NICCOLO’ PAGANINI, RITRATTO GIOVANILE DI PITTORE SCONOSCIUTO
Nacque a Genova il 27 ottobre del 1782 da una modesta famiglia originaria di Carro (nell’odierna provincia della Spezia). Il padre Antonio faceva imballaggi al porto ed era appassionato di musica; con la madre Teresa abitavano in Vico Fosse del Colle, al Passo della Gatta Mora, un caruggio di Genova nella zona di via del Colle. Fin dalla più giovane età Niccolò prese dal padre le prime lezioni di musica sul mandolino e, in seguito, fu indirizzato, sempre dal padre, allo studio del violino. Paganini è considerato un autodidatta, in quanto i suoi due maestri furono di scarso valore e non ricevette che una trentina di lezioni di composizione da Gaspare Ghiretti. Malgrado ciò, all’età di 12 anni, già si faceva ascoltare nelle chiese di Genova e diede un concerto nel 1795 al teatro di Sant’Agostino, eseguendo delle sue variazioni per chitarra e violino sull’aria piemontese La Carmagnola, andate perdute.
Il padre lo condusse a Parma nel 1796, all’età di 14 anni. Qui Niccolò si ammalò di polmonite e venne curato con il salasso, che lo indebolì e lo costrinse a un periodo di riposo nella casa paterna a Romairone, in val Polcevera, vicino a San Quirico dove studiò anche fino a 10-12 ore al giorno su un violino costruito dal Guarneri, regalatogli da un ammiratore di Parma.
Paganini imitava i suoni naturali, il canto degli uccelli, i versi degli animali, i timbri degli strumenti, come il flauto, la tromba e il corno. Nel 1801, all’età di 19 anni, interruppe la propria attività di concertista e si dedicò per qualche tempo all’agricoltura e allo studio della chitarra.
Il 1834 segna l’inizio dei sintomi più evidenti di una malattia polmonare all’epoca non diagnosticata; il dottor Sito Borda, pensionato dell’Ateneo di Pavia, finalmente pose la diagnosi di tubercolosi e lo curò con un rimedio dell’epoca, il latte di asina.
Paganini morì il 27 maggio 1840 a Nizza in casa del presidente del Senato. Il vescovo di Nizza ne vietò la sepoltura in terra consacrata per la sua fama di eretico. Il suo corpo fu quindi imbalsamato con il metodo Gannal e conservato nella cantina della casa dov’era morto. Dopo vari spostamenti, nel 1853 fu sepolto nel cimitero di Gaione e successivamente nel cimitero della Villetta di Parma.
https://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Paganini
Casa natale di Paganini demolita nel 1971
Sconosciuto – Collezione privata
Jean-Auguste-Dominique Ingres, Niccolò Paganini (1819)
Seduttore, compositore e interprete di gran cuore, è stato anche il primo musicista davvero europeista: il suo estenuante tour nella prima metà del 1800 durato sei anni, lo ha portato a esibirsi in centinaia di città fra Germania, Austria, Polonia, Paesi Bassi, Francia, Inghilterra, Irlanda e Scozia, fece impazzire le folle inaugurando un rapporto con il pubblico che avrebbe poi ereditato Franz Liszt in pieno romanticismo.
Quest’ann0 ( 2025 ) ci sarà :: il 58° Concorso Internazionale di Violino“Premio Paganini” —Genova, 14 – 26 Ottobre 2025
Kevin Zhu – Capriccio n.24 ( N.Paganini ) – Genova, 24 ottobre 2018-– video, 5.46_
Vincitore del 1° premio nel 2018 quando ha suonato a Palazzo Tursi a Genova, il celeberrimo “Cannone”, il Guarneri del Gesù utilizzato da Paganini e da questi donato alla città di Genova: forse il violino più famoso e prezioso al mondo, che solo in rarissime occasioni lascia la teca blindata dove è esposto all’interno dei Musei di Strada Nuova.
IL PALAZZO DORIA TURSI ( O PALAZZO NICCOLO’ GRIMALDI ) E’ IL PIU’ GRANDIOSO PALAZZO COSTRUITO IN CITTA’.
Fu eretto e inaugurato nel 1565; edificato su tre lotti di terreno, con due ampi giardini. Copre complessivamente un’area di 2000 metri quadrati. Lo commissionò Nicolò Grimaldi (principe di Salerno), chiamato dai concittadini “il Monarca” per la sua ricchezza. Nel 1597 fu acquistato da Giovanni Andrea Doria per il figlio Carlo, Duca di Tursi, al quale si riferisce l’attuale denominazione. Nel 1820 venne acquistato dai Savoia, e dal 1848 è proprietà del Comune di Genova che ne fece sede del municipio.
