LINK SU X DI EVE GARCIA
Eve Garcia @eveyhugo96
Se Fue EL MAS NOBLE, EL MAS GRANDE!!!
Hasta siempre don Pepe,
grande entre los grandes!
Si vale la pena ser bueno!
APRI QUI __ video : meno di un minuto
https://x.com/i/status/1880437344253403570
foto ANSA.IT — 9 GENNAIO 2025
Nei primi anni Sessanta aderì al Movimento di Liberazione Nazionale Tupamaros, un’organizzazione di guerriglia urbana di ispirazione marxista-leninista, nato sulla spinta della rivoluzione cubana. Le sue azioni da guerrigliero gli costarono il carcere, dove fu rinchiuso per 12 anni dopo il colpo di stato militare del 1973. Alle elezioni del 1994 fu eletto deputato, cinque anni dopo senatore e, tra il 2005 e il 2008, fu ministro dell’Allevamento, dell’Agricoltura e della Pesca. Fu leader del Movimento di Partecipazione Popolare, raggruppamento maggioritario del Fronte Ampio. Il 30 novembre 2009 vinse le elezioni presidenziali, governando il Paese fino a marzo del 2015.
FOTO DE IL FATTO QUOTIDIANO 28 SETTEMBRE 2020 — DA CUI LE NOTIZIE- -LINK DE IL FATTO
Fu definito “il presidente più povero del mondo” perché, dello stipendio che riceveva dallo Stato, José ‘Pepe’ Mujica ne donava circa il 90% a organizzazioni non governative e a persone bisognose, trattenendo per sé l’equivalente di 800 euro al mese. Durante il suo mandato alla guida dell’Uruguay, dal 2010 al 2015, aveva anche rinunciato a vivere nel palazzo presidenziale, continuando ad abitare in una piccola fattoria a Rincón del Cerro, nella periferia di Montevideo.
Quando era Presidente dell’Uruguay la sua chàcara ( casa di campagna ) fu trasformata nella sede del Governo.
Chacra de Pepe Mujica, Rincón del Cerro, Montevideo, Uruguay
DA : https://www.google-earth.es/foros.php?k=64349&q=Chacra-Pepe-Mujica-Rincon-Cerro-Montevideo-Uruguay
DA : La Naciòn
Mujica con la moglie, Lùcia Topolansky e Lula, Presidente del Brasile- maggio 2024
Il 27 settembre 2020, dopo aver votato alle elezioni amministrative, Mujica ha comunicato ai giornalisti che lascerà la politica il prossimo ottobre. La ragione sono le sue condizioni di salute, ha spiegato il senatore 85enne. “Lascerò il mio seggio al Senato perché non manca molto alla fine dei miei giorni – ha detto il ‘presidente senza cravatta’ – Amo la politica ma amo ancora di più la vita. E devo gestire bene i minuti che mi rimangono”. Anche il coronavirus, spiega, ha influito nella sua scelta: “Pensavo si trattasse di una febbricola che sarebbe passata presto, ma non è così. E se non posso andare dove è necessario per svolgere la mia attività, sarei davvero un cattivo senatore”.
sembrano due persone normali..
Dice lui: ” Non è cosa buona per un uomo stare da solo” – Lùcia è sua moglie da oltre dieci anni, ma è sua compagna da più di trenta. Il nome di Lùcia da guerrigliera era Ana. ( Anna ). ” L’amore alla mia età è una dolce abitudine “, dice Pepe
Mujica fu un capo della guerriglia Tupamara, con il nome di Facundo, passò 15 anni in prigione fino all’amnistia del 1985.
MOLTE NOTIZIE SONO PRESE DA QUESTO LINK: XLSemanal
Gli ex guerriglieri del Movimento di liberazione nazionale José Mujica ( FACUNDO ), Adolfo Wassen Junior e Mauricio Rossencof il giorno della loro liberazione dal carcere come prigionieri politici a Montevideo, 14 marzo 1985. (AGENCIA CAMARATRES/AFP/Getty Images)
FOTO DA IL POST – 18 OTTOBRE 2011 / LINK
Quando, nell’inverno 2011, cinque senzatetto morirono di freddo, Mujica stabilì che la residenza presidenziale e altri edifici pubblici venissero impiegati come rifugi.
