http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=mZ4Idsk_RYU
NEMO
salvatore della patria! “Albero bar cristallo” di Mario Bardelli
Inviato il 17/05/2012 alle 20:53
“”” La palla rossa / a me lancia Eros dai capelli d’ oro / e con una fanciulla dai sandali a colori / mi spinge a giocare. // Ma essa, ch’ è di Lesbo dalle belle case / sdegna me bianco già sul capo / e avida sospira per un altro . “””
“”” Biancheggiano già le mie tempie / e calvo è il capo ; / la cara giovinezza non è più, / e devastati sono i denti. / Della dolce vita ormai / mi resta breve tempo // [ … ]“””
(Anacreonte/Quasimodo)
nota ch per nemo:…” e brevi ragazze dalla palla rossa”…
albero 3 bjpg.jpg di MARIO BARDELLI
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ALBERO BLU di mario bardelli
ch. : temo che siano stati riprodotti troppi grandi (?) ma non so come fare diverso.
la musica era obbligatoria: “mai una palla potrebbe apparire così rossa ad un giovane!”
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Che belle le opere di Mario Bardelli ! In ‘bianco e nero ‘ poi …. è già una splendida acquaforte …
questa l’ho scelta proprio dedicandola a te e…”in sottordine” (blasfemia!) a Enzo Maiolino!
(adesso non ce la faccio a rileggermi) purtroppo Mario, il Maestro Bardelli, non sopporta di “specializzarsi” e diventare umano, ossia un sa fare delle cose e un altro un altro, e, forse (la mia però è una fantasia da vasi comunicanti), forse forse, se uno è molto bravo in un campo e suoi addentellati, che possono essere anche ampi, in tanti altri (metti la cosiddetta “vita pratica”, capacità organizz., senso della realtà e degli affetti degli altri, per esempio) può anche essere “negato” come dico io sempre esagerando tutto a mille. Credo siano almeno vent’anni che una mattina, al “bar brutto” sotto casa, ho detto con grande cordialità e affetto a Mario: (lett.) “Sarà meglio di intraprendi deciso la strada del genio perché il mondo umano te lo sei già giocato tutto”; “genio” non è una parola mia, ma un vocab. corrente che, sempre a mio parere, faceva parte della cultura della famiglia di Mario. Non voglio aggiungere di più. Solo che per far questo, altro che “cala cala Merlino” (il gufo a Merlino nel “la spada nella roccia”, film stupendo)! Devi accettare di ridimensionare quell’onnipotenza, che percorre la via Lattea varie volte e varie volte turna indré , di quando eravamo appena nati o “in fasce”…(mia mamma era stata fasciata dal collo ai piedi)…onnipotenza (essere dio) all’epoca necessaria (dicono i sacri testi) perché la nostra impotenza era terrificante: da un caldo ed accogliente (non sempre) “contenitore”, che “conteneva” te ed era il tuo universo, alimentati lett. senza aprir bocca, potevamo essere “pura inerzia di piacere in cui sprofondare” (immag. chiara, la mia, di un orgasmo buono) e “protetti più che in un caveau di banca”—tanto per disarmonizzare un po’—“niente olio di gomito” che piace anche moltissimo, ma la fatica la devi fare specie agli inizi…e poi quando sei tu “ai finizi”!