CHE PORTA A LIVELLO MONDIALE
LA VOCE DEI CITTADINE NELLE STANZE DELLA
POLITICA—ISCRIZIONE GRATIS
Marocco, si suicidò perché costretta a sposare il suo stupratore. Petizione a sostegno dell’abrogazione della legge.
mentre la vita di giovani donne continuava ad essere stroncata:
Nasma Naqash cracks a faint smile during her video testimony…
AMINA IN TAPPE DIVERSE DELLA SUA VITA E DELLA SUA MORTE
la madre di AMINA
LA FAMIGLIA DI AMINA
Finalmente sembra che le cose si stiano muovendo nella giusta direzione, e la Commissione Giustizia ha finalmente stralciato la parte più problematica della norma passando la legge alla Camera bassa affinché prenda una decisione: se si arriverà al voto, è molto probabile che il Marocco avrà una nuova legge e Amina potrà finalmente in qualche modo avere giustizia. Il voto è il primo passo fondamentale per quella vera riforma per cui i gruppi di donne in Marocco hanno lottato a lungo. Facciamo in modo che si arrivi a una decisione sulla legge 475 affinché questa cominci a proteggere le donne e smetta di calpestarle:
http://www.avaaz.org/it/forced_to_marry_her_rapist_f/?brYWbcb&v=33962
Dall’Afghanistan all’India fino al Giappone e al Kenya, in quanto membri di Avaaz abbiamo usato la nostra forza collettiva per sostenere i popoli in tutto il mondo nella lotta per i diritti delle donne. Oggi possiamo mobilitarci dalla parte di Amina Filali e fare sì che la conclusione della sua storia terribile possa accendere una speranza.
Con speranza e determinazione,
Dalia, Antonia, Emma, Marie, Rewan, Alex, Ricken e tutto il team di Avaaz
PS: Molte delle campagne di Avaaz sono lanciate dai membri della nostra comunità! Lancia ora la tua e vinci su temi di