Il numero 9/2022 di Limes si intitola “L’ombra della bomba” e sarà presto disponibile come arretrato cartaceo.
Il sommario:
Parte 1
La Russia barcolla
Il negoziato secondo l’ultimo Putin – Orietta Moscatelli
La prossima bomba nucleare potrebbe esplodere nello Spazio – Marcello Spagnulo
‘La Russia ha perso, ma l’Ucraina non ha ancora vinto’ – Oleksij Arestovyč
La priorità americana non è far vincere Kiev ma controllare l’Europa – Federico Petroni
‘All’America non serve la vittoria, ma un nuovo contenimento della Russia’ – Michael Kimmage
Dopo la disfatta di Kharkiv Putin punta tutto sul generale Inverno – Mirko Mussetti
La deucrainizzazione spiegata ai profani – Luca Steinmann
Putin mobilita un popolo in smobilitazione – Nicola Cristadoro
Se la guerra ci bussa alla porta – Germano Dottori
Colpo su colpo: la strategia polacca contro la Russia – Łukasz Maślanka
L’Ucraina in bianco e nero – Romano Ferrari Zumbini
‘Il più grande timore di Putin è che si sgretoli il fronte interno’ – Aleksandr Baunov
La pace giusta rischia di essere una tomba – Doug Bandow
Parte 2 –
Fame e sanzioni
Perché la Germania deve abbandonare la nave delle sanzioni – Heribert Dieter
La Russia affina il gioco delle tre carte – Nicola Cristadoro
‘Con la Russia non sarà più come prima’ – Lapo Pistelli
La guerra affama Caoslandia – Fabrizio Maronta
La Cina punta sull’Africa gialla – Giulio Albanese
Quanto ci costa la guerra – Gian Paolo Caselli
Parte 3 –
La Guerra Grande s’ingrandisce
Perché l’India cambia Modi con Putin – Lorenzo Di Muro
I due forni di Ankara. In Eurasia insieme a Washington, nel Medioceano con Mosca – Daniele Santoro
L’Asia centrale torna contendibile – Mauro De Bonis
Né lupo né fata. La Cina vista da Mosca tra sogno e realtà – Andrej Kortunov
La strana coppia è in crisi – Giorgio Cuscito
Xi non abbandonerà Putin – Deng Yuwen
La strana coppia non scoppierà – Aleksandr Lukin
Una canzone di alcuni decenni fa diceva, con speranzosa certezza : “Bomba o non bomba, noi arriveremo a Roma”. Ci si riferiva, in quel momento storico, al pericolo di attentati. Credo che attualmente, nella situazione internazionale attuale, non si possa far più sfoggio di così sfacciato ottimismo.