… “parti integranti di un infinito” (espressione di Freud che lo dice un po’ meglio), che era per noi questa pancia che camminava e ci cantava insieme al papà…(fru-verio)…ad essere “gettati nel mondo”, se proprio si è costretti ad usare un’espressione esistenzialista (la filosofia esist.), bruchi e nudi ecc ecc…qui o ci attaccavamo al tram dell’onnipotenza e sentirci serenamente dio…poi-in generale-ci sono le cure che ti mettono al centro dell’universo…tutte gratificazione che poi avercele nella vita fa caldissimo / o accetti che non ci sono più se non a barlumi barlumati di cui andiamo spasmodicamente in cerca a qualunque prezzo…sì, anche “dell’onor”! -taglio- sbattuti, allora, in una tale impotenza che per forza dovevamo pensare che eravamo a “comandare” il seno che arrivava ecc…. Può succedere che la vita ti obblighi a crescere oppure no, rimani con una struttura mentale adolescente (con tutti i vantaggi e svantaggi) cioè rimani “indefinito” (non sei qui non sei là… perché così non ti autolimiti e men che meno ti lasci limitare dagli altri…vivi da pacco sorpresa, un po’ come faccio io -anche se l’origine mia temo sia nelle scariche chimiche del mio sistema nervoso, oltre ….ad essermi dovuta abituare a vivere costantemente su un ponte rotto – attenta fissa all’abisso sotto-sopra-di lato-da tutte le parti)…mah! “chi dice “ma” cuor contento non ha”, diceva sempre mio padre, invece il mio è “cuor di dubbio” su quello che dico…né potrebbe non essere così…parole che scivolano sull’acqua e vanno via…Può anche succedere che la vita ti obblighi a “tagliare via” questa onnipotenza quando ancora ne avresti bisogno per acquisire sicurezza del mondo e di te stesso e farti – mi scuso dell’espressione, ma rende-: “un midollo cerebrale del cervello e colonna relativa, con gli anni- ” : nel mio caso non me la sono dovuta fare (tutto è tra mille virgolette e pressapoco): ammalandomi e “rompendomi la testa”. Con gli enormi indicibili aiuti farmaco-terapeutici ho dovuto farmi – come uno può, questo sempre- “una protesi”, diceva lo psichiatra-psicoanalista Zapparoli che mi ha curato in Italia, ma non si tratta di protesi… -taglio- perché se no non vai avanti…non ti puoi neanche suicidare…, ma lasciando lì il caso di un malato mentale e parlando di un sano: può succedere che tu la colonna vertebrale te la sia fatta “nonostantetutto”, ma ti possono essere rimaste delle minuscole incrinature (o di varie misure, ma allora, secondo me, se esci “dalle minuscole”, esci anche dalla cosiddetta “normalità, comunque sia non lo so) che ti rendano “estremamente sensibile a certi spifferi” come per chi ha preso una volta una brutta polmonite che potrebbero essere per es. una ampliata percezione dell’immagine che ti rimandano gli altri…qualcosa c’è, andrebbe tutto sviluppato ma è lavoro che adesso non posso fare perché mangio, sfoglio il giornale E poi “baciucùn, spero, MA PRINCIPALEMNTE PERCHE’ UNO- DI QUESTE COSE-NON PUO’ “PARLARE DA SOLO” AL DESERTO ..(“la sabbia non dà suoni né cristalli”, citato a supermemoria e già mille volte da Garcìa Lorca, Il canto di Ignazio, il titolo?) NEANCHE SE PARLA SOLO DI SE STESSO COME GIA’ FACCIO IO (come BB giustamente mi ha fatto notare con un critica veramente costruttiva…non faccio ironia idiota: “i testi sono lunghi, difficili, poi uno vede che parli sempre di te stessa allora dopo un po pianta lì) e non posso che farlo PER NECESSITA’ PERCHE’ E’ L’UNICO “CAMPO” DI RICERCA O TERRENO, SU CUI HO DEI DATI VIVI E TESTIMONIABILI E, IMPORTANTE, SU CUI HO PENSATO ATTRAVERSO VARI CONTRIBUTI DI ALTRI TRA CUI I TESTI TEORICI…
