pubblicato da GIOVANNI MANNELLI sia il video che il testo che segue:
link di Giovanni Mannelli: https://www.youtube.com/@Giovannisenzaterra
L’impronta di Stalin di Moni Ovadia ( stralcio )
«L’antisemitismo è la più pericolosa eredità del cannibalismo». Se facessi scommesse chiedendo alla stragrande maggioranza degli italiani, giornalisti e intellettuali compresi, d’indovinare a chi attribuire questa frase, guadagnerei delle fortune. La frase è stata scritta da Yossip Vissarionovich Dzugazvili, ai più noto come Stalin. Per non essere tedioso non sottopporrò a quiz queste altre dichiarazioni: «L’Urss era l’unica potenza a sostenere la nostra causa» e «non sappiamo se avremmo potuto resistere senza le loro armi». La prima frase è di Abba Eban, uno dei padri del Sionismo, che fu premier e ministro degli esteri dello Stato d’Israele, la seconda di Golda Meir.
Mi sono servito di queste citazioni per proporre alcune riflessioni su un libro di recente uscita publicato dall‘editore Teti con lo sconcertante titolo: Perché Stalin creò Israele. L’autore del saggio è Leonid Mlecin, uno dei più prestigiosi giornalisti televisivi russi, conduttore di un importante talk show storico. Mlecin, sulla base di nuovi documenti emersi con l’apertura degli archivi sovietici, giunge a una conclusione inequivocabile come spiega Enrico Mentana nella sua bella introduzione: «Non ci fosse stata l’Urss di Stalin – proprio lui, Koba il terribile – la nazione israeliana non sarebbe mai nata. Fu una semplificazione, certo, ma chi potrebbe mai metterla in discussione?». Il concetto viene ribadito anche nella prefazione di Luciano Canfora che spiega come Israele nacque soprattutto grazie all’appoggio sovietico e sconfisse Egitto e Giordania (armati dagli inglesi) grazie alle armi inviate su diretto ordine di Stalin attraverso la Cecoslovacchia, per aggirare l’embargo alla fornitura di armi ai combattenti ebrei della Palestina, embargo dichiarato e sostenuto dagli inglesi con l’appoggio degli Usa. Che in quegli anni erano precipitati nel maccarthismo con la caccia alle streghe che fu anche una violenta campagna antisemita. Allora nell’estabilishment ultraconservatore statunitense vigeva l’equazione ebreo/sionista =comunista.(…)
a cura di Luciano Canfora
prefazione di Luciano Canfora
introduzione di Enrico Mentana
postfazione di Moni Ovadia
pagine: 246
prezzo: 18,00 €
Collana diretta da
LUCIANO CANFORA
L’AUTORE: Leonid Mlečin è giornalista e storico. Ha collaborato con diverse riviste prima come reporter e poi come vicedirettore. È autore e conduttore di trasmissioni televisive di informazione, attualità e politica. Attento osservatore del panorama internazionale, è autore di saggi e romanzi gialli tradotti in diverse lingue. Tra i suoi libri citiamo: Yevgeny Primakov. The story of one’s career, Cold War: politics, generals, intelligence officers, Why Stalin killed Trotsky, Lenin. Seduction Russia.
giudizi veloci:
[…] Pur essendo un libro basato su documenti desecretati dagli archivi sovietici è un libro scritto con un tono narrativo, romanzesco. Corrado Augias –Le Storie – Rai Tre
Molti ebrei parteciparono attivamente alle purghe staliniane e occuparono posti chiave nel famigerato sistema dei Gulag. –Moni Ovadia
Leonid Mlečin svela i meccanismi che portano i sovietici a sponsorizzare il voto favorevole alla divisione della Palestina– Paolo Rastelli –Corriere della Sera
video, 6.53 — intervista a Moni Ovadia – sul libro di Leonid Mlečin
Interessantissimo l’argomento di questo libro: lo studio “storico” di quello che è avvenuto è sempre un grande aiuto a fare crescere la verità, per quanto possibile, tra di noi.