Foto Andrea Alfano / LaPresse Students demonstration against Italian minister Valditara and ReArm Europe plan. Turin, Italy – Thursday, April 4 2025 – News – Andrea Alfano / LaPresse
video, 2.39 — Roma– al Pantheon contro il riarmo — 10 maggio 2025
VIDEO CANALE 10 – TV REEGIONE LAZIO- SERVIZIO DI GABRIELLA ROSSI TESORO
da : https://stoprearm.org/materials/
SEGUE FLAI-CGIL
Stop Rearm Europe, il 10 maggio a Roma la piazza contro il riarmo
Di seguito l’appello della campagna Stop Rearm Europe, da condividere e far girare.
Organizziamo un movimento europeo contro ReArm Europe! Facciamolo insieme.
Ci opponiamo al piano dell’Ue di spendere 800 miliardi di euro in armi. Saranno 800 miliardi rubati. Rubati alle spese sociali, alla salute, all’educazione, al lavoro, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale, alla transizione giusta e alla giustizia climatica. Saranno un beneficio solo per i produttori di armi in Europa, negli Usa e in altri Paesi.
Renderanno la guerra più probabile, e il futuro più insicuro per tutti e tutte. Genereranno più debito, più austerità, più confini. Approfondiranno il razzismo. Alimenteranno il cambiamento climatico.
Non abbiamo bisogno di più armi; non abbiamo bisogno di preparare altre guerre. Abbiamo bisogno di un piano totalmente differente: sicurezza reale, sociale, ecologica e comune per l’Europa e il mondo intero.
La manifestazione di OGGI nella Capitale è stata promossa da circa 60 realtà, che vanno da Arci a Sbilanciamoci, da Ferma il Riarmo a Rete dei Numeri Pari, Transform!Italia, Attac Italia, Il Coraggio della Pace, Peacelink, Fairwatch, Un Ponte Per, Rete Italiana Pace e Disarmo, Emergency Roma, Cgil Roma e Lazio, Giuristi Democratici, Unione Inquilini, Forum per il diritto alla Salute, Disability pride, CIPAX – Centro interconfessionale per la pace, Pax Christi-Punto Pace Roma. E ancora: le associazioni studentesche “Rete della Conoscenza”, UdS, UdU, Link; il Coordinamento per l’educazione alla pace nelle scuole, la Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, la Casa Internazionale delle Donne e le sigle di giornalisti Rete #NoBavaglio e Info@Futuro.
Tra i partiti politici, invece, figurano, in alcuni casi anche con le loro sigle di giovani, M5S, Partito della Rifondazione Comunista, European Left, Alleanza Verdi Sinistra, Sinistra Italiana Lazio, Sinistra Anticapitalista Roma, Partito del Sud, Partito Socialista Roma, Sinistra Civica Ecologista.
(PARTE BLU ) DA: https://www.unita.it/2025/05/10/
Let’s organize a European movement against ReArm Europe! Join us!
We oppose the EU’s plans to spend an extra 800 billion euros on arms. This will be 800 billion euros stolen. Stolen from social services, health, education, labour, peace building, international cooperation, from a just transition and climate justice. It will only benefit arms manufacturers in Europe, in the Usa and elsewhere.
It will make war more likely, and future less safe for everyone. It will generate more debt, more austerity, more borders. It will deepen racism. It will fuel climate change.
We do not need more weapons; we do not need to prepare for more wars. What we need is a totally different plan: real, social, ecological and common security for Europe and for the world.
Stand up against war. Stop ReArm Europ
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Stop Rearm Europe, il 10 maggio a Roma la piazza contro il riarmo
Appuntamento alle ore 10 al Pantheon. Adesioni da oltre 900 sigle in 18 Paesi Ue
Sabato 10 maggio 2025, alle ore 10, una delegazione della Flai nazionale sarà a Roma in Piazza del Pantheon per dire No al Piano di Riarmo europeo da 800 miliardi di euro. La mobilitazione è organizzata nell’ambito della campagna Stop Rearm Europe, che al momento ha raccolto più di 900 adesioni in 18 Paesi dell’Unione europea, di cui oltre 250 in Italia, fra sindacati, associazioni, comitati, partiti, movimenti e altre realtà della società civile.
Una pluralità di soggetti uniti da un obiettivo comune: fermare le politiche bellicistiche dell’Italia e degli altri Stati Ue costruendo un percorso di partecipazione dal basso, dentro e fuori le sedi istituzionali a tutti i livelli e che, attraversando vari appuntamenti, avrà il suo primo momento di mobilitazione europea coordinata nella settimana del 21 giugno, in occasione del vertice Nato all’Aja, con manifestazioni e azioni in diversi Paesi.
«Torniamo in piazza contro la guerra, contro tutte le guerre che portano lutti e dolore, che distruggono la democrazia e cancellano il pensiero critico – si legge nella nota diramata dalle realtà aderenti -. Torniamo in piazza per la Pace, per fermare il genocidio a Gaza e permettere l’ingresso degli aiuti umanitari, per chiedere che si persegua la via diplomatica per la risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Chiediamo che l’Italia e l’Europa investano sulle grandi sfide del futuro, per una società aperta, senza muri, per abbattere tutte le disuguaglianze e le discriminazioni, razziste, di classe e di genere, per la libertà e i diritti delle donne e di tutti, per una sanità ed istruzione pubbliche, per la tutela ambientale, sicurezza sul lavoro, occupazione di qualità e conversione ecologica e che rinuncino al Piano di Riarmo, che invece finanzierà un ‘Sistema guerra’ che ci riporterà indietro nella Storia».
«Bisogna fermare l’economia bellica – prosegue il comunicato – che minaccia di trasformare filiere produttive locali in fabbriche di armi; la cultura della militarizzazione e un controllo dei programmi didattici sempre più pervasivi nella scuola; l’isteria bellicista che alimenta razzismo e patriarcato; la deriva autoritaria del dl Sicurezza, che erode diritti civili e libertà d’informazione».
«Ci appelliamo a tutte le forze politiche e della società civile, al mondo della scienza, dei media, della cultura e dello spettacolo affinché si schierino contro il riarmo, la guerra, il genocidio, la repressione, l’autoritarismo – chiosa la nota -. E che siano con noi in piazza per la Pace il prossimo 10 maggio a Roma e nei prossimi appuntamenti in Italia e in Europa».
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video, 5.28
No alla guerra: facciamola diventare un tabù.