altre opere::
autoritratto, 1889
GUSTAVE CAILLEBOTTE ( 1848 -1894, muore a 46 anni…)
Gustave Caillebotte nacque a Parigi nel 1848 da una ricca famiglia di industriali tessili. Si avvicinò all’Ecole des Beaux-Arts negli anni ’70. Alla morte del padre ereditò un notevole patrimonio che gli permise di dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Conobbe Degas e Monet, che lo presentarono agli altri impressionisti e nel 1876, su invito di Renoir, partecipò alla seconda mostra degli impressionisti. Egli aderisce al realismo nel proporre soprattutto paesaggi urbani e rurali e scene di vita operaia. In lui al senso vivo del colore e della luce tipico dell’impressionismo, si affianca una cura attenta del disegno, portando ad effetti di resa quasi fotografica.
Caillebotte è ricordato non solo come artista, ma anche come mecenate: la sua ricchezza personale gli permise infatti di acquistare opere di impressionisti e di finanziarne la terza esposizione nel 1877.
Dopo il 1882, di fronte alla crisi del gruppo impressionista, abbandonò momentaneamente la pittura. Si stabilì in una località presso Argenteuil, dove acquistò una casa in riva alla Senna; e qui rinacque il suo amore per la pittura.
Sul finire degli anni ’80 recepì in parte le nuove tendenze neoimpressioniste. Caillebotte morì nel febbraio del 1894, a soli 46 anni. Nel testamento donò la sua intera collezione, sessantacinque dipinti suoi e dei più grandi impressionisti, alla stato francese, a condizione che fossero esposti prima al Museo del Luxembourg di Parigi, il museo d’arte moderna di allora, e poi al Louvre. Il fratello Martial e Renoir, esecutori testamentari, riuscirono in parte a superare l’opposizione dei pittori ufficiali dell’Accademia, che ottusamente pretesero di scegliere solo alcune opere scartandone altre.
Una giornata di pioggia in una strada di Parigi
Gli alberi d’arance, 1878
Rose gialle, 1882
un balcone, Boulevard Haussman
Le pont de L’Europe
un balcon a Paris
Vista dai tetti, 1878
Boulevard des Italiens
Boulevard Haussman, 1879
i piallatori di parquet, 1875
I piallatori di parquet (1876) – seconda versione
dallo stesso quadro, dettaglio della ringhiera
entrambi i quadri sono al museo d’Orsay di Parigi.
Che belli questi quadri che raffigurano delle realtà “normali” e ricche di vita.