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Fratello del futuro Presidente della Repubblica, #EugenioPertini, arrestato dai nazifascisti a #Genova venne prima torturato presso la #CasaDelloStudente e poi deportato a #Flossenbürg. Fu ucciso il #20aprile 1945 dalle #SS, a pochi giorni dalla #Liberazione. Aveva 51 anni.

segue dall’ANPI:
https://www.anpi.it/biografia/eugenio-pertini
Eugenio Pertini
Nato a Stella (Savona) il 19 ottobre 1894, ucciso nel lager di FlossenbŒrg il 20 aprile 1945.
Fratello del futuro Presidente della Repubblica Italiana, Eugenio fu colto a Genova (dove, vedovo, abitava con la figlia Diomira di 10 anni), dagli eventi del settembre 1943. Di sentimenti antifascisti, non si era però, fino ad allora, impegnato politicamente. Lo fece quando, nell’inverno, si diffuse la voce che il fratello Sandro era stato fucilato a Regina Coeli dai tedeschi. L’impegno di Eugenio nella Resistenza non durò molto.
Nell’aprile del 1944, mentre si trovava con la figlia in un ristorante genovese, fu arrestato e portato alla “Casa dello Studente“. Resistette agli interrogatori sotto tortura e, dopo qualche giorno, fu trasferito nel campo di Fossoli (MO). Seguì la deportazione nel campo di Bolzano e, il 5 settembre 1944, la partenza per il lager di Flossenbürg. Qui Eugenio morì poco prima che i deportati fossero liberati dagli Alleati. Secondo il racconto dei superstiti – riferito nell’Enciclopedia dell’antifascismo e della Resistenza – “le SS si accingevano ad evacuare il campo per sfuggire alla morsa incombente delle avanguardie alleate. Eugenio Pertini fu incolonnato con altri prigionieri. Claudicante, stremato dalle fatiche e dalle privazioni, non resse alla marcia. Più di una volta cadde e i compagni lo aiutarono a rialzarsi. Notato dalle SS, fu finito a colpi di fucile”. Portano il nome di Eugenio Pertini una via a Zimella (VR), Istituti scolastici e Circoli culturali a Verona, Varazze (SV), Trapani, Roma.
ANED DEPORTAZIONE– MARZO 2023
VIDEO, 9.97
Ricordo di Eugenio Pertini, parlano Matilde Piccoli Pertini, bisnipote e Diomira Pertini, figlia
*** Pare che Diomira Pertini- dopo la morte del padre nel ’45 – sia stata adottata dallo zio Sandro Pertini.
L’Avvocatura dello Stato non vuole far risarcire nemmeno la nipote di Sandro Pertini.
Come in altri casi simili si sta opponendo alla causa intentata da Diomira Pertini per la morte del padre Eugenio, che era il fratello dell’ex presidente della Repubblica e fu ucciso dai nazisti
Il campo di concentramento di Flossenbürg, in Germania, dove fu ucciso Eugenio Pertini, fratello di Sandro (Wikimedia/UsArmy)
Diomira Pertini, figlia di Eugenio Pertini, il fratello del presidente della Repubblica Sandro, ha fatto causa alla Germania per chiedere un risarcimento per la morte del padre, ucciso dalle SS naziste nel 1945 nel campo di concentramento di Flossenbürg, al confine tra Germania e Repubblica Ceca. Diomira oggi ha 90 anni: più che un riscontro economico, con la causa vuole ottenere il riconoscimento storico e morale del crimine di cui fu vittima il padre.
Come lei, negli ultimi anni più di mille familiari di vittime degli eccidi e delle stragi commesse dai soldati nazisti hanno fatto causa alla Germania. I processi sono lunghi e complicati, anche a causa della posizione dell’Avvocatura dello Stato, che rappresenta lo Stato nelle controversie legali e che si sta opponendo con ostinazione a tutte le richieste di risarcimento, compresa quella presentata dagli avvocati di Diomira Pertini.
SEGUE NEL LINK
IL POST – 14 – 06-2024
https://www.ilpost.it/2024/06/14/causa-avvocatura-stato-omicidio-fratello-pertini-lager/
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PER CHI FOSSE INTERESSATO:
Diomira Pertini racconta lo zio Sandro
FONDAZIONE DE GASPERI.ORG
