere” a Bordighera (IM).
Nel 2014 espone a Vallebona (IM) alla biennale “Vallebon’art” e partecipa alla “Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma”.
Nel 2015 tiene una mostra personale nella Galleria d’Arte Contemporanea Studio C di Piacenza.
Nel 2016 partecipa alla “XI Biennale Internazionale d’Arte” di Roma, alla mostra “Sulle tracce del reale” nei Giardini Monet di Bordighera e alla mostra “Artistes quand-même” nell’Oratorio di S. Bartolomeo a Bordighera.
Nel 2017 partecipa alla “Esposizione Triennale delle Arti Visive a Roma” presso il Complesso Monumentale del Vittoriano – Ala Brasini.
Partecipa al 22° Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea SaturARTE 2017 a Genova.
Partecipa alla mostra “segni, tracce, percorsi” presso l’Oratorio di S. Bartolomeo degli Armeni a Bordighera. Espone quattro dipinti nella mostra d’arte internazionale “Imago” presso la Biblioteca Angelica a Roma.
Nel 2018 partecipa alla mostra “Il privilegio d’invecchiare” presso il Don Orione a Sanremo, alla mostra “Vernice fresca” nella sede dell’Accademia Riviera dei Fiori “G. Balbo” e alla mostra “Aspettando Agorà” a Bordighera. Ė tra gli artisti selezionati e premiati alla “8° Biennale internazionale d’arte a Montecarlo – 2018”. Tiene una mostra personale alla Galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia a Torino.
Nel 2019 partecipa a numerose collettive:
“Un viaggio nell’arte” nella Galleria Malinpensa a Torino,
“Sulle tracce del reale” nella Galleria dell’Accademia Balbo a Bordighera,
“Non solo Monet” in una piazza di Castelvittorio”,
“Arte-mare” nella Villa Boselli ad Arma di Taggia,
“Agorà” nell’Oratorio di S. Bartolomeo a Bordighera,
“Parole e colori” nel Forte di S. Tecla a Sanremo e
“Centocinquanta per trenta” nella Galleria dell’Accademia Balbo a Bordighera.
Realizza quindici tavole per il libro di fiabe “La Conchiglia dell’Isola delle Correnti” di Paola Forneris, ed. ZEM. vedi immagine sotto
Nel 2022 partecipa alle collettive “Sulle tracce del reale” nei Giardini Monet a Bordighera e a “CreAzione Donna” nella Galleria di Villa Biener a Cipressa.
In un mondo in cui siamo abituati a pensare che la gentilezza e l’amicizia siano cose da sciocchi e dove sovente le favole sono incentrate su eroi senza macchia e senza paura, che sconfiggono i nemici e trionfano su di loro, questa piccola storia propone un messaggio nuovo: coltivare l’armonia e l’amicizia tra tutti gli esseri, sia umani sia marini. Sono molto diversi gli uni dagli altri i protagonisti di questa storia, nella quale due conchiglie incontrano nel loro viaggio per mare varie creature marine: balene, squali, pesci luna, foche, gamberi e con tutti diventano amici. Una piccola storia che propone il valore dell’amicizia e del rispetto del diverso.
PAOLA FORNERIS, in una foto del 2020 da : https://www.sanremonews.it/
PAOLA FORNERIS è nata e vive a Sanremo. Laureata in Lettere Moderne, è stata direttrice della Biblioteca Civica di Sanremo dal 1988 al 2010. Dal 2013 al 2019 è stata presidente dell’Università delle Tre Età di Sanremo. Ha scritto e pubblicato diversi saggi di carattere storico. È co-autrice de Il giardino segreto dei Calvino, De Ferrari editore, 2004, Premio Grinzane Hanbury. Attualmente è impegnata nell’ambito della divulgazione culturale.
MARISA FOGLIARINI – notizie sopra che continuano:
Attualmente vive e lavora a Roma e a Sanremo.
Attività fotografica e documentaristica:
Dal 2004 si dedica alla fotografia digitale e scatta tutte le foto di scena che appaiono sul sito del regista Piero Farina.
Dal 2005 realizza come coautrice col regista Piero Farina alcuni documentari tra i quali alcuni sono stati messi in onda nell’ambito della trasmissione Geo & Geo della Terza Rete Rai.
da :
https://www.fogliarini.it/biomarisa.html
ancora:
CRITICA DELLA SUA OPERA
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Le suggestive modulazioni cromatiche di Marisa Fogliarini |
di Luciano Carini
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Gallerista e critico d’arte Luciano Carini, curatore aggiunto e membro della Commissione del Padiglione Grenada, uno dei più ammirati della Biennale d’arte di Venezia, 2024- I testi critici di Luciano Carini sono pubblicati sulle edizioni dei cataloghi dedicati alle opere di Antonio Saporito.
La funzione dinamica della presenza figurale rivela la potenza espressiva della luce |
di Monia Malinpensa
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Monia Malinpensa ( Art Director- Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia )
https://www.fogliarini.it/critiche.html