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ARTE MAGAZINE
Rimossa “Milano Murata” l’opera di aleXsandro Palombo che ritrae il sindaco Sala

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È durata solo poche ore l’ultima opera dell’artista aleXsandro Palombo. Il suo nuovo murale pop con il Sindaco Beppe Sala, intitolato “Milano murata”, era comparso sulla facciata della Galleria d’Arte Moderna di Milano, ma è poi stato prontamente rimosso. L’opera provocatoriamente arrivava nel cuore di Milano proprio nel momento clou degli scandali che stanno sconvolgendo l’amministrazione meneghina. Nell’opera il sindaco viene raffigurato mentre mura sé stesso in una nicchia sulla facciata della Galleria d’Arte Moderna.
L’opera di Palombo ritrae il sindaco Beppe Sala con abiti da muratore d’epoca, intento a murarsi da solo all’interno di una finta finestra. Nella mano destra tiene una spatola; nella sinistra, una mattonella verde con inciso il simbolo del dollaro. I mattoni lo coprono già fino al petto. L’artista sfrutta una vera nicchia murata della facciata per creare un’illusione ottica ad alto impatto, intrecciando architettura, arte pubblica e spazio urbano. La scelta del luogo è tutt’altro che casuale: all’interno dello stesso museo è custodito Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, capolavoro che celebra la dignità del lavoro e la forza collettiva dei ceti popolari. Il murale si pone così in un dialogo silenzioso ma potente con quell’icona storica.
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GALLERIA D’ARTE MODERNA A MILANO – VIA PALESTRO 16 // link di Wikipedia
La Galleria d’Arte Moderna Milano (detta anche GAM) è la più importante collezione lombarda di opere dell’Ottocento. Si trova a Milano all’interno di Villa Reale in via Palestro 16; fa capo alla Direzione Centrale Cultura del Comune di Milano ed è parte delle Civiche Raccolte d’arte del Comune di Milano.
La Villa Belgiojoso in cui ha sede la Galleria è uno dei capolavori del Neoclassicismo di Milano. Fu edificata tra il 1790 e il 1796 come residenza del conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso e fu progettata con eleganza e funzionalità dall’architetto austriaco Leopoldo Pollack, collaboratore del massimo rappresentante del Neoclassicismo lombardo, Giuseppe Piermarini.
Alla morte del conte la grande villa venne acquistata dal governo della Repubblica Cisalpina per trasformarla nella residenza milanese di Napoleone Bonaparte che stava per diventare Presidente della Repubblica Cisalpina.
Trasformata nel 1921 in sede delle raccolte milanesi d’arte moderna, scelta ribadita nel dopoguerra dalla scelta di circoscrivere all’Ottocento la collezione esposta in villa.

La Villa Reale di Milano, vista generale
– Opera propria
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Salone del piano nobile
– Opera propria
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Sala della Galleria
– Opera propria

video, 15 minuti, il più corto, non necessariamente il migliore– si vedono anche due depositi del Museo insieme ad Omar Cucciniello, conservatore della Galleria d’Arte Moderna

Mi sembra davvero indovinatissimo il murale esposto sul muro esterno della Galleria di Arte Moderna di Milano: veramente azzeccato, spiritoso e, proprio per questo, cancellato velocemente.