FILI D’ORO ( 1912 ) lanciata allora da Carlo Franzi– canzone di Francesco Buongiovanni su versi di Giovanni Capurro. — Interpretata all’epoca da Carlo Buti ( 1939 ) e negli anni ’50 da Luciano Tajoli- testo e un pochino di storia, con un video

 

 

CARLO BUTI– 1939

 

 

QUANDO ERO ALLE ELEMENTARI ( 1950) LA SENTIVO CANTARE ALLA RADIO DA LUCIANO TAJOLI CHE PREFERIVO A CLAUDIO VILLA, CHE ERA SENZ’ALTRO UN OTTIMO CANTANTE. Direi, in parole di oggi, che Tajoli era meno ” vistoso “…e a voi chi piaceva ?

 

Quando Rosa torna dal villaggio
Sola sola e mesta in volto
Io la seguo, ma non ho coraggio
Di pregarla a darmi ascolto
Dolce è la sera E lunga è la via
A farla insieme
Men lunga saria
Son fili d’oro i suoi capelli biondi
E la boccuccia odora
Gli occhi suoi belli sono neri e fondi
E non mi guarda ancora
Ho parlato al nostro buon curato
E m’ha detto “Figliol mio
Se l’amore in te non è peccato
Sarà pago il tuo desio”
Arde il mio core
Ma pura è la fiamma
Amo lei sola
La casa e la mamma
Son fili d’oro i suoi capelli biondi
E la boccuccia odora
Gli occhi suoi belli sono neri e fondi
E non mi guarda ancora
E l’ho vista uscir dalla chiesetta
Con un’aria di mistero
Io le ho porto l’acqua benedetta
M’ha sorriso e non par vero
“Che buon curato”
M’ha detto passando
Ed io le ho chiesto
“Ma quando, ma quando?”
Son fili d’oro i suoi capelli biondi
E la boccuccia odora
Gli occhi suoi belli sono più profondi
Or che mi guarda ancora
Mentre la stringo
Lei sussurra “T’amo”
Ed io rispondo “Io moro”

 

 

Qualcosa sulla canzone  e sulle canzoni dell’epoca

https://it.wikipedia.org/wiki/Gino_Franzi

 

Gino Franzi (Torino25 luglio 1884 – Milano27 dicembre 1958), cantante,
lancia nel 1912 la canzone Fili d’oro, di Francesco Buongiovanni su versi di Giovanni Capurro ( famoso compositore napoletano ), una canzone che sarà il grande successo dell’anno, incisa successivamente da vari cantanti, tra cui Carlo Buti e Claudio Villa

Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale viene scritturato per alcune esibizioni a Parigi, dove canta sia in italiano che in francese; lancia negli anni successivi canzoni come Addio TabarinNinnoloJohnsonCome una coppa di champagne, divenendo uno dei maggiori rappresentanti di una tipologia di cantante legato a tematiche drammatiche, fatte di atmosfere tra sconforti, delusioni, malinconici addii e amori incompresi.

Nel 1968 Ricky Gianco incide una cover del suo successo del 1923 Johnson

 

 

Volendo.. la Compagnia di Gino Franzi, nella persona del direttore Stefano Colombo, ha messo insieme alcuni brani per fare una storia della canzone dell’epoca e dei meriti di Gino Franzi che ha inventato un tipo d’artista:  ” lo scettico blu ” che sarà ripreso dal grandissimo Petrolini e da altri

 

video, 5 min. ca

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