Il nome N., imposto dall’ONU nel 1968 in sostituzione della vecchia denominazione coloniale (Africa del Sud-Ovest), deriva da quello del Deserto Namib che occupa l’intera fascia costiera del paese, estendendosi per circa 600 km tra la foce del Cunene a N e quella dell’Orange a S.
popolazione -La maggior parte della popolazione appartiene a popoli bantu (Ovambo, Kavango, Herero, Damara ecc.), giunti, come un po’ in tutta l’Africa australe, attraverso ondate migratorie provenienti da N, e specialmente dalla regione dei grandi laghi equatoriali; la popolazione di origine europea – tedesca, britannica e soprattutto boera – è fortemente diminuita nel corso del travagliato periodo che ha preceduto il conseguimento dell’indipendenza ed è concentrata in gran parte nella capitale e negli altri centri urbani; il fondo autoctono, rappresentato da popolazioni khoisan (Ottentotti, Boscimani), è quasi scomparso; vi sono poi i coloureds, discendenti dei boeri e delle donne ottentotte, anch’essi prevalentemente urbani. Pertanto la N. è un paese etnicamente e culturalmente composito, dove non mancano problemi di coesistenza tra i vari gruppi, alla cui soluzione non ha certo giovato la lunga amministrazione sudafricana che aveva tentato anche qui l’applicazione della politica di apartheid e l’istituzione delle Bantu Homelands (➔ bantustan).
storia- Noto in epoca coloniale come Africa del Sud-Ovest, il territorio divenne nel 1884 un possedimento della Germania. Allo scoppio della Prima guerra mondiale fu occupato dall’Unione Sudafricana, cui fu assegnato come mandato nel 1920. Nel 1966 l’ONU dichiarò decaduto il mandato assumendo in pieno la responsabilità del territorio ma il governo sudafricano rifiutò di ritirarsi. L’ONU riconobbe legittimo rappresentante del popolo della N. (così ribattezzata nel 1968) il movimento di liberazione (South-West Africa People’s Organization, SWAPO). Dai primi anni 1980, su indicazione degli USA, il governo sudafricano subordinò l’accettazione dei piani dell’ONU al ritiro delle truppe cubane stanziate in Angola. Nel 1988 si giunse a un accordo fra Repubblica Sudafricana, Angola e Cuba. Il 21 marzo 1990 la N. fu proclamata indipendente e il leader della SWAPO, S. Nujoma, eletto presidente. La SWAPO rivide in senso moderato il proprio programma di riforme radicali, consentendo fra l’altro alle compagnie minerarie multinazionali di conservare un ruolo importante. Le elezioni generali del 1994 furono vinte dalla SWAPO e Nujoma fu riconfermato. L’esecutivo adottò politiche economiche di apertura agli investimenti esteri e accrebbe le facilitazioni e gli incentivi fiscali per le compagnie esportatrici. Nel 1999 le elezioni legislative e presidenziali registrarono una nuova affermazione della SWAPO e di Nujoma. In politica estera, i rapporti con la Repubblica Sudafricana di N. Mandela si rafforzarono, mentre dispute confinarie portarono a un temporaneo peggioramento delle relazioni con il Botswana.
segue altro ( oltre alla storia ) in
NAMIBIA, PARCO NAZIONALE D’ETOSHA ( = ” Grande luogo bianco ” )
Gli Ovambo (o Owambo) sono un’etnia di ceppo bantu che abita una regione della Namibia settentrionale detta Ovamboland, lungo il confine con l’Angola.
per chi volesse, 3 min. di video sull’etnia Owanbo:
Il parco nazionale d’Etosha (Etosha National Park) è un parco nazionale del Nord della Namibia, con un’estensione complessiva di 22 000 km² ( è circa la superficie della Toscana, la Lombardia è ca 24.000 km2 ). Nella lingua oshivambo (parlata dall’etnia ovambo che popola la regione), il nome “Etosha” significa “grande luogo bianco”, con riferimento al colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell’area del parco.
Il parco fu fondato nel 1907, epoca in cui la Namibia era ancora una colonia tedesca col nome di Africa Tedesca del Sud-Ovest. Con un’area di 100 000 km², il parco era all’epoca la più grande riserva faunistica del mondo. Negli anni sessanta il parco venne progressivamente ridimensionato, fino a raggiungere l’attuale estensione.
Parco Nazionale di Etosha in Namibia
Vegetazione del Parco Etosha
– Opera propria
MAPPA DEL PARCO
mappa del parco nazionale di Etosha in Namibia
– Opera propria
Il suolo salino del Pan- Etosha Park
– Opera propria
Il Parco con antilopi, sullo sfondo l’Etosha Pan ( deserto salino )
Foglie di Mopane, con la caratteristica forma di farfalla
Un albero di Mopane, conosciuto anche come Albero-farfalla, è un albero perenne della famiglia delle leguminose; è fonte di cibo per gli animali per gran parte dell’anno; le foglie sono altamente proteiche, e ancora di più lo sono il baccello e il seme. Diventa una fonte di nutrimento importante soprattutto in momenti di scarsità di cibo. I baccelli, invece, sono ampiamente mangiati da quasi tutte le specie. Anche l’uomo fa largo uso del mopane, usato per foraggio, per le sue proprietà medicinali e come fonte di legname. Il legno è un ottimo combustibile: brucia lentamente, generando molto calore e un gradevole aroma dolciastro.
Potete comprarne qualcuno ma solo all’Etosha parco nazionale…sono belli !
Orici nel Parco ..
– Opera propria
molte foto e i testi sono di :
https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_nazionale_d%27Etosha#/media/File:Grassland_at_etosha.jpg
Un bell’elefante maschio nel Parco
– Fotografia autoprodotta
Lo sguardo di un serpenario
Sagittarius serpentarius è il terrore dei serpenti perché li ammazza ( da cui il nome )
un bel video su questo uccello di 4 min. ca
https://www.youtube.com/watch?v=PpAE94pCo0I
CARTINA DELLA NAMIBIA– ALAMY
I PAESI CHE LA CIRCONDANO.. A SUD-OVEST IL SUD-AFRICA
DA :: AFRICA RIVISTA La Namibia
che carini ! sono un tipo di scoiattolo– se non sbaglio
Che belli questi animali!