richie hatwin marco carola (MUSICA NEO POP/ VEDI SOTTO)
POP ART (WIKIPEDIA)…
tanto per sapere l’abc /solo per chi come chiara non lo sa.
La Pop Art è una delle più importanti correnti artistiche del dopoguerra. Discende direttamente dal graffiante cinismo della Nuova oggettività e dalla semplicità equilibrata del Neoplasticismo, del Dadaismoe del Suprematismo. Nasce in Gran Bretagna alla fine degli anni cinquanta, ma si sviluppa soprattutto negli USA a partire dagli anni sessanta, estendendo la sua influenza in tutto il mondo occidentale.
Questa nuova forma d’arte popolare è in netta contrapposizione con l’eccessivo intellettualismo dell’Espressionismo Astratto e rivolge la propria attenzione agli oggetti, ai miti e ai linguaggi della società dei consumi.
L’appellativo “popolare” deve essere inteso però in modo corretto. Non come arte del popolo o per il popolo ma, più puntualmente, come arte di massa, cioè prodotta in serie. E poiché la massa non ha volto, l’arte che la esprime deve essere il più possibile anonima: solo così potrà essere compresa e accettata dal maggior numero possibile di persone.[1]
In un mondo dominato dal consumo, la Pop art respinge l’espressione dell’interiorità e dell’istintività e guarda, invece, al mondo esterno, al complesso di stimoli visivi che circondano l’uomo contemporaneo: il cosiddetto “folclore urbano”. È infatti un’arte aperta alle forme più popolari di comunicazione: i fumetti, la pubblicità, i quadri riprodotti in serie. Il fatto di voler mettere sulla tela o in scultura oggetti quotidiani elevandoli a manifestazione artistica si può idealmente collegare al movimento svizzero Dada, ma completamente spogliato da quella carica anarchica, provocatoria e critica.
La rappresentazione degli hamburger, delle auto, dei fumetti si trasforma presto in merce, in oggetto che si pone sul mercato (dell’arte) completamente calato nella logica mercantile. Ciò nonostante gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento hanno avuto un ruolo rivoluzionario introducendo nella loro produzione l’uso di strumenti e mezzi non tradizionali della pittura, come il collage, la fotografia, il cinema, il video e la Musica da quale gli stessi Beatles per alcune canzoni hanno trovato ispirazione.
La sfrontata mercificazione dell’uomo moderno, l’ossessivo martellamento pubblicitario, il consumismo eletto a sistema di vita, il fumetto quale unico, residuo veicolo di comunicazione scritta, sono i fenomeni dai quali gli artisti pop attingono le loro motivazioni. In altre parole, la Pop Art attinge i propri soggetti dall’universo del quotidiano – in specie della società americana – e fonda la propria comprensibilità sul fatto che quei soggetti sono per tutti assolutamente noti e riconoscibili.
Tecniche
Con sfumature diverse, gli artisti riprendono le immagini dei mezzi di comunicazione di massa, del mondo del cinema e dell’intrattenimento, della pubblicità. La Pop Art infatti usa il medesimo linguaggio della pubblicità e risulta dunque perfettamente omogenea alla società dei consumi che l’ha prodotta. L’artista, di conseguenza, non trova più spazio per alcuna esperienza soggettiva e ciò lo configura quale puro manipolatore di immagini, oggetti e simboli già fabbricati a scopo industriale, pubblicitario o economico. Questi oggetti, riprodotti attraverso la scultura e la pittura, sono completamente personalizzati.
Nelle mani di un artista pop le immagini della strada si trasformano nelle immagini “ben fatte” dell’arte colta. I temi raffigurati sono estremamente vari: prodotti di largo consumo, oggetti di uso comune, personaggi del cinema e della televisione, immagini dei cartelloni pubblicitari, insegne, foto di giornali, riviste.
Gli artisti che vanno ricordati sono:
e Roy Lichtenstein (vedi sotto).
A partire dagli anni novanta del XX secolo si è avuta una revitalizzazione di questa tendenza artistica, che va sotto il nome di NeoPop.
NeoPop (o Neo-pop) è il nome di una corrente artistica internazionale postmoderna che si è sviluppata a partire dagli anni novanta del XX secolo. Fa chiaro riferimento alla Pop Art storica e ai suoi rappresentanti (Andy Warhol, Roy Lichtenstein ecc.), frantumandosi però in numerosi sottogruppi con diversi rimandi culturali: dal graffitismo urbano al mondo dell’undergound, dall’uso di materiali diversi come plastiche, resine ecc. al mondo dei fumetti giapponesi, dall’urban art al web design, fino a mescolarsi con riferimenti “alti”, letterari o concettuali. Se nella Pop Art il riferimento era soprattutto almondo dei consumi e dei mass-media, con il NeoPop si manifestano i segni della globalizzazione e della miscela di culture diverse.
Tra gli artisti più noti a livello internazionale, ci sono Jeff Koons, Takashi Murakami, ma anche Gary Baseman, Jenny Holzer o, in Europa, Sigmar Polke, Katharina Fritsch, Gary Hume, Tim Noble.
In Italia il NeoPop si esprime in forme assai diverse, attraverso autori come Andy, Willow, Damiano Fasso, Hackatao (Scalet-Squarci), Marco Cerutti, Cristina Stifanic, Antonio Murgia, Cracking Art,TVBoy, Massimo Giacon, Siva, Marco Lodola, Flavio Lucchini, Vittorio Valente, Pablo Echaurren, Silvano Tessarollo, Roxy In The Box, Ester Grossi, Pep Marchegiani, Vanessa Simone (VanArt), e altri; l’interesse dell’Italia per questo linguaggio è piuttosto recente, e coinvolge soprattutto artisti giovani.
festival di musica neo pop in portogallo, in agosto, ogni anno, ospitando nomi del calibro di Richie Hawtin, Carl Craig o Paul Kalkbrenner.
Roy Fox Lichtenstein (New York, 27 ottobre 1923 – New York, 29 settembre1997) è stato un artista statunitense, tra i più celebri esponenti della Pop Art.
MADRID
TRIENNALE DI MILANO
ROY LICHTENSTEIN IMMAGINI VARIE
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MOLL DE LA FUSTA BARCELLONA
Smithsonian Museum Installs Roy Lichtenstein Sculpture
La cosiddetta ‘arte moderna’ a me piace.
CIAO TESORO, ch.