Enzo Jannacci, El me indiriss — nel video di yesmilano.com 9 — il dopoguerra a Milan, omaggio a Enzo Jannacci –+ testo della canzone e traduzione + Quelli che + testo

 

 

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QUELLI CHE… 1975- foto Amazon.it

 

 

 

 

 

 

 

da : 

a cura di : Gian CarloGian Carlo

https://lyricstranslate.com/it/el-me-indir%C3%ACss-il-mio-indirizzo.html

 

 

Originale

 

 

 

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El me indirìss

[parlato]

Non ce l’ho la biro. Non c’ho la biro. Va ben, non c’ho la biro, e allora? No, scusi, eh, lo so anch’io che è duro stare in fila: l’ho fatta anch’io la fila senza la biro. Se ci avevo la biro ce lo dicevo a lei, ce la chiedevo a questo qui? No. E allora? E allora stiamo qui tutta la vita perchè io non c’ho la biro, capito? Ah, grazie. Grazie. A rendere, eh?

[cantato]

El me indirìss de ‘duè sun nasü
mi me ‘l ricordi ‘nanca pü:
a l’era ‘na cà vecia e per pisà
tripli servizi, sì, ma in mès al prà.
El me indirìss de ‘duè sun nasü
me l’han ricurdà ièr, dentr’in Cumün:
cercavi un ducumént de residénsa
e mi, m’è vegnü in ment tüta l’infansia.
A serum una banda de ses fiö,
vorevum tra per aria tüt el munt,
fasevum la culèta ala matina
per quater Alfa e dü Espurtasiùn.
Turnavi a cà la sera e la mia mama
la me netava el nas tüt spurc de sanc
perchè la legge a l’era de dai via,
ma l’era anca quela de ciapài.
Pensarci bene, chissà, chissà che fine han fat
ch’i me cumpàgn balùrd de s-cepà ‘l munt.
Ma pö la vita la va, fa quel che vör:
chi va, chi resta e gh’è chi invece mör.
Ma i ‘n giamò pasà dü o tri minüt
e mi me rendi cünt che ù rot i bal:
ci ho qui un bel documént de residénsa…
cià, via, menare… e scaricare anca l’infansia.

[parlato]

Non ce l’ho la biro. Se ce l’avevo non ero mica obbligato a chedere a questo signore qui, no? Scusi, lo so che è duro stare in fila. Se non c’avevo la biro! No, qui uno che lavora al tornio, senza la biro è un pirla!

Pubblicato da Gian CarloGian Carlo Mer, 20/04/2016 – 22:47

Traduzione

 

 

 

Il mio indirizzo

[parlato]

Non ce l’ho la biro. Non ho la biro. Va bene, non ho la biro, e allora? No, scusi, eh, lo so anch’io che è duro stare in fila: l’ho fatta anch’io la fila senza la biro. Se avessi avuto la biro l’avrei detto a lei, l’avrei chiesta a questo signore? No. E allora? E allora stiamo qui tutta la vita perché io non ho la biro, capito? Ah, grazie. Grazie. A buon rendere, eh?

[cantato]

Il mio indirizzo, di dove sono nato,
non me lo ricordo nemmeno più:
era una casa vecchia e per pisciare
tripli servizi, sì, ma in mezzo al prato.
Il mio indirizzo, di dove sono nato,
me l’hanno ricordato ieri, in Comune:
stavo richiedendo un certificato di residenza
e a me è tornata in mente tutta l’infanzia.
Eravamo una banda di sei ragazzi,
volevamo buttare in aria tutto il mondo,
facevamo la colletta al mattino
per quattro Alfa e due Esportazione.
Tornavo a casa la sera e mia mamma
mi puliva il naso tutto sporco di sangue
perché la legge era di darle,
ma era anche quella di prenderle.
A pensarci bene, chissà, chissà che fine hanno fatto
quei miei compagni balordi da spaccare il mondo.
Ma poi la vita va, fa quello che vuole:
chi va, chi resta e c’è chi invece muore.
Ma sono già passati due o tre minuti
e mi rendo conto che ho rotto le palle:
ho qui un bel certificato di residenza…
su, via, menare… e scaricare anche l’infanzia.