Oggi sono un po’ rientrata nei miei stracci tirata per la gonnapantalone da…un bel diavoletto tutto ricci biondissimi o tutto lisci, non so…ma dicevo proprio verso le 13:00 (ora di ferroviere) a Donatella e Franchino, che sono in grande crisi con questo blog perché mi scrivono solo i soliti noti e sempre duramente bacchettati (Donatella), ho bisogno di un gruppazzo, come si diceva una volta, anche due o tre, perché mi mancano -dicevo loro- almeno 340 gradi per mettermi nelle condizioni di farlo e parlare la lingua di tutti: ho dei fili nella testa che non solo “solo” autocentrati…ma mi manca la realtà!, il racconto, il parlare come tutti..all’aperitivo cappuccio, per es. loro hanno detto varie cose, la Do poi ha raccontato degli elefanti di Pirro (re dell’Epiro, adesso lo so e so anche dove mettere l’Epiro! se ho capito bene, guardi la Grecia ed è in alto a sinistra…sarà?) e poi di quelli di Annibale e di Annibale…”il più grande stratega che ci sia mai stato” …e allora il “mio” Napoleone tanto amato che in terza media le compagne mi mandava le condoglianze il 5 maggio…be’, vuol dire che N. l’avrà studiato, infatti, non mi voglio azzardare…cara Linda soccorrimi…mi pare che abbia usato la stessa chiamiamola strategia per invadere l’Italia…bene! il mio Napo è salvo!! Ma oggi- e da tempo- non è più il mio uomo, oggi LUI , dopo Nicolo’ è il regista… Ermanno Olmi, lui sputato, poi, più in zona, Libereso e più in zona e più a mano per merito di Giorgio Loreti…il pittore Sergio Biancheri…ma si chiamerà così, un uomo buono come mio papà…Be’, adesso che lo sapete, non volete passarmelo? Si accettano anche “generici”…!
PS. ho perso il pranzo e il sonno, e non devo assolutamente, sono in un periodo di fragilità detto anche “troppa carne al fuoco” come per tutti (nota sotto), ma ho perso anche il filo d’oro della pittura di Mario Bardelli: però questo-se mai leggerà-se lo riprenderà da solo…! Il titolo del messaggio che gli invio è: “la gloriosa strada, e felice, del relativo umano (no Einstein!) che è sempre-/pur “bellissimovibrante e perfetto umano” ecc / “all’incirca-pressapoco-volere molto / non potere del tutto o perfettamente” : !!!ecco-ecco: PERFEZIONE! è arrivata la parola che rovina tutti gli esseri e conduce alla pazzia e all’infelicita’ perenne , anche le pietre a partire dall’Himalaya, voler essere “perfetti” come dio, e lì ti blocchi e ti ribalti se sei in macchina come mi è successo una volta, mentre c’è solo la freccia del Machiavelli che serve.. solo se guardi alto, ma diventi estremamente felici se va a un terzo o per i più fortunati come Mario Bardelli ed altri…alla meta. La Linda, mia cugina, questo lo sa a dieci, ma in certe cose che riguardano gli stretti congiunti e se stessa…non lo sa più! e allora soffre troppo e me me ne dispiace anche a me “troppo”. io stessa devo chiudere! E’ il massimo!!!
