21 febbraio 2013 ore 08:30 DA IL SOLE 24 ORE: LA GUERRA DELLE MONETE : UN DUBBIO? ARTICOLO TECNICO, MA SI CAPISCE “PER SUCCESSIVE STRATIFICAZIONI INCOMPRENSIBILI OSSIA AD OGNI STRATIFICAZIONE BASTA UN’IMMAGINE ANCHE UN PO’ SFOCATA” —OGGI, HO PUBBLICATO UN BRANO DAL BLOG DI NEMO SULLA GUERRA DELLE MONETE.

La Fed è divisa e potrebbe frenare sull’allentamento monetario. La Banca d’Inghilterra prosegue con l’iniezione di liquidità

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Cronologia articolo 20 febbraio 2013

 

BEN BERNAKE PRESIDENTE DELLA FED

Contrordine a Washington sul QE3. All’interno della Federal Reserve di Ben Bernanke ci sono forti divisioni sulla strategia da tenere e sull’efficacia di una politica monetaria troppo accomodante, motivo per cui durante la riunione del prossimo 19 e 20 marzo si discuterà di un possibile cambio di strategia fin qui tenuta dalla più potente banca centrale del pianeta. È quanto si legge nei verbali del Fomc, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, relativi alla riunione dello scorso 29 e 30 gennaio.
Nonostante alcuni segnali incoraggianti arrivati dal fronte economico, per esempio sul versante immobiliare e d sul mercato dell’automobile, la Fed ha deciso di proseguire con l’acquisto di 85 miliardi di dollari di titoli di stato e bond garantiti da mutui al mese.

I programmi sono pensati per sostenere investimenti e assunzioni e rilanciare la crescita tenendo i tassi di lungo periodo bassi. I verbali del Fomc mostrano tuttavia che secondo alcuni membri del Fomc , tra cui il rappresentante della Fed di Kansas City, Esther George, una politica monetaria troppo accomodante potrebbe incoraggiare un’eccessiva assunzione di rischio in alcune aree del mercato del credito. «Ho dissentito a causa di possibili rischi e possibili costi di queste politiche che superano i loro benefici – aveva detto George – Mentre io sono d’accordo di mantenere bassi i tassi per sostenere la ripresa, penso che mantenere i tassi vicino allo zero abbia le sue conseguenze negative».

 

Anche se i programmi di stimolo hanno avuto successo, «molti hanno espresso preoccupazione sulle possibili conseguenze avverse sulla stabilità finanziaria», riportano le minute. Insomma il grido di allarme del “falco” Esther George della Fed di Kansa City ha colpito nel segno.

Come si legge ancora nelle minute, eventuali cambi di rotta saranno valutati anche sulla base delle previsioni economiche. Durante il meeting di marzo, saranno aggiornate anche le stime sull’economia ed è in calendario la conferenza stampa del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Insomma si volta pagina. Alcuni membri hanno sottolineato inoltre che “la Banca centrale dovrebbe essere pronta a cambiare il ritmo degli acquisti di asset”, anche rivedendo gli obiettivi fissati in precedenza.

GLI EFFETTI SUL CAMBIO. In effetti la mossa di ridurre la liquidità sul mercato dovrebbe rafforzare il dollaro che mercoledì sera ha effettivamente guadagnato terreno mentre Wall Street ha perso punti. Sui mercati valutari, l’euro è calato a 1,3279 dollari e il biglietto verde è avanzato a 93,79 yen. La guerra delle valute potrebbe avere una nuova puntata con la modifica del QE della Fed.

LA BANK OF ENGLAND NON CAMBIA ROTTA E PENSA A PIù STIMOLI
È una Bank of England invece è unanime nel mantenere il tasso di riferimento allo 0,5% e sul programma di acquisto titoli, quella che emerge dalle minute
del comitato monetario della banca centrale, diffuse mercoledì. I verbali mostrano però che addirittura tre dei nove membri del comitato abbiano sostenuto la necessità di incrementare di ulteriori 25 miliardi di sterline il programma di acquisto titoli, portandolo da 375 a 400 miliardi. Insomma Londra va avanti con iniezioni di liquidità senza timori di inflazione .

 

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