ARTE.IT – Yan Pei-Ming a Conciliazione 5 — ROMA — Oltre il muro. I volti di Regina Coeli in mostra per il Giubileo. — Il tema delle carceri nel Giubileo 2025 voluto dal Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Santa Sede,

 

 

 

video Vatican News – Italiano– 3.44

 

L’artista Yan Pei-Ming in visita nel carcere di Regina Coeli

 

 

Yan Pei Ming, il "Pittore di storie" dona il suo ...

il ” pittore di storie “  Yan Pei-Ming dona il suo autoritratto agli Uffizi

Yan Pei-Ming  ( Shanghai,  1° dicembre 1960)
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Yan Pei-Ming a Conciliazione 5

 

 

Oltre il muro. I volti di Regina Coeli in mostra per il Giubileo

 

 

Yan Pei-Ming. Oltre il muro – Regina Coeli, Roma. Installazione sul muro del carcere di Regina Coeli I Courtesy l’artista, Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Santa Sede, MASSIMODECARLO

 

 

Francesca Grego

18/02/2025

 

Roma – Ventisette ritratti di grandi dimensioni realizzati dall’artista cinese Yan Pei-Ming aprono le porte del carcere di Regina Coeli, il più antico di Roma, oggi tristemente noto per i suoi problemi di vivibilità e sovraffollamento, e mostrano l’umanità celata al suo interno: è il primo progetto da scoprire nel nuovo spazio espositivo Conciliazione 5, voluto dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede per il Giubileo 2025.

Una finestra sul mondo dell’arte a un passo dalla Basilica di San Pietro, fruibile ogni giorno da pellegrini e visitatori 24 ore su 24 grazie alla sua forma di window gallery, ovvero di una vetrina affacciata su via della Conciliazione.

Ispirato al concetto di Speranza e interamente dedicato ai linguaggi del contemporaneo è il programma messo a punto dalla curatrice Cristiana Perrella, che per l’Anno Santo prevede altri tre progetti sviluppati in relazione con luoghi sensibili della Città Eterna, uno dei quali è affidato ad Adrian Paci, che lavorerà in dialogo con l’Arcispedale di Santo Spirito in Saxia.

 

“Yan Pei-Ming è uno dei pittori più potenti della contemporaneità, capace di arrivare con immediatezza a chi guarda il suo lavoro”, ha spiegato Perrella: “Attraverso l’uso del ritratto ha messo in atto una riflessione sulla rappresentazione del potere. Ha dipinto leader politici, papi, icone del cinema, ha riletto ritratti di maestri del passato come quello di Innocenzo X di Velàsquez. Per questo ho voluto che fosse lui a raffigurare detenuti e operatori di Regina Coeli, una comunità percepita come marginale, non individuata, invisibile”.

 

In passato il ritratto ha spesso avuto il compito di conferire dignità ai soggetti rappresentati. Oggi la pittura di Yan Pei-Ming restituisce dignità e riconoscimento sociale alle persone recluse e a chi lavora in un carcere altamente problematico come quello romano. Con la collaborazione del fotografo Daniele Molajoli, l’artista ha catturato i volti di detenuti, volontari, agenti, medici, cappellani, evocando con rapidi tratti la loro condizione di individui ciascuno con una propria personalità e una storia differente alle spalle.

 


Yan Pei-Ming. Oltre il muro – Regina Coeli, Roma. Installation view, Conciliazione 5, Roma I Courtesy l’artista, Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Santa Sede, MASSIMODECARLO

 

Il mio lavoro è sempre orientato verso l’essere umano, l’uomo è al centro di tutto, l’elemento fondamentale del mio lavoro”, racconta Yan Pei-Ming: “Se mi chiedessero di creare un quadro astratto, non credo che potrei farlo: mi interessa l’essere umano. Sono un pittore del nostro tempo e ritrarre la società isolata di un carcere mi sembra uno degli atti più simbolici di svelamento e una grande, vera possibilità di portare loro speranza”.

I volti del popolo di Regina Coeli saranno visibili anche sulla facciata della prigione, ospitata dal complesso seicentesco di via della Lungara, nel cuore di Roma e a poche centinaia di metri dal Vaticano: un luogo da cui migliaia di persone passano ogni giorno, senza chiedersi che cosa ci sia oltre il muro.

 

Realizzato nell’ambito del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura (15 febbraio – 15 maggio 2025)Yan Pei-Ming. Oltre il muro – Regina Coeli prosegue la riflessione sviluppata dalla Santa Sede sulla realtà carceraria alla Biennale d’Arte di Venezia 2024 con il suo padiglione al Carcere della Giudecca e con l’installazione luminosIo contengo moltitudini creata da Gabriella Senatore per i detenuti di Rebibbia in occasione dell’apertura della seconda Porta Santa nel carcere romano.

 

Non a caso nella Bolla di indizione del Giubileo 202Spes non confunditPapa Francesco ha riservato alla questione delle carceri uno spazio dedicato, chiedendo espressamente condizioni per i detenuti condizioni più dignitose, indispensabili per “guardare all’avvenire con speranza e con rinnovato impegno di vita”.

 

 


Yan Pei-Ming. Oltre il muro – Regina Coeli, Roma. Installazione sul muro del carcere di Regina Coeli I Courtesy l’artista, Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Santa Sede, MASSIMODECARLO

 

 

 

 

 

 

Yan Pei-Ming, 2018. Photography: Marie Clérin © Yan Pei-Ming, ADAGP, Paris, 2023

 

Yan Pei-Ming nacque il 1° dicembre 1960 a Shanghai , secondo di quattro figli, in una famiglia povera di operai.  Suo padre lavorava in un mattatoio e la famiglia visse per un periodo in un tempio buddista. Ming crebbe durante la Rivoluzione Culturale (1966-76) e imparò a dipingere nei corsi di propaganda a scuola. A 14 anni, nel 1974, creò uno “studio di propaganda” nel suo tempo libero.  Ming fece domanda di ammissione alla Shanghai Art & Design School, ma non superò l’esame orale a causa del suo problema di balbuzie. Nel 1979, all’età di 19 anni, decise di lasciare Shanghai e alla fine emigrò in Francia nel novembre 1980.  Ming si iscrisse poi all’École des Beaux-Arts di Digione nel settembre 1981, dove incontrò l’artista concettuale francese Sylvia Bossu

I suoi dipinti più famosi sono ritratti di “dimensioni epiche” di Mao Zedong realizzati in bianco e nero o rosso e bianco. Lavora con grandi pennelli e i suoi dipinti prendono vita dalle rapide pennellate che strutturano lo spazio dell’immagine.  Nel 1991, la sua prima mostra personale si tiene al Centre Pompidou di Parigi e gli vale il riconoscimento internazionale.

Vince un concorso per entrare all’antica e prestigiosa Accademia di Francia a Villa Medici a Roma, dove è borsista nel 1993-1994.

Lavora principalmente nel suo studio in un’ex fabbrica di Ivry-sur-Seine e vive tra Digione, Parigi e Shanghai.

In copertina: Yan Pei-Ming, Les Funérailles de Monna Lisa (det.), 2009. Photo André Morin © Yan Pei-Ming, ADAGP, Paris, 2023

 

 

VIDEO, 1.07

foto e video da PALAZZO STROZZI – LINK SOTTO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yan Pei-Ming

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  1. DONATELLA scrive:

    Bravissimo questo artista che ha scelto di stare con il tipo di umanità in cui è nato.

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