replica a nemo al posto di un eventuale sua che non c’è : ch. a Nemo: come diceva mia nonna- e mia madre ripeteva, come in tutte le cose della vita- : “Un bel silenzio non fu mai scritto!”, così oggi
dico a te. Ciao, “con gratitudine”!, se mai puoi capire la parola”. Nemo: ” EH! QUESTA E’ BELLA ED E’ PROPRIO DA LEI!! COSA C’E’ DA CAPIRE NELLA PAROLA “GRATIDUNE!! RIDE E RIDE, MOLTO DIVERTITO E A LUNGO, COME QUEL MATTO DI UN CAVALLO (MA ANCHE UN PULEDRINO) CHE E’| ; CH. : Ancor più che tu la gratitudine, se uno è capace di darti qualcosa che ti serve (parlo di apprendimenti), la provi davvero! ed è una cosa grande e rara! Be’, tu non mi pare che fai il ping pong: tipo incasso e ingoio, anche non di storto, mettiamo con gioia un regalo, che è il masssimo . E qui arriva: L’oibò! GRATTANDOSI LA PERA…e qui comincia il ping pong...ma, rari casi, … a volte no, IL PINGI E PONGHE di “rendere il favore” perché “non siamo mica qui a divertirci con il dono e il gratis, come diceva il cummenda alla puttana: “spicciati!! che il cazzo si raffredda!”—tutte cose sorpassate da quel dì (che invece vengono scoperte negli ultimi decenni a partire dal saggio di Marcel Mauss sul dono e l’origne della “sociologia del dono”) ma, per la maggoiranza, -il ricambio- tappabuco anche di soldi sottesi (=quantità di spesa che tanti inseriti nei consumi – pur “non comsumisti”!! (invece di essere un’ovvietà che sono consumista in una società che è “consumista” dalle origini del capitalismo:- se produci merci, devi venderle, e, sempre di più, perché lo scopo dell’attività di commercio è il SOLO lucro—” Alle elementari la maestra recitava: “Ricavo meno spese”…e qui non ci può essere un buco, ma un pieno! E deve crescere sempre di più perché, per allargarmi sulla piazza e nel mondo, faccio degli investimenti e, devo rientrare, +++ (surplus!) con paga della fatica mia e dei vari garzonetti e la nave anche da diporto (giustamente: “non sono mica qui per divertirmi!”, sempre il cummenda alla puttana), … per cui prima cosa devo imparare a come “cattivare” le steste e i borsellini; dopo il Quattro-Cinquecento è successo, soprattutto e ancor più, dopo la “Rivoluzione industriale” (prima meta’ Ottocento per l’Europa continentale)…ma, per certi di sinistra, in generale parlando, “essere consumista” è un insulto perché vi leggono un telegramma: “traditore della Causa, schiavo della ideologia delle multin. , in genere USA (LASCIO CHE PARTA LA MAIUSCOLA)…dal Vietnam CAMBOGIA… e ancora prima (adesso non so dire in questo momento e non ci provo, amen)…mi ricordo di noi vecchi, che pure amavamo viaggiare, mai e mai mai abbiamo pensato agli USA perché sarebbe stato macchiarsi di vergogna insanabile e, poi, se è vero -come ci ha detto Franchino nell’86, al nostro ritorno dal Brasile… quando lui lavorava in un posto di viaggi – che: “viaggiare fa status”….un viaggio negli Stati Uniti, noi non avremmo neanche potuto raccontarlo in giro- circondati come ci eravamo di “tutti compagni” (poi si sono anche visti…!), mai un “traditore borghese”…a non essere io – io e il mio maledetto bisogno di capire dietro le formule…(solo perché, diversamente, non potevo ripeterle e gridare o cantare con gli altri!)
PS Caro Nemo, dopo lunga e sofferta meditazione, ieri sera mentre parlavamo, mi sono convinta che, in merito ad una certa lettura di fatti (che non racconto per non dire chi riguardano…e, poi, sono fatti che non interessano a nessuno!) devo aver preso -è probabile- io abbia preso un grosso abbaglio, come mi capita con tutti sempre più spesso- forse la vecchiaia e la malignità accumulata che non so espellere- ma più frequente con te perché non ti conosco (quarantanni ognuno per la sua strada sono insuperabili come con la mia amica del cuore Grazia, infatti “non mi parla più”! proprio come da bambine…) se non “affettivamente” (mi pare tu faccia parte della mia grande “famiglia” di persone amate “da sempre”), e-secondo un mio costume che repelle a molti, forse a tutti, come…fa la scienza!!!! me, pobre