Andrea Bardelli ci consiglia ::: “Katyusha”, vocal e instrumental por Hvorostovsky y María Lazareva + una seconda versione + alcune notizie + Fischia il vento

 

 

Scegliete voi quale preferite ascoltare !

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Katjuša (in russo Катюша?, trascritto anche Katiuscia o Catiuscia, diminutivo confidenziale di Ekaterina, Caterina in italiano) è una canzone sovietica in lingua russa diffusa durante l’ultimo conflitto mondiale, che parla di una ragazza sofferente per la lontananza del suo amato che combatteva al fronte.

La canzone fu interpretata per la prima volta nel 1938 all’interno della monumentale Sala delle Colonne nella Casa dei sindacati di Mosca.

La musica del brano è famosa in tutto il mondo, ma non fa parte della musica popolare russa. È invece una canzone d’autore, scritta nel 1938 da Matvej Blanter; il testo è di Michail Isakovskij.

 

undefinedLa casa dei Sindacati a Mosca, chiamata anche ” Casa verde ”

 

 

La sala delle colonne nel dicembre del 1918 — si riconosce bene Lenin, altri preferiscono non azzardare
Sconosciuto –

 

 

La sala delle colonne nel 2019

da : https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:House_of_the_Unions?uselang=it#/media/File:LDPR_meeting_4_November_2019_01.jpg

 

 

 

FISCHIA IL VENTO – MUSICA DA KATIUSCIA E TESTO DI FELICE CASCIONE

La melodia di Katjuša fu utilizzata nella canzone partigiana Fischia il vento, composta nel settembre 1943 dal partigiano e medico imperiese Felice Cascione, come ricordato anche da Mario Rigoni Stern in una lettera in Aspettando l’alba e altri racconti.

 

https://www.ilsecoloxix.it/imperia/2024/01/27/news/80_anni_di_fischia_il_vento

 

 

testo originale

Расцветали яблони и груши Поплыли туманы над рекой Выходила на берег Катюша На высокий берег на крутой
Выходила, песню заводила Про степного сизого орла Про того, которого любила Про того, чьи письма берегла
Ой, ты, песня, песенка девичья Ты лети за ясным солнцем вслед И бойцу на дальнем пограничье От Катюши передай привет
Пусть он вспомнит девушку простую Пусть услышит, как она поет Пусть он землю бережет родную А любовь Катюша сбережет
Расцветали яблони и груши Поплыли туманы над рекой Выходила на берег Катюша На высокий берег на крутой

da : LA NUOVA PADANIA.IT
https://www.lanuovapadania.it/storia-territorio/ok-katiuscia-quella-russia-dellultimo-conflitto-mondiale/

 

 

TRADUZIONE DI BUDANO E BERTI

Gli autori composero questa canzone nel 1939 per incitare il popolo russo e ucraino alla resistenza contro le forze dell’Asse che avevano invaso l’Unione Sovietica. La melodia risente molto della musica Yddish, dato che il suo compositore Matvej Blanter, autore di oltre duemila canzoni, veniva da una tradizione familiare e musicale ebraica. Nel testo di Mikhail Isakovsky, poeta, giornalista e traduttore di origine russa, cui venne riconosciuto il titolo di Eroe del Lavoro Socialista, una donna Ucraina di nome Katiuscia cammina lungo il fiume pensando al suo uomo, un soldato russo che combatte il nazifascismo al fronte. Un’aquila della steppa.
La traduzione di Antonello Giovanni Budano ha rispettato il senso del testo originario, riportando l’attenzione su questi temi. L’intervento di Federico Berti si è limitato alla quadratura formale del metro poetico sulla melodia originale, per poterla cantare sull’aria composta un secolo fa da Matvej Blanter.

da : https://www.federicoberti.it/katiuscia/

 

 

«Meli e peri erano in fiore,
La nebbia scivolava lungo il fiume;
Sulla sponda camminava Katjuša,
Sull’alta, ripida sponda.

Camminava e cantava una canzone
Di un’aquila grigia della steppa,
Di colui che ella amava,
Di colui le cui lettere con cura conservava.

Oh canzone, canzone di una ragazza,
Vola seguendo il sole luminoso
E al soldato sulla frontiera lontana
Porta i saluti di Katjuša.

Fa’ che si rammenti di una semplice ragazza,
Fa’ che la senta cantare,
Possa egli proteggere la terra natia,
Come Katjuša protegge il loro amore.

Meli e peri erano in fiore,
La nebbia scivolava lungo il fiume;
Sulla sponda camminava Katjuša,
Sull’alta, ripida sponda.»

 

 

commento di

ANDREA BARDELLI ALLA CANZONE PUBBLICATA  BANDIERA ROSSA :

Andrea Bardelli

Non nego che questa versione lenta e grandiloquente possa piacere. Ma io preferisco una più prossima all’originale,”Katiuscia”‘ che ha un ritmo più accelerato e parole più semplici. Si tratta credo, di una povera ragazza che ha il fidanzato che combatte al fronte, difendendo la Patria e le è rimasta sola ma fedele al suo amato. Preferisco le cose semplici. Comunque è importante anche l’altra versione. Ha un valore storico.

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1 risposta a Andrea Bardelli ci consiglia ::: “Katyusha”, vocal e instrumental por Hvorostovsky y María Lazareva + una seconda versione + alcune notizie + Fischia il vento

  1. DONATELLA scrive:

    Sono canti in cui ci si riconosce. E parlano del sogno di un’umanità più bella.

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