#gazalastday
E se i governi d’Europa, a partire dal nostro, tacciono – rendendosi così sempre più complici di una atrocità che ogni giorno appare sempre più un genocidio, una soluzione finale per il popolo palestinese –, noi cittadine e cittadini d’Europa dobbiamo prendere la parola in prima persona. Il silenzio di Ursula von der Leyen, il silenzio atroce di Giorgia Meloni e del suo governo risuonano come perentori atti di autoaccusa: complicità in genocidio, e complicità in nostro nome.
Allora, diciamolo forte:
semplicemente come umane e umani di fronte alla disumanità di un massacro senza fine.
no, non nel nostro nome!
Naturalmente è solo un sussurro, ma è l’inizio di un percorso dal basso per rompere il silenzio colpevole che ci fa complici di un governo criminale. A noi, cittadini di stati alleati con Israele, verrà chiesto conto di Gaza, della sua morte. E i nostri figli, i nostri nipoti, ci chiederanno: «ma voi dove eravate, cosa facevate, che dicevate, mentre Gaza si avviava alla soluzione finale?». Allora prendiamo la parola, in prima persona, prima che sia davvero troppo tardi.
#ultimogiornodigaza
Wafa, ‘106 morti a Gaza in 24 ore per i raid dell’Idf’
Agenzia palestinese: salito a 52.760 bilancio totale dei morti
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2025/05/08/
Come si può giustificare un’atrocità del genere? E’ vero quello che viene detto: chi verrà dopo di noi ci chiederà perché abbiamo permesso un’atrocità del genere.