DONATELLA D’IMPORZANO– NELLE LANGHE RICORDA MONTICELLO D’ALBA E SCRIVE UNA BELLA POESIA SULLA SUA PASSIONE COSTANTE NEGLI ANNI – da quando siamo amiche ( 67 anni ):: LE PAROLE, LA LINGUA ” nella sua esistenza “; spero capiate da voi…io non ho parole per dirlo. ch.

 

 

Serenata di Schubert

 

 

 

 

Questo Paesaggio delle Langhe e del Roero  è patrimonio mondiale dell’Unesco

Viaggio nelle Langhe tra vino e territorio - MANINTOWN

foto Manintown

 

 

 

 

 

LA NOCCIOLA PIEMONTE IGP: LA REGINA DELLE LANGHE E ROERO — Azienda Agricola Tarable

La nocciola piemontese, la regina delle Langhe e del Roero

 

 

Che cosa vedere tra Langhe, Roero e Monferrato | Touring Club Italiano

Touring

 

 

 

DONATELLA D’IMPORZANO

 

Primavera, 2015 — una foto straordinaria della nostra Donatella

 

 

Bellissimo questo borgo ( Borgo antico, Matino, Lecce, blog ) fondato dagli antichi Liguri e dai Celti. Mia mamma, nata a Sanremo ma da genitori piemontesi, ricordava come un luogo magico il “bric”, un’altura vicina alla casa dei nonni materni che stavano a Monticello d’Alba, dove andava per le vacanze estive. Questo bric era coltivato con ogni genere di piante da frutta e per mia mamma aveva significato un piccolo paradiso terrestre.

Mi commuove sempre il mistero che circonda ogni parola che pronunciamo, inconsapevoli di tutta quella vita che racchiudono.

 

 

 

Ogni parola
è un grande dono,
mistero di popoli
che ci sfuggono nell’ombra del tempo.
Pronunciamole con cura
le parole.
Non sappiamo
da quali approcci siano nate:
forse dall’0dio insensato
di chi le ha sputate
sul sangue del nemico,
forse dalla bellezza
di un amore nascosto.
Pronunciamole con rispetto:
il Signore del Tempo
potrebbe gettarle
nel grande lago dell’Oblio.

 

 

nota 1-

” bric ” – termine usato da Donatella, a noi sconosciuto

*** dal suffisso celticobric” che significa “monte”.

BRIC:
Termine col quale, nelle Alpi occid., spec. sul versante padano, vengono chiamate le cime montuose cuspidate o piramidate; nelle regioni collinari invece […] (Monferrato, Langhe e colline Ticinesi), il termine indica un qualsiasi rilievo. ( Treccani )

 

 

NOTA 2-

segue da : https://www.welcomelangheroero.com/monticello-dalba

 

Monticello d’Alba

 

Castello di Monticello d'Alba | Provincia di Cuneo in Foto

Provincia di Cuneo in foto

 

Dal 1372 i Roero di Monticello si prendono cura della loro “umile dimora”: il castello di Monticello: 3 piani di armi, quadri e mobili con storie e storia ad ogni passo.
Qui a Monticello si gioca ancora al Pallone elastico.

 

 

 

segue da :https://www.lascimmiaviaggiatrice.it/cosa-vedere-a-monticello-d-alba-borgo-medievale-roero/

LA Scimmia Viaggiatrice

” viaggiare è divertente ”

 

il suo nome, Monticello, deriva proprio dal colle su cui sorge. Infatti per chi abitava nella vicina valle Tanaro doveva sembrare veramente un monte.

 

L’origine del comune probabilmente è di origine romana, in quanto nella zona quasi tutti i borghi erano già presenti in epoca imperiale.Tuttavia non sono molte le testimonianze fino al Basso Medioevo. É fattibile che la popolazione della valle si fosse già spostata nei secoli precedenti all’anno 1000 sul colle per sfuggire alle numerose scorrerie di Ungari e Saraceni. Le prime notizie certe riguardano il fatto che tra 1100 e 1200 fu uno dei possedimenti più importanti del Vescovo di Asti che all’epoca dominava la zona del Roero. Nel 1241 fu affidato alla famiglia Malabaila, una delle più ricche di Asti, sotto cui subì una terribile devastazione. Infatti nel 1250 ci fu una durissima guerra tra Asti e Alba per il dominio della zona che portò alla distruzione di Monticello. 
Il borgo venne ricostruito con passaggio alla famiglia Roero nel 1376 per volere di Papa Gregorio XI. Infatti i precedenti feudatari furono cacciati da una sommossa popolare che venne appoggiata dai Roero. Il rapporto con i nuovi feudatari fu sicuramente migliore e venne regolamentata dagli statuti di buon governo e libertà che sono ancora visibili nel Castello. Il legame tra la famiglia Roero e Monticello infatti è rimasto intatto fino ai giorni nostri. Dopo i primi secoli un po’ turbolenti, quindi, il borgo non subì più grosse devastazioni e molte delle sue bellezze medievali si sono conservate intatte.