LA FACCIATA DEL PALAZZO
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SEGUE IL CONCERTO n. 2 per violino di PAGANINI- 1826
PARTE 1. — 15 minuti ca
Niccolò Paganini: Violin Concerto No. 2 in B minor, Op. 7, 1826
Nancy Zhou (b. 1993), violin
Sakari Oramo, conductor Finnish Radio Symphony Orchestra
Helsinki Music Centre, 8 March 2013
PARTE 2.–15 minuti ca
IMMAGINI :::
CENTRO MUSICALE DI HELSINKI — dove hanno registrato il concerto di Paganini
Centro Musicale di Helsinki- Finkandia
Diego Delso
La sala concerto principale del Centro vista da dietro il pakco prima di un concerto della
Finnish Radio Symphony Orchestra
– Opera propria
Foto: Petri Anttila
QUALCHE IMMAGINE DI HELSINKI
- cartina al fondo
MERCATO DI SERA
IL BALTICO GELATO
DUE DISTRETTI DI HELSINKI : Kaisaniemi e Hakaniem in primavera
frutti rossi in vendita al mercato
distretto di Kruununhaka ad Helsinki
litorale di Helsinki al tramonto
da Getty Images
https://www.gettyimages.ch/fotos/helsinki-altstadt?page=5
MAPPA DELLA FINLANDIA CON LA CAPITALE HELSINKI
https://it.wikipedia.org/wiki/Finlandia#/media/File:Finland_map.gif
DA :
https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/fi.html
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STORIA CORTA DELLA FINLANDIA, se mai qualcuno fosse curioso …
da Wikipedia:
Nel 1949 la Finlandia risultava ancora una nazione arretrata per quanto riguarda l’industrializzazione, rimanendo uno Stato in gran parte agricolo. Successivamente lo sviluppo economico è stato rapido tanto che oggigiorno, con un reddito pro capite nominale di oltre 49 000 dollari statunitensi, la Finlandia è uno degli Stati più ricchi a livello globale. Secondo alcune rilevazioni, la Finlandia ha il miglior sistema educativo in Europa ed è stata classificata come uno degli Stati più pacifici ed economicamente competitivi del mondo. È stata anche classificata come uno degli Stati al mondo con la più alta qualità della vita. Secondo la rivista Newsweek (anno 2010) la Finlandia è “il miglior Paese del mondo”
STORIA DELLA FINLANDIA DAI TEMPI DEL DOMINIO RUSSO ( Pietro I ) A OGGI::
Tra il 1701 e il 1721 la Finlandia venne direttamente coinvolta nella grande guerra del Nord che culminò con la grande vittoria dello zar russo Pietro I “Il Grande” a Poltava nel 1709.
In questo periodo le incursioni russe devastarono ripetutamente il territorio finnico con saccheggi e spoliazioni fino a quando, nel 1714 l’intera Finlandia venne occupata.
I finlandesi tuttora chiamano questo periodo “Isoviha”, ovvero “Grande Rabbia”. Col trattato di Nystad, siglato nel 1721 nella città finnica di Uusikaupunki, la Svezia cedeva alla Russia tutti i territori della Carelia Orientale e dell’Ingria, con un confine pressappoco coincidente con quello attuale.
Il tentativo fallito della Svezia di riappropriarsi dei territori perduti nel 1721 portò alla guerra russo-svedese del 1741-1743, con una nuova sconfitta del regno scandinavo. La successiva pace di Åbo fece guadagnare alla Russia l’intero istmo di Carelia e buona parte delle regioni finniche meridionali. Il ramo occidentale Ahvenkoski del fiume Kymijoki fungeva da confine tra la Svezia e la Russia dal 1743 al 1809.
Nel 1809, con la compiacenza di Napoleone, con la pace di Hamina, che pose fine alla guerra di Finlandia, l’intero territorio finlandese venne conquistato dalle armate dello Zar di Russia Alessandro I, rimanendo un granducato autonomo all’interno dell’Impero russo, fino al 1917.
Gli zar fino al 1898 governarono il Paese come in una monarchia costituzionale, avendo i finlandesi libertà di culto, un proprio parlamento, un proprio esercito, una propria moneta, giornali editi nella propria lingua, che era pienamente riconosciuta e avendo persino propri francobolli ancor prima che i russi avessero i propri. I primi francobolli finlandesi datano 1856, mentre i primi francobolli russi sono del 1858.
Durante il regno dello zar Nicola II, si assistette a una russificazione forzata della Finlandia, con l’abolizione e la soppressione delle libertà costituzionali di cui i finnici avevano fino ad allora goduto.
Ne seguì un movimento di resistenza culminato nella rivolta militare del 1906, la rivolta di Sveaborg, scoppiata nella fortezza marina di Suomenlinna/Sveaborg, al largo di Helsinki.
In quest’anno ( 1906 ) la Finlandia diventa il primo paese a permettere alle donne di votare.
