*** PER CHI VOLESSE : l’intervista intera ( anche se l’ho letta volentieri, direi che non aggiunge molto a quello pubblicato sotto da Fabio Ormea e Lorenzo Tosa se non che non le piace il titolo di Anna Foa –che, però non ha potuto leggere il libro per problemi di vista ) è pubblicata sul giornale QUOTIDIANO NAZIONALE- 25 maggio 2025- di LORENZO GUIDACCI (Esteri )
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nota
24 MAGGIO 2025
Roma Capitale aderisce alla campagna ’50mila sudari per Gaza’
Lenzuolo bianco esposto sulla facciata del Campidoglio
Ultimo giorno di Gaza: sudari e ‘morti’ a Roma, parla PAOLA CARIDI
fine nota al fondo con informazioni
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Edith Bruck ha 94 anni, è una scrittrice e poetessa ebrea e soprattutto è una sopravvissuta all’Olocausto.
Eppure – o forse proprio per questa ragione – ha appena pronunciato parole su Gaza, Israele e Netanyahu di una forza e di una lucidità e di una onestà sconvolgenti.
“Quello che accade a Gaza è molto, molto doloroso per me, e credo che sia lo stesso per tutti” ha detto al ‘Quotidiano nazionale’. “Netanyahu sta provocando uno tsunami di antisemitismo, perché tutti identificano gli ebrei con il governo israeliano. Ma la maggioranza degli ebrei e degli israeliani non è assolutamente d’accordo col governo Netanyahu”.
“Ma non basta. Gli israeliani devono protestare di più. Non solo il sabato, ma tutti i giorni, anzi giorno e notte. Anche assediando la casa-bunker di Netanyahu e della moglie. Questo è il momento di ribellarsi.
Tutti, nell’esercito, dovrebbero ribellarsi e non eseguire ordini che sono disumani. Bisogna dire di no”.
E poi:
“Usare Dio per uccidere è una cosa mostruosa. Lo hanno fatto tutti, anche i nazisti. Ricordo le fibbie sulle cinture delle SS ad Auschwitz: c’era scritto “Gott mit uns”, Dio è con noi. Quando uscii dal campo mi dissi: povero Dio, in nome tuo hanno ucciso milioni di persone”.
E ancora:
“Le vite dei palestinesi a Gaza vengono trattate come vite di serie b. È l’ora di creare uno Stato palestinese, a quel punto cambierebbe tutto”.
Non lo ha detto qualche pericoloso sovversivo con la kefiah e la bandiera palestinese ma una donna ebrea sopravvissuta allo Shoah.
Accusate anche lei di antisemitismo ora, se avete il coraggio.
LINL DEL COMPAGNO FABIO ORMEA
https://www.facebook.com/fabio.ormea
LINK DEL COMPAGNO LORENZO TOSA
https://www.facebook.com/lorenzotosa.antigone
ULTIMO:
+++ notizie sulla manifestazione :
SEGUE DA SABATO 24 MAGGIO 2025 IL POST, link qui
L’iniziativa – chiamata “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza” – è stata proposta da un gruppo di intellettuali tra cui Tomaso Montanari, storico dell’arte e saggista, la giornalista Paola Caridi e la scrittrice Claudia Durastanti: i teli bianchi rappresentano appunto i sudari usati per avvolgere i corpi delle persone uccise a Gaza dagli attacchi di Israele.
Tra i comuni di città capoluogo che si sono uniti alla protesta ci sono quelli di Milano, Torino, Bologna (insieme ad almeno 28 comuni della provincia), Verona, Firenze, Padova, Trento, Reggio Emilia, Livorno e Isernia. Oltre ai comuni molte persone hanno scelto di esporre dei lenzuoli bianchi fuori dalle proprie finestre o partecipare ad alcune manifestazioni legate alla protesta.
Il telo bianco esposto fuori da Palazzo di Città, la sede del comune di Torino (Profilo Facebook del sindaco Stefano Lo Russo)
Un telo bianco con la scritta “Stop genocide” fatta dall’artista Harry Greb esposto fuori dalla sede del Municipio III di Roma (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
Il telo bianco esposto fuori dal comune di Isernia (Profilo Facebook del sindaco Pietro Castrataro)
Il telo bianco esposto fuori dall’Università Statale di Milano (Stefano Porta / LaPresse)