[parlato]

Non ce l’ho la biro. Se l’avessi avuta non sarei stato obbligato a chiederla a questo signore, no? Scusi, lo so che è duro stare in fila. Ma se non avevo la biro! No, qui uno che lavora al tornio, senza la biro è un pirla!

 

 

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QUELLI CHE ..

https://www.youtube.com/watch?v=_Sy5hclrJZY

 

TESTO

Quelli che cantano dentro nei dischi perche’ ci hanno i figli da mantenere, oh yes!
Quelli che da tre anni fanno un lavoro d’equipe convinti d’essere stati assunti da un’altra ditta, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che accendono un cero alla Madonna perche’ hanno il nipote che sta morendo, oh yes!
Quelli che di mestiere ti spengono il cero, oh yes!
Quelli che Mussolini e’ dentro di noi, oh yes!
Quelli che votano a destra perche’ Almirante sparla bene, oh yes!
Quelli che votano a destra perche’ hanno paura dei ladri, oh yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare, oh yes!
Quelli che non si sono mai occupati di politica, oh yes!
Quelli che vomitano, oh yes!
Quelli che tengono al re.
Quelli che tengono al Milan, oh yes!
Quelli che non tengono il vino, oh yes!
Quelli che non ci risultano, oh yes!
Quelli che credono che Gesu’ Bambino sia Babbo Natale da giovane, oh yes!
Quelli che la notte di Natale scappano con l’amante dopo aver rubato il panettone ai bambini, oh yes!
Intesi come figli, oh yes!
Quelli che fanno l’amore in piedi convinti di essere in un pied-a-ter, oh yes!
Quelli, quelli che sono dentro nella merda fin qui, oh yes! Oh yes!
Quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro, oh yes!
Quelli che, quelli che non possono crederci neanche adesso che la terra e’ rotonda, oh yes!
Quelli che non vogliono tornare dalla Russia e continuano a fingersi dispersi, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non vogliono arruolarsi nelle SS.
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che dicono “la mia serva”, oh yes! Oh yes!
Quelli che organizzano la marcia per la guerra, oh yes!
Quelli che organizzano tutto, oh yes!
Quelli che perdono la guerra… per un pelo, oh yes! Oh yes!
Quelli che ti vogliono portare a mangiare le rane, oh yes!
Quelli che sono soltanto le due di notte, oh yes!
Quelli che hanno un sistema per perdere alla roulette, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non ci sentiamo, oh yes!
Quelli diversi dagli altri, oh yes!
Quelli che puttana miseria, oh yes!
Quelli che quando perde l’Inter o il Milan dicono che in fondo e’ una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli, oh yes!
Quelli che dicono che i soldi non sono tutto nella vita, oh yes!
Quelli che qui e’ tutto un casino, oh yes!
Quelli che per principio non per i soldi, oh yes! Oh yes!
Quelli che l’ha detto il telegiornale, oh yes!
Quelli che lo statu quo che nella misura in cui che nell’ottica, oh yes!
Quelli che non hanno una missione da compiere, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che aspettando il tram e ridendo e scherzando, oh yes!
Quelli che aspettano la fidanzata per darsi un contegno, oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta, oh yes!
Quelli che ci hanno paura delle cambiali, oh yes!
Quelli che lavoriamo tutti per Agnelli, oh yes!
Quelli che tirano la prima pietra, ma che anche la seconda,la terza, la quarta e dopu? E dopu se sa no…
Quelli che alla mattina alle sei freschi come una rosa si svegliano per vedere l’alba che e’ gia’ passata.
Quelli che assomigliano a mio figlio, oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono, oh yes!
Quelli che a teatro vanno nelle ultime file per non disturbare, oh yes!
Quelli, quelli di Roma.
Quelli che non c’erano.
Quelli che hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito e non sanno che cavolo fanno, oh yes!
Quelli li’…

 

TESTO DA: ROCKIT.IT

https://www.rockit.it/enzojannacci/canzone/quelli-che/37080

 

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1 risposta a Enzo Jannacci, El me indiriss — nel video di yesmilano.com 9 — il dopoguerra a Milan, omaggio a Enzo Jannacci –+ testo della canzone e traduzione + Quelli che + testo

  1. DONATELLA scrive:

    L’idea che si ha di Milano sarebbe differente senza la poesia di Jannacci.

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