 

 

 

Cosa vedere a Monticello d'Alba- Cappella di San Ponzio-Affreschi medioevali

A poco più di un chilometro di distanza dal centro storico c’è un altro dei luoghi che ti consigliamo di vedere a Monticello d’Alba: la Cappella di San Ponzio. Questa chiesa antichissima, del X secolo, si trova in località Villa all’interno del cimitero, là dove all’epoca c’era il borgo. Infatti fino al XII secolo, la chiesa era la parrocchia. Nei secoli successivi la sua lunghezza fu accorciata e fu costruita una nuova facciata abbastanza anonima. Tuttavia ai lati si possono ancora vedere tratti di muratura originari che alternano file di mattoni a corsi di ciottoli di fiume messi a spina di pesce.

Potrai ammirare gli affreschi più antichi del territorio albese. Appena si entra si rimane catturati dall’immagine della Crocifissione, dipinta dietro all’altare, da un artista influenzato del gotico lombardo. Le figure del Cristo in croce con ai lati la Madonna e San Giovanni colpiscono per la loro compostezza ed eleganza nei gesti.
Alla destra dell’altare invece si scorge la figura di San Ponzio, dipinta probabilmente tra X e XI secolo. Il santo, di origine africana, è raffigurato con carnagione scura mentre mostra un’ostia consacrata e un libro chiuso. Al fianco c’è una figura, probabilmente San Benedetto i cui monaci erano molto presenti nella zona.
A sinistra dell’altare invece è raffigurato Sant’Eligio, protettore dei fabbri dei maniscalchi e degli orologiai. Infatti si vedono gli strumenti utilizzati da quelle categorie di lavoratori: martelletto, scatoletta per chiodi, ferro di cavallo. La Cappella fa parte del circuito “Chiese a Porte Aperte”  che grazie ad un’app dedicata è accessibile ogni giorno dalle 9 alle 18.

 

porta medievale-merlature-roero

  • l’Antica Porta Merlata che si deve superare per arrivare sulla piazzetta del borgo e che faceva parte della cinta muraria.

 

  • il Museo Etnografico dove si possono ammirare attrezzi e fotografie antiche che permettono di capire com’era la vita nel borgo nei secoli passati. In particolare è molto  interessante la parte dedicata all’allevamento dei bachi da seta, lavoro che molte famiglie contadine facevano per “arrotondare”;

 

  • il Porticato con vista sulla valle sottostante. Un luogo fresco e rilassante da cui godersi il panorama;
  • Porticato-panorama-roero-belvedere
    Porticato con vista (Credit to Matteo Marongiu)
  • Frammenti l’opera monumentale ideata e realizzata da Valerio Berruti per riqualificare un muraglione di cemento armato che stonava con il contesto. Cento bassorilievi raffiguranti bambini e l’edera che se non potata rischia di coprirli, sono un messaggio per spronare alla cultura della protezione del bene pubblico.
  • Cosa vedere a Monticello d'Alba-Frammenti di Valerio-Berruti-Arte Contemporanea
    Frammenti di Valerio Berruti
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1 risposta a DONATELLA D’IMPORZANO– NELLE LANGHE RICORDA MONTICELLO D’ALBA E SCRIVE UNA BELLA POESIA SULLA SUA PASSIONE COSTANTE NEGLI ANNI – da quando siamo amiche ( 67 anni ):: LE PAROLE, LA LINGUA ” nella sua esistenza “; spero capiate da voi…io non ho parole per dirlo. ch.

  1. DONATELLA scrive:

    Non avevo mai visto questo bellissimo borgo, di cui parlava mia mamma. Grazie davvero!

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