Quelli che tuttora dai finlandesi sono chiamati “Gli anni della Grande Oppressione” 1901-1911, terminarono il 26 novembre 1917 quando il generale in capo tedesco Erich Ludendorff ricevette emissari finlandesi e accolse la loro richiesta d’inviare un corpo di spedizione in Finlandia in appoggio alla prevista richiesta di indipendenza finlandese.
La Finlandia nel 1920–1940. A quei tempi, prima della cessione di territori all’Unione Sovietica, la superficie del Paese era pari a 382 801 km² (1938).
Stato indipendente
In rosso le cessioni territoriali finlandesi all’Unione Sovietica a seguito del trattato di Mosca del 1940, alla fine della guerra d’inverno a sinistra – e a seguito dell’armistizio di Mosca- alla fine della guerra di continuazione a destra. Ai territori persi nel 1940, nel 1944 si aggiunsero la regione di Petsamo e Porkkala, quest’ultima però venne riottenuta dalla Finlandia nel 1956.
Il 6 dicembre 1917, poco dopo lo scoppio della Rivoluzione d’ottobre in Russia, la Finlandia dichiarò la propria indipendenza. La Russia, in piena rivoluzione, riconobbe l’indipendenza della Finlandia il 31 dicembre 1917 obtorto collo. Il Partito Comunista Finlandese s’impadronì del potere tra il gennaio ed il maggio del 1918, sotto Kullervo Manner, ma la reale estensione della Repubblica Rossa Finlandese non andava oltre la capitale e le città meridionali. Si aprì una stagione di vera e propria anarchia nel Paese, che di fatto non aveva alcun tipo di amministrazione.
Fu la Germania di Guglielmo II a intravedere nel vuoto di potere la possibilità di assoggettare la Finlandia, instaurando uno Stato fantoccio ai comandi del Kaiser. Si arrivò così a una breve ma sanguinosa guerra civile fra i Rossi (comunisti, socialisti e democratici) che volevano instaurare una repubblica socialista e i Bianchi (reazionari e conservatori) che appoggiavano l’idea di instaurare uno Stato fantoccio dipendente dalla Germania. I primi erano sostenuti dai sovietici, i secondi dai tedeschi.
La guerra fu vinta dai Bianchi, grazie alla schiacciante superiorità militare tedesca. Nacque così il Regno di Finlandia, governato dal re tedesco Carlo I d’Assia-Kassel, che tuttavia regnò nominalmente solo dal 9 ottobre al 14 dicembre 1918, quando rinunciò al trono senza averne mai preso possesso per la sconfitta dell’Impero tedesco nella Grande guerra.
Il Regno di Finlandia durò formalmente fino al 1º marzo 1919, quando la Conferenza di Parigi decise la nascita di una Repubblica indipendente e democratica, togliendo la Finlandia all’influenza tedesca.
Durante la seconda guerra mondiale, la Finlandia venne attaccata dalle truppe sovietiche. Al contrario però di quanto accaduto nelle vicine Estonia, Lettonia e Lituania, l’Armata Rossa incontrò una tenace resistenza e non riuscì a invaderla.
Le dure condizioni imposte dal trattato di pace di Mosca spinsero il governo finlandese all’alleanza con la Germania nazista e all’avvio della guerra di continuazione contro i sovietici.
A questo conflitto, terminato nel 1944, seguì la guerra di Lapponia (1944-1945) nella quale la Finlandia combatté anche contro la Germania nazionalsocialista.
I trattati di Parigi firmati con l’Unione Sovietica comportarono tuttavia ulteriori obbligazioni e restrizioni per la Finlandia nei confronti dell’URSS oltre a concessioni territoriali a quest’ultima di ulteriori territori finlandesi tra cui lo sbocco al Mare di Barents e parte della Carelia. Comunque, diversamente dalle Repubbliche baltiche, la Finlandia riuscì a conservare la propria indipendenza, pur con diverse difficoltà e ingerenze russe nella politica.
La Finlandia divenne membro dell’Unione europea nel 1995 ed è l’unico Paese nordico ad aver adottato l’euro come moneta, in sostituzione del marco finlandese.
Dal 2011 la zecca finlandese conia anche gli euro della vicina Estonia dalla quale Helsinki dista solo 80 km.
Dal 4 aprile 2023 la Finlandia, abbandonata la sua politica di neutralità strategica detta “Finlandizzazione” a causa dell’invasione russa dell’Ucraina iniziata l’anno precedente, è entrata ufficialmente a far parte della NATO diventandone il trentunesimo membro.
Paganini è un nome e un personaggio, credo, conosciuto in tutto il mondo, una vera star internazionale della sua epoca. Quel pizzico di leggenda nera che lo accompagna accresce naturalmente la sua fama.