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VERSO LE ELEZIONI
Bersani attacca Grillo: «Io figlio di un meccanico , non un miliardario»
Il segretario del Pd: «Siamo di gran lunga il primo partito e questo vuol dire che siamo compresi. Stiamo tra la gente»
Pierluigi Bersani contro Beppe Grillo. Quella del segretario del Pd è una replica a muso duro. «Il Pd in questi anni è solo cresciuto, proprio mentre cresceva Grillo. Siamo di gran lunga il primo partito e questo vuol dire che siamo compresi. Perché a differenza di quello lì che urla, noi ci guardiamo in faccia, noi facciamo le primarie, stiamo tra la gente».
Le parole di Bersani
L’ATTACCO – Bersani poi aggiunge: «Perché io non sono un uomo solo al comando, io sono in mezzo alla gente. Ieri sera in birreria chiedevo ai ragazzi: ma voi Grillo, quando lo avete visto? Lui non viene davanti a me che gli spiego, lui parla da solo e non risponde a domande». In ogni caso, ha poi spiegato: «Io sono figlio di un meccanico, non sono un miliardario. E a me non preoccupa l’insulto che Grillo fa a me, questa robaccia. Mi preoccupa quando dice “Fuori dall’euro”. Mi preoccupa che se vince uno così noi andiamo nei guai, il giorno dopo le elezioni. E lo dico non per me, ma per i figli miei e suoi».
L’IMU – Poi Bersani passa al programma e chiarisce: «La patrimoniale esiste, si chiama Imu. Io voglio renderla più progressiva. Ma sulla ricchezza mobile non intendo mettere nessuna patrimoniale, per un motivo molto semplice: non sappiamo chi ha quelle ricchezze, e finiremmo per bastonare sempre quelli che dichiarano tutti i redditi. Per questo deve emergere il sommerso e si deve fare un’operazione per la fedeltà fiscale».
LA RAI – Interviene anche sulla proposta di Grillo di privatizzare la Rai. «Fui il primo 20 anni fa a dire che un privato era troppo poco. Non ho nessun problema. Solo che adesso la parola parziale ha preso molti altri significati rispetto agli anni ’90». Quindi ribadisca che «bisogna rifare la legge Gasparri, ciascuna impresa si faccia il suo piano industriale. Ci vuole qualcuno che proponga un piano e quindi una governance adatta».
RIFORMISMO – E definisce anche il riformismo del Pd. «Io penso ad un riformismo temperato nel tratto, ma piuttosto radicale nelle scelte. Quando citai Papa Giovanni era per un metodo e il metodo deve essere cambiare davvero e con coraggio ma in modo da creare fiducia e rassicurazioni».
Redazione Online22 febbraio 2013 | 13:59
Bersani rappresenta decorosamente una cultura ‘civile’ che esiste anche in Italia .
bravissimo! Anche nella risposta ad Antonella: non sarai sempre bravissimo, vero? Avrai qualche variante, lunghi bassi striscianti che equilibrano (cong. “equilibriano?) la bilancia? Sai, dopo tanti anni non so piu’ niente di te, ma “un abbraccio ad uno sconosciuto” te lo mando con piacere, lo accetti? ch.
Equilìbrino ( forse … ? ) Bravissimo io ? Mahh, ” me pa’ ina mussa …. ” Comunque, non sempre anzi quasi mai …
Bravo Bersani! Dice quello che tutti noi vorremmo dire a Grillo ( se mai potesse ascoltare qualcuno che non sia se stesso o il suo guru personale).