
MINAS GERAIS
MINAS GERAIS –UNO DEGLI STATI DEL BRASILE

segue da :
https://www.conhecaminas.com/2019/10/os-lirios-nativos-do-vale-do.html
Di Arnaldo Silva
I gigli sono originari dell’Asia, del Medio Oriente, dell’Europa e del Nord America. Furono introdotti in America Latina dai portoghesi e dagli spagnoli. Lily è il nome generico delle specie appartenenti alla famiglia dei lillà.
Alcune specie sono chiamate gigli. Ne esistono circa 100 specie nel mondo, più della metà delle quali sono originarie del Giappone e della Cina. Alcune sono ibride, nate dall’incrocio di specie diverse, che danno origine a colori vari o modificati naturalmente, adattati alle regioni in cui sono state piantate, in questo caso al clima del Minas Gerais. (foto sopra e sotto di Ernani Calazans ad Araçuaí MG)
I gigli sono piante resistenti alle condizioni atmosferiche avverse, come la siccità prolungata, e possono raggiungere fino a 2 metri di altezza, a seconda della specie. Una di queste specie, il lilium candidum, è stata quella che meglio si è adattata al clima del Brasile, in particolare del Minas Gerais, dove si è adattata molto bene, dando origine a diverse piantagioni autoctone nello stato del Minas Gerais.
I gigli del Minas Gerais
La specie fu introdotta in Brasile nel XVIII secolo, adattandosi ad alcune regioni minerarie come la Serra da Canastra con poche modifiche e, col tempo, diventando autoctona di queste regioni.
Nella valle di Jequitinhonha, i gigli crescono spontaneamente e fioriscono sempre a ottobre. Infatti, la pianta era utilizzata dalle popolazioni indigene, anche prima che le popolazioni non indigene si insediassero nella regione.
I campi di gigli sono comuni ad Araçuaí, Itinga e nelle zone circostanti. È difficile non fermarsi e guardare, entrare nei campi fioriti e sentire il profumo dei gigli di campo.
Nella valle di Jequitinhonha, i gigli autoctoni vengono chiamati “Cebolinha” (piccola erba cipollina), “Neve do Sertão” (neve del Sertão) dagli abitanti dell’entroterra e “Cebola Brava” (cereale selvatico) dagli indigeni, perché il loro bulbo è simile alle cipolle che conosciamo. Appare durante la prima forte pioggia primaverile e la fioritura dura dai 15 ai 20 giorni. Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, ad Araçuaí e nelle zone circostanti sono comuni i campi di gigli. (foto sopra e sotto di Ernani Calazans a Itinga MG)
*** ricordo appena che in America del sud le stagioni sono invertite rispetto al’emisfero nord
La cipolla selvatica originaria di Itinga MG era anticamente utilizzata come pianta medicinale. Il suo succo contiene proprietà antisettiche, aiutando a pulire le ferite. Il bulbo, o cipolla, è sotterraneo ed è commestibile. Gli indigeni consumavano il bulbo crudo, fritto e anche cotto in stufe di terracotta. Oggi, con i loro fiori bianchi e rosa, vengono utilizzati come ornamenti naturali.
I campi di gigli autoctoni di Itinga sono una gioia per gli occhi.
La sua bellezza è sorprendente e si ritrova nelle decorazioni degli eventi, nelle composizioni floreali e nei bouquet. Sebbene i suoi fiori simboleggino una delicata semplicità, è considerata la regina dei fiori, simboleggiando anche castità, purezza e innocenza. Insieme alle rose, sono i fiori più profumati del mondo. Il suo profumo è inebriante e trasmette una piacevole sensazione di pace e tranquillità. (foto sopra e sotto di Ernani Calazans a Itinga MG)
Citato nella Bibbia e nella storia dell’umanità
Presenti nella storia dell’umanità, fin dall’antichità hanno incantato per la loro bellezza, resistenza e profumo ineguagliabile. Era uno dei fiori più ammirati da Gesù Cristo, menzionato anche nel suo più bel sermone, il Discorso della montagna: «Guardate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano…» Mt 6,28.
Nel corso della storia, è stato rappresentato su tele da artisti famosi, a partire dall’antica Grecia e Roma fino ai giorni nostri. La magia dei gigli, che da millenni incanta e profuma il mondo, è sempre presente nei giardini, nei campi, ma anche nelle leggende, nel misticismo, negli amuleti, nelle credenze popolari e nella religione. (foto sopra e sotto di Ernani Calazans)
Nell’antica Grecia, i disegni dei gigli rendevano omaggio alla dea Era. Nella Chiesa cattolica, il giglio è il simbolo della Vergine Maria. Gli antichi credevano anche che i gigli avessero il potere di riconciliare le coppie alla fine di una relazione. Non c’è da stupirsi che il significato del giglio sia “amore eterno”. È il fiore, accanto alla rosa, simbolo dell’amore. In Cina, dove la pianta viene coltivata da oltre tremila anni, la sua fioritura densa è segno di abbondanza. (foto sotto di Ernani Calazans ad Araçuaí MG)
I gigli autoctoni sono presenti in varie parti del nostro Stato e, che se ne accorga o meno, sono sempre lì, profumati, belli, delicati e frondosi. Per chi desidera ammirare i gigli autoctoni della valle di Jequitinhonha, un invito per il mese di ottobre è visitare Araçuaí, Itinga e le zone circostanti. È uno spettacolo abbagliante e profumato.
(Segnalazione di Arnaldo Silva, con fotografie di Ernani Calazans in Itinga MG)
Jequitinhonha
Delle città che si trovano nella valle ho sentito nominare solo Diamantina.
Valle di Jequitinhonha

Si chiama valle perché è attraversata per tutta la sua lunghezza dal fiume Jequitinhonha , dalla sorgente nel comune di Serro fino alla foce nel comune di Belmonte , nello stato di Bahia.
Jequitinhonha è un comune del Brasile nello stato di Minas Gerais.

una tipica casa della regione

una bela foto
entrambe sono
dal Facebook :
https://www.facebook.com/minasnovascoracaodovale/?locale=pt_BR
LA CATTEDRALE DI DIAMANTINA

LA CITTA’ DI PEDRA AZUL ( pietra azzurra )

La città di Pedra Azul è nota per la sua cultura rurale

un campo vicino al fiume ( che non si vede ) con la tipica vegetazione della valle
Ramon dos Santos Braga – Opera propria
da:
https://pt.wikibooks.org/wiki/Vale_do_Jequitinhonha/Introdu%C3%A7%C3%A3o
Questa voce è stata pubblicata in
GENERALE. Contrassegna il
permalink.