Un breve estratto dalla lecito magistralis “La religione e la guerra” pubblicato su questo canale (link del video completo alla fine del video) il prof. Cacciari illustra i 3 criteri sui quali Tommaso d’Aquino argomenta la possibilità di una guerra legittima. Primo fra tutti la Recta Intentio: la finalità della guerra deve essere orientata alla pace, a un patto. Se viene meno la Recta Intentio la guerra diventa “assoluta” in quanto mira non più a un patto, ma alla sola distruzione dell’altro.
Massimo Cacciari prosegue esponendo anche il concetto di terzietà: in guerra fra gli Stati, diversamente da come avviene nelle liti fra cittadini, non vi sono tribunali predisposti a giudicare l’offesa, non vi è un terzo, riconosciuto e imparziale (super partes), capace di risolvere le loro contese. Per questo ciascun contendente è “giusto”, Iusti Hostes concluderà Alberico Gentili.
ALBERICO GENTILI
La casa dove è nato Alberico Gentili (San Ginesio / Macerata, 14 gennaio 1552 – Londra, 19 giugno 1608), è stato un giurista italiano emigrato in Inghilterra. Tuttora è l’unico italiano ad aver ricoperto il titolo di Regius professor di diritto civile all’Università di Oxford per 21 anni.
Famosa è questa sua frase :
( LA )
«Silete theologi in munere alieno»
(IT)«Tacete teologi su quanto non vi compete.»
Il francobollo realizzato in occasione del 4º centenario della morte- 2008
– collezione personale
Penso che la guerra deva diventare un tabù, come lo sono diventati altri crimini. Ci vorrà molto, moltissimo tempo, ma non vedo altra strada.