LANG LANG SUONA ” SOGNO D’AMORE ” n. 3 di FRANZ LISZT– nota al fondo
Un giorno viaggerò per le strade
di una città dal selciato in rosso
giardini di salici, fontane con acqua che si sente
e panchine colorate
sarà sempre sera
e i lampioni a fiamma non morranno mai.
………………
……………..
Era nell’aria un profumo di clavicembalo
e Chopin suonava i suoi pezzi appena fusi
la verità nasceva dalle pietre lucide
e non c’erano parole.
Utopia
Sanremo
Marzo 1962
Questa che segue è oramai un classico ..
Se tu sentissi dire
da qualche conoscente
tra una chiacchiera e l’altra
com’è d’uso nei salotti
tra un bicchiere di vino
e la tartina al salmone
Se tu sentissi dire
che sono morto…..
– Sarà qualche anno ormai
di incidente d’auto
d’infarto
o qualche strana malattia
certo fu cosa improvvisa
se non proprio imprevista
beveva molto correva troppo
non badava affatto a se stesso –
Se tu sentissi dire
in quel salotto di gente normale
vino bianco coktails caviale
poltroncine traballanti
divani consumati
– s’era lasciato andare
viveva all’incirca gli ultimi tempi
scriveva poesie su fogli sparsi
e le buttava via
Lo incontravi nei bar
spesso trasandato
piuttosto inconsistente –
Se tu sentissi dire
tra risatine smorzate
velate maldicenze
di chi continua a vivere
la vita indifferente
– non voleva invecchiare
non sapeva accettare
il tempo che ci resta
Troppo spesso s’è voltato
a guardare………….
Era questo il suo male –
Se tu sentissi dire
con alzata di spalle
con rassegnazione evidente
– Raccontava d’esser stato tradito
da chi? Da che cosa?
Come tutti d’altronde
come capita sempre –
Se tu sentissi dire
che sono morto
e così stranamente ho vissuto
Tu che di me così poco sai
ormai
perchè come un alito sono passato
e come un sospiro sono rimasto
sfumato e vago nella tua memoria
Tu che anche tu
m’hai tradito incosciente e leggera
tu che di me ti rimane solo
un lontano ricordo
così lontano al punto d’apparire
necessariamente dolce
necessariamente vero
Ti prego
forse anche ti scongiuro
tieni stretto il tuo ricordo
così lontano così diverso
e non parlare
non dire nemmeno una parola
Tu
trattieni per te quel che di me ti resta
perchè è tutto ciò che resterà di me.
ROBERTO
Roberto Rododendro –nasce il 22 giugno 1943 a Sanremo– qui con la bellissima nipote, credo. Da molto tempo abita a Roma, credo abbia 3 figli.
foto dal suo Facebook
*** la musica di Lszt è ispirata da:
” Il Sogno d’amore n. 3 fu trascritto nel 1850 da una lirica per canto e pianoforte su versi di Ferdinand Freiligrath composta nel 1845. Versi di ispirazione tragica, non sentimentale, perché il sogno d’amore è… la scomparsa dell’amato: è l’invito ad amare finché si può, perché la morte visiterà gli amanti e li separerà. Il testo, e la musica di Liszt, hanno dunque risvolti non romantici ma decadentistici; ed è da questi, pensiamo, che la nostra epoca può partire per la riscoperta di quella larga fetta dell’opera lisztiana caduta nell’oblio dopo aver fatto furore per tanti decenni.
da : https://www.flaminioonline.it/Guide/Liszt/Liszt-Liebestraum541-3.html
O lieb’, solang du lieben kannst!
O lieb’, solang du lieben magst!
Die Stunde kommt, die Stunde kommt,
Wo du an Gräbern stehst und klagst!
O amore, finché puoi amare,
O amore, finché puoi amare,
Verrà il tempo, verrà il tempo
In cui starai sulla tomba e piangerai!
la lirica intera :
https://en.wikipedia.org/wiki/O_lieb,_so_lang_du_lieben_kannst
Trovo molto belle queste poesie di Roberto.
Chiara Bru. che bel regalo m’hai fatto! Due poesie che amo e che mi son riletto piano piano per restare dob Franz Liszt, che amo altrettanto, e anzi stanotte dormirò con la sua musica! Sai, sto recuperando libriccini di intellettuali o comunque persone molo più addentro di me che sono un caciarone che ci si butta dentro, tutte con litografie o acqueforti di pittori disegnatori loro amici.
Sono usciti libretti preziosi a tiratura limitate, molto belli.
Mi piacere farne uno in comune con Mario. Sarebbe bello, no?
Forso difficili da attuare perchè necessitano le nostre pere, forse il meno, ma soprattutto una di questa case editrici elitarie che non arriccino il naso.
Mah, pensiamoci!
Poca roba, 30 cinquanta pagine e anche meno.
<ciao bru, ci siamo dati un'idea?
un abbraccio bello 🙂
UN ALTRO ALTRETTANTO BELLO, NE PARLERO’- NE PALERAI CON MARIO SE SARA’ POSSIBILKE… ADESSO STIAMO ANDANDO A GENOVA DA MIA DORELLA CHE NON STA BENE, CIAO CARO ROBERT “, brù
Ciao Bruna, a volte non so come rintracciarti.
Come è successo ora. Poi d’improvviso ,rieccoti: trovo una tua pagina e una tua risposta.
Spero tua sorella stia meglio. Se ricordo vagamente, tua sorella è più vecchia di noi.
Salutami Mario e un abbraccio a te.
Ciao mio caro. Aspettiamo di sapere se è fuori pericolo, grazio mio santo. Quando ti perdo, mi dispiace tanto
Sì.. è del ’39. Ma si è rovinata i polmoni con il fumo, purtroppo, è successo così