Bordighera: in Comune rimosso il dipinto di Vittorio Emanuele III
Il 17 aprile 2013 ricevemmo la seguente email da parte del signor Giorgio Loreti:
“Gentilissimo Signor Direttore.
Mi scusi se ancora una volta mi rivolgo a lei per segnalarle una cosa che mi ha lasciato basito.
Stamane, salito all’ultimo piano della sede comunale, in rappresentanza dell’ANPI, per la riunione organizzativa per il prossimo 25 Aprile, sono stato “accolto” da un dipinto, unico nella parete, esposto in piena evidenza, della misura di circa 2 metri per 1,30, raffigurante oleograficamente Re Vittorio Emanuele III.
Tralascio ogni considerazione sul personaggio del quale la storia ha già ampiamente dimostrato il nefasto ruolo.
Ho provato stupore e indignazione perché una tale opera, da conservare ed esporre esclusivamente in una quadreria pubblica, è sicuramente “indegna” di accogliere, con tale rilievo, chi accede ai “piani alti” del Comune.
E mi sono chiesto come sia stato possibile che nessuno (stampa compresa) sino a ora abbia manifestato il proprio dissenso per questa stramberia.
Il Signor Commissario, che fra i suoi meriti ha sicuramente quello di non essere un semplice “passacarte”, alla mia vibrata richiesta di rimuovere da quella collocazione il ritratto “almeno per la ricorrenza del 25 Aprile”, mi ha risposto, alla presenza degli altri intervenuti alla riunione, che lì l’ha trovato e lì lo avrebbe lasciato. Spero che la cittadinanza si faccia sentire.
Giorgio Loreti”.Il Commissario Prefettizio ha terminato il suo mandato nel maggio scorso.
Nella mattinata di ieri, in occasione dell’incontro con il Prefetto di Imperia, ci siamo accorti che il dipinto era stato rimosso, probabilmente da alcuni giorni.
Collocato probabilmente in qualche altra parete comunale in minore evidenza, oppure in stand-by.
Al suo posto è stato appeso un dipinto che ritrae il pittore locale Giuseppe Ferdinando Piana.
Giuseppe Ferdinando Piana nacque a Ceriana nel 1864 e morì a Bordighera nel 1956.
Ha vissuto e lavorato a Bordighera dove ha conosciuto e frequentato artisti come Pompeo Mariani, Charles Garnier, Mosè Bianchi e altri importanti esponenti del periodo.
Particolare attenzione ha dedicato ai colori di Bordighera e dei paesi limitrofi, mostrando con la tecnica dell’acquarello e dell’olio, in particolare, vivaci scorci della ricca vegetazione e dei paesaggi solari e luminosi.
Divenne maestro della Regina Margherita e conobbe Edmondo De Amicis, al quale fece il ritratto.Pier Rossi
19 ottobre 2013
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