ALCUNE FRASI CITATE NEI LINK CONSULTATI::
“Appartengo a una generazione che ha voluto cambiare il mondo, ma che ha commesso il terribile errore di non volere cambiare prima se stessa”.
“Essere anziano è un vantaggio, perché da giovane uno può montarsi la testa con tutti questi elogi. Però non sono né un filosofo né un intellettuale. Lo sono stato fino ai 25 anni. Fino a quell’età leggevo di tutto, dalla guida telefonica a Seneca.”
«In prigione ho pensato che le cose hanno un inizio e una fine. Ciò che ha un inizio e una fine è semplicemente la vita. Il resto è solo di passaggio. La vita è questo, un minuto e se ne va. Abbiamo a disposizione l’eternità per non essere e solo un minuto per essere. Per questo, ciò che più mi offende oggi è la poca importanza che diamo al fatto di essere vivi».
«Mi stupisce che un militante sociale di un piccolo Paese sudamericano susciti tanta attenzione in Occidente. Il movimento sindacale, le idee socialiste, anarchiche e comuniste, ancor più tutte le idee di progresso, hanno le loro radici in Europa. È nel vostro continente che sono nati i primi grandi movimenti popolari, i principali propositi di cambiamento sociale. […]
Perché diventa un personaggio interessante uno come me, che non è altro che un vecchio militante, che ha commesso molti errori e patito molte sconfitte, al di là di quello che è sempre stato l’obiettivo principale: conquistare una vita migliore per i suoi compatrioti? Perché suscita tanta attenzione il fatto che qualcuno difenda la politica come una passione superiore e pretenda che i governanti diano ai loro popoli un esempio di vita sobria e vicina a quella della maggioranza? […]
In realtà credo che tutto questo susciti attenzione non tanto per il merito di chi propone questi temi, quanto per l’assenza di altre idee, di altre proposte e di altri esempi. Già da molti anni, ormai, noi che cerchiamo ispirazione per la nostra azione sociale e politica, che vorremmo nutrirci dell’esperienza di coloro che sono già passati per i nostri drammi, non troviamo in Europa quel che sempre vi avevamo trovato in passato.»
José Mujica è nato il 20 maggio 1935 a Montevideo. La madre era originaria della Liguria, il padre aveva antenati baschi. Una famiglia impegnata in politica, tanto che anche Pepe (come viene chiamato dagli amici) si appassiona, diventando segretario generale del settore giovanile del Partito Nazionale. Nel 1962, si sposta nell’Unione Popolare. Successivamente aderisce al neonato movimento di liberazione nazionale Tupamaros. Viene ferito sei volte e arrestato in più occasioni.
Dopo il colpo di stato militare del 1973 viene trasferito in un carcere militare, dove passa dodici anni in completo isolamento in un pozzo sotterraneo. È uno dei nove dirigenti tupamaros che la dittatura chiama rehenes (ostaggi), ossia persone che verranno fucilate all’istante in caso di azioni militari dei tupamaros in libertà. A causa dell’isolamento accusa gravi problemi di salute, arrivando ad avere allucinazioni uditive e paranoia.
Nel 1985, allorché viene ristabilita la democrazia costituzionale, beneficia dell’amnistia che condona gli atti dal 1962 in poi
Mujica ai tempi della guerriglia armata
MOLTE NOTIZIE SONO PRESE DA QUESTO LINK:
https://www.fmanclossi.com/index.php/2016/04/03/la-sintesi-di-jose-pepe-mujica/
https://it.wikipedia.org/wiki/Uruguay#/media/File:Uruguay_mapa.png
carta del Sud America da Le Mappe Uruguay
Eccezionale questa persona, quasi dimenticata dai media: é straordinaria la sua ferma passione per un’umanità ” semplicemente” umana.