tapìn! lancio ipotesi sul ” terreno” (che è una persona, questo non lo scordo mai) per – attraverso le reazioni dell’altro – raccogliere dati su chi mi interesserebbe conoscere, in genere perché intuisco- ed è poi così quasi sempre, per non dire “sempre” che è brutto- che questa persona avrebbe molto da insegnarmi per sopravvivere “un po’ più decentemente” di come ci riesco da sola e tu, – purtroppo per te, ma non credo di ucciderti, sei forte…di gommma! (guarda quante “m” lo mostrano!), tu, e – grazie al cielo- i miei congiunti – sei una persona che, in questo momento, mi pare che mi potrebbero aiutare a “mettere i piedi per terra”, più di altri insieme a mia cugina LInda, alla Franchina, a Franco di Donatella (lei invece è un miracolo!- mi lascia stare sulle nuvole con lei a farci tantissime risate..!) ed altri meno vicini, la signora Fernanda per esempio, che mi dà una mano in casa e una grossa mano anche con -relativamente- poche ore … e poi altri, naturalmente,—
Se fosse vera la mia “nuova” ipotesi, e ha buone probabilità di esserlo, dell’abbaglio mio, ti chiedo scusa umilmente di averti ferito nella tua straordinaria sensibilità, adesso subito, per farlo poi a parole che, magari costa al mio orgoglio un po’ di più. Ma se sbaglio, sbaglio. Comunque mi devo ancora convincere al 100%…ma succederà negli anni., così lunghi che abbiamo davanti per costruire – su quella che c’è- una bella amicizia senza ferite!! ch. a Nemo: “Tu non hai niente da costruire con me?!— E va bene…costruirò io da sola…un bel gerbido alla tua salute! Ti voglio bene anche se non ancora “nonostante tutto” (detto da Kafka a Mìlena), voglio dire in quel senso lì.
Ps Ps ps….! Anche se non ritengo che “periodi lunghi siano una ferita alla nostra bella lingua italiana”, ammesso che tu voglia leggere …il mio “comunque non italiano”!, men che meno “telegrafico” come ameresti tu, avrei soddisfazione se osservassi che per lo meno mi sono “sforzata” (che non vuol affatto dire “riuscita”!) di scrivere – dentro la babele- più chiaro, ciao a te e a tutti, buona serata ormai!
Se volessero e avessero tempo di leggere, Linda e la Do e Mario e…il ciabattino di sotto che non c’è…lo vedrebbero!
Vera gioia essere ‘utili’ agli altri, anche inconsapevolmente, in un modo naturale, solo perché esistiamo. E’ una qualità di tutti ( chi più chi meno …. ). Il merito va a chi se ne ‘accorge’, cara Chiara, e quindi a te …
ho letto tutto il trattato filosofico, psicologico, moralistico e che altro vuoi, ma per riuscire a sintetizzare un commento dovrei leggere il tuo trattato, cara ch. almeno venti volte. Sarà un difetto perofessionale, ma io a scuola raccomandavo sempre ai ragazzi di fare periodi brevissimi e portavo ad esempio lo stile della Natalia Ginzburg , e di esporre ben chiare le sintesi che spiegavano il concetto esposto. Una cosa posso , però, dirla ; mi fa piacere che la carissima chiara s. mi senta vicina .( perfettamente d’accordo con quello che dice Nemo )
sarà che devo partire, ma cosa dice nemo? dice…tanti telegrammi, lui, beato, ma a cosa ti riferisci? Tutto il blog è infernale, almeno il mio con musiche pittute ecc., ore e ore per un semplice articolo o commento, ma il colmo di assurdo lo raggiunge in questi commenti che devi rincorrere non sai neanche dove, da chi vengono e a cosa replicano…perché hanno un impostano una cosa bella bella per noi cioè comunicarsi di più (migliore ancora di più per loro: visto che è uno strepitoso lucro-potere per chi l’ha inventata…Facebook è adesso così ricco che si è presentato in borsa: adesso, il 18 maggio, e se gli va bene, moltiplicherà i capitali che già possiede: per me facciano, ma perché inventare una comunicazione più immediata e rapida e, allo stesso tempo, così astrusa…ahimé è astrusa per noi, non per il tuo Federico e credo neanche per Daniele e la mia fru 84! Diletta Mia, siamo vecchietti. S. O. S. a NEMO spieghi per tutti almeno come si organizzano questi benedetti commenti-trappole! ciao, grazie, buona giornata