IL MANIFESTO-EXTRATERRESTRE – 17 LUGLIO 2025
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Brevi e brevissime ambiente
Flash Clima, ambiente e salute: le storie in poche righe

Allevamento intensivo – Ansa– IMMAGINE RELATIVA AL PUNTO DUE SULLA SPAGNA IN GALIZIA

*** chiara : hanno tutte e due un faccino perplesso e un po’ triste– forse non hanno abbastanza compagnia..
Era mezzo secolo che non si faceva vedere da queste parti (siamo in Val d’Ega, Trentino Alto Adige). Un primo individuo di lontra (purtroppo investito da un’auto) è stato trovato nel 2024, poi i tracciamenti successivi condotti questo inverno hanno rivelato tracce della presenza di lontre lungo il fiume Rienza, fino alla confluenza con il Rio Furcia e i suoi affluenti. La notizia è buona, tuttavia adesso bisognerà monitorare la presenza dei pesci perché le lontre ne sbafano in grandi quantità.
FIUME RENZA-
– Opera propria
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SORGENTI DEL RIENZA
– Opera propria
FOTO SOPRA — WIKIPEDIA


2. Spagna, gli allevamenti violano i diritti umani
Arriva dalla Spagna, dal Tribunale superiore di Galizia, una sentenza per certi versi storica. Secondo i giudici, l’aria irrespirabile e il bacino inquinato nella zona di As Conchas sono dovuti alle centinaia di allevamenti intensivi di polli e maiali nella regione di A Limia. Ragion per cui il Tribunale ha decretato che le autorità statali e regionali hanno violato i diritti umani delle persone residenti, che hanno diritto ad essere risarcite. La Spagna è il primo produttore europeo di carne suina.

AS CONCHAS — GALIZIA
Galicia Màxica

La terra risulta satura di nitrati, l’aria è appestata da odori nauseabondi e le falde acquifere sono contaminate al punto che gli stessi residenti non si fidano a bere l’acqua pubblica. Nell’ambiente sono stati ritrovati batteri resistenti agli antibiotici, e nelle acque del fiume Limia sono stati rilevati livelli di nitrati nell’acqua fino a mille volte superiori a quelli normali.
A oggi l’Italia è uno dei primi Paesi in Europa per vendite e utilizzo di antibiotici negli allevamenti (e vale la pena ricordare che Ettore Prandini, numero uno di Coldiretti, ha dichiarato in pubblico di essere contro la carne coltivata proprio perché “ci vogliono gli antibiotici”); secondo la più recente Relazione Ispra-Sintai diverse falde del Settentrione presentano concentrazioni di nitrati superiori ai limiti di legge (50 mg/l) e in Lombardia, epicentro nazionale dell’allevamento intensivo, una percentuale importante dell’inquinamento è proprio legato a queste attività.
Giulia Innocenzi di Food for Profit ha denunciato due allevamenti lombardi traboccanti di carcasse in decomposizione o cannibalizzate, feci e galline prive di piume per lo stress. Il ministro Lollobrigida non sembra troppo preoccupato, però: basti pensare a quando ha candidamente ammesso di essere venuto a conoscenza di Food for Profit – documentario trasmesso al Parlamento europeo, al Parlamento italiano e in più consigli regionali! – solo grazie alla messa in onda di Report, e di averlo comunque trovato un tentativo di “criminalizzazione dei nostri allevatori”.
ALLEVAMENTO DI POLLI
IMMAGINI DA :
Oltre ai diritti degli animali, gli allevamenti violano anche i diritti umani


3. Mangiamo carne di squalo senza saperlo
Gli squali stanno scomparendo e noi li mangiamo consumando inconsapevolmente pesci dai nomi ambigui o etichettati in maniere scorretta (l’Italia tra il 2017 e il 2023 ha importato più di 43 mila tonnellate di carne di squalo). E’ la legge che consente la commercializzazione di pesci con nomi comuni (verdesca, palombo, gattuccio, smeriglio) che spesso nascondono anche specie di squali sotto minaccia di estinzione, come «Prionace glauca» o «Lamna nasus».
video, 0.33 min
Un’apparizione regale nelle acque del Golfo di Trieste: questa splendida verdesca (Prionace glauca), elegante e affusolata, è stata immortalata nei primi giorni di maggio a poche miglia da Barcola.
Grazie alla sua inconfondibile livrea blu, questo “squalo azzurro” incanta chi ha la fortuna di incontrarlo. Nonostante sia una specie ancora piuttosto diffusa nel nostro mare, è in pericolo critico secondo l’IUCN: spesso vittima di pesca accidentale, rischia di sparire insieme a oltre la metà degli squali e delle razze del Mediterraneo.
In un contesto così fragile, è fondamentale il lavoro costante e instancabile dell’Area Marina Protetta Miramare, che ogni giorno protegge la biodiversità del Golfo, sensibilizza il pubblico e promuove una convivenza rispettosa tra uomo e mare.
© Grazie ad Adriano Condello della Società Velica di Barcola e Grignano per la segnalazione e per aver condiviso con tutti noi questo momento raro e prezioso.
da:
LE FOTO SEGUENTI SONO DELLA :
Società velica di Barcola e Grignano
E SONO DEDICATE A FRANCHINO IL NAVIGATORE A VELA

PS. ha attraversato l’Atlantico in vela da solo .. ma senza i cani.
Ne aveva abbastanza dell’Oceano !
Rita G- un anno fa
foto stefano casonato- 8 mesi fa
Rita G. — un anno fa


