Vi sembrerà che ch. faccia “troppe storie” per una notizia che a molti di noi parrà di “poco conto”, ma non lo è:
COME SAPETE IL GOVERNO MONTI HA DECISO DI RIMETTERE LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO ALLA DISCUSSIONE DEL PARLAMENTO: NELLA SPERANZA CHE IL TESTO MIGLIORI E NON PEGGIORI, FESTEGGIAMO IL RITORNO ALLA SOVRANITA’ DEL PARLAMENTO, OSSIA DI NOI CITTADINI (SPECIALMENTE SE RIFORMANO LA LEGGE ELETTORALE RIDANDOCI LA VOCE CHE CI HANNO TAGLIATA SECCA SOPRATTUTTO CON “IL PORCELLUM”) MOSTRANDO COSI’ CHE ANCHE “UN GOVERNO TECNICO” (CHE A MIO MODESTO PARERE, DI TECNICO HA SOLO IL NOME O I DOTTORATI VARI) DEVE SOGGIACERE ALLA NOSTRA COSTITUZIONE.
FINALMENTE UNA BOCCATA DI OSSIGENO PER NOI CITTADINI DOPO ANNI E ANNI DI DECRETI LEGGI!
DALLA NOSTRA COSTITUZIONE (1948):
Art. 76.
L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principî e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.
Art. 77.
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
Quando, in casi straordinari di necessità e d’urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.
I decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.
( dal sito: “PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA”)