ANSA.IT – 20 GENNAIO 2025 — 13.38
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I Paperoni sono sempre più ricchi, accelera il gap con i poveri.
L’allarme di Oxfam al World Economic Forum di Davos : ‘È l’ora più buia’ per l’eguaglianza
Musk e Bezos –
” Paperoni ‘ sempre più ricchi, con un’accelerazione nel 2024, mentre i poveri restano al palo con il numero assoluto di chi vive sotto la soglia di povertà che è rimasto lo stesso del 1990.
A dirlo è “Disuguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza immeritata”, il nuovo rapporto pubblicato oggi da Oxfam in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos e in concomitanza con l’insediamento alla Casa Bianca del miliardario Donald Trump, sostenuto dall’uomo più ricco del mondo, Elon Musk.
Nel 2024 – secondo i calcoli di Oxfam – la ricchezza dei miliardari è cresciuta, in termini reali, di 2.000 miliardi di dollari, pari a circa 5,7 miliardi di dollari al giorno, a un ritmo tre volte superiore rispetto all’anno precedente.
Allo stesso tempo il numero assoluto di individui che vivono sotto la soglia di povertà, che Oxfam indica in 6,85 dollari al giorno, è oggi lo stesso del 1990, poco più di 3,5 miliardi di persone.
Alle tendenze attuali – stima l’organizzazione non governativa – ci vorrebbe più di un secolo per portare l’intera popolazione mondiale sopra tale soglia.
Anche il rallentamento del tasso di riduzione della povertà estrema (condizione in cui versa chi non dispone di risorse superiori a 2,15 dollari al giorno) tende a consolidarsi, allontanando l’obiettivo di eliminare la povertà globale entro il 2030.
Sempre nel 2024 – si legge in un comunicato di Oxfam – il numero di miliardari è salito a 2.769 rispetto ai 2.565 del 2023 ( + 204 ).
Il valore dei loro patrimoni è aumentato da 13.000 a 15.000 miliardi di dollari in soli 12 mesi, il secondo maggior incremento annuo di ricchezza riscontrato da quando i patrimoni miliardari sono monitorati.
Un trend che potrebbe riflettere la crescente accumulazione di ricchezza dei colossi tecnologici, con economie di scala, una concentrazione della ricchezza e una capacità di influenza politica difficile da trovare nei settori tradizionali.
Il trend è così veloce che se l’anno scorso Oxfam prevedeva la comparsa del primo ‘trilionario’ (patrimonio da almeno 1.000 miliardi) entro un decennio, “al tasso attuale di crescita della ricchezza estrema di trilionari ne avremmo cinque”.
La ricchezza globale non solo è fortemente concentrata al vertice, ma in gran parte deriva anche da rendite di posizione.
Secondo Oxfam oltre un terzo delle fortune dei miliardari deriva da eredità.
“L’incapacità di contenere la concentrazione di ricchezza tende a consolidare il potere nelle mani di pochi e generare paperoni trilionari – dice Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia –
FOTO DI ROBERTO BARBIERI DA: https://www.oxfamitalia.org/chi-siamo/lorganizzazione/organi-sociali/
Dirige Oxfam Italia dal 2024, dopo averne diretto per sette anni il Dipartimento Cooperazione Internazionale. Da alcuni anni insegna all’Università di Firenze.
È stato programme officer in UNICEF nel Centro America, ha coordinato il lavoro di pianificazione sociale ed educativa presso i comuni della Provincia di Arezzo, ha lavorato in alcune società di consulenza in ambito internazionale sui temi della cooperazione.
Un’inversione di tendenza è necessaria, ma il contesto politico la complica. La precarizzazione economica e la marginalizzazione culturale di ampie fasce della popolazione favoriscono proposte politiche identitarie – come quelle che si vanno radicando negli Stati Uniti, con la rielezione di Donald Trump, e nel vecchio continente – che mirano a creare artificiose contrapposizioni tra gli emarginati. Una strategia che permette di tenere in secondo piano il mancato raggiungimento di risultati economico-sociali a beneficio dei più vulnerabili, mentre persegue politiche che avvantaggiano chi è già in posizione di privilegio. Così, l’obiettivo di un’economia più inclusiva e una società più dinamica ed equa si allontana”.
foto dal suo X :: https://x.com/maslomisha
Mikhail Maslennikov @MasloMisha, è policy advisor di Oxfam Italia sulla giustizia economica – Ha scritto un rapporto sulla giustizia economica in Italia. Lo cercheremo
ALCUNE COSE IMPORTANTI DEL RAPPORTO: (al fondo link per scaricarlo )
L’ITALIA: UN PAESE DALLE DISPARITÀ ACCENTUATE
- A fine 2022, l’1% più ricco, sotto il profilo patrimoniale, deteneva una ricchezza 84 volte superiore a quella del 20% più povero della popolazione.
- Il nostro Paese occupa inoltre da tempo le ultime posizioni nell’UE per il profilo meno egalitario della distribuzione dei redditi.
- Il lascito delle crisi è riflesso nell’aumento delle persone in condizione di fragilità. Il fenomeno della povertà assoluta mostra in Italia una diffusione sempre più ampia, l’aumento della sua incidenza nel biennio 2021-22 è attribuibile in larga parte, e malgrado il buon andamento dell’economia italiana nel 2022, all’impennata dell’inflazione e ai suoi impatti più incisivi sulle famiglie che hanno minore capacità di spesa e non possono fare affidamento sui propri risparmi.
Una dinamica destinata ad aggravarsi in virtù del rallentamento dell’economia nazionale nel 2023, della riduzione delle misure compensative contro il caro-vita e della portata degli strumenti che hanno sostituito il reddito di cittadinanza (RDC).
- Le nuove misure di inclusione lavorativa e sociale del Governo Meloni determinano infatti un’iniqua selezione tra poveri. Non basterà più essere indigenti per ottenere un supporto continuativo al reddito e si stima che, rispetto al bacino dei potenziali beneficiari del RDC, 500.000 famiglie in meno potranno beneficiare di una delle nuove misure approntate, ampliando le disuguaglianze e aumentando povertà ed esclusione sociale.
IL MERCATO DEL LAVORO: DEBOLEZZE STRUTTURALI E MARCATE DISUGUAGLIANZE
Particolare attenzione è rivolta nelle nostre analisi al mercato del lavoro. Nonostante alcuni segnali positivi nel 2023, come il tasso di occupazione record al 61,3%, restano irrisolte questioni di carattere strutturale come la perdurante stagnazione salariale e la contenuta produttività del lavoro, la bassa qualità lavorativa di giovani e donne e il diffuso ricorso a forme di lavoro atipico che determina marcate disuguaglianze retributive e amplia le fila dei lavoratori poveri (ben 1 lavoratore su 8).
POLITICHE FISCALI ALL’INSEGNA DELL’INIQUITÀ
Se le politiche fiscali rappresentano un importante strumento di politica pubblica per aumentare l’efficienza del sistema economico e l’equità distributiva, la riforma fiscale del Governo Meloni si presenta all’insegna dell’iniquità. Puntando ad individuare categorie di contribuenti da privilegiare, non interviene su questioni sistemiche come la ricomposizione complessiva del prelievo con lo spostamento della tassazione dai redditi da lavoro ad altre basi imponibili in un contesto, come quello italiano, in cui la quota dei redditi da lavoro sul Pil è in calo da anni e il prelievo sul lavoro supera di tre volte quello su profitti, rendite ed interessi.
La riforma svilisce la progressività del sistema impositivo, esaspera i trattamenti fiscali differenziati di contribuenti in condizioni economiche simili, ma che derivano reddito da fonti diverse, ed è preclusiva verso la tassazione patrimoniale.
COMBATTERE LE DISUGUAGLIANZE È POSSIBILE
COSA CHIEDIAMO
*** IL FATTO QUOTIDIANO 20 GENNAIO 2025
“Così eredità, clientelismo e potere monopolistico alimentano le fortune di un’oligarchia di miliardari. Mentre i poveri hanno smesso di diminuire”
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IL FATTO QUOTIDIANO 20 GENNAIO 2025
Italia, il Paese delle fortune invertite: chi è in cima alla piramide si arricchisce, la metà che ha meno sta sempre peggio. “E le misure del governo peggiorano il quadro”

Il nuovo rapporto Disuguitalia di Oxfam mette in fila dati e analisi sugli squilibri di reddito, ricchezza e opportunità di lavoro che spaccano l’Italia. Mentre l’autonomia differenziata minaccia di dare il colpo di grazia al Ssn
Sicuramente questo è uno dei periodi più bui della storia contemporanea, forse anche perché c’è un’informazione a livello globale. Se pensiamo che Trump, indagato e condannato dagli stessi giudici in parte nominati da lui, è stato rieletto dalla maggioranza della popolazione, viene un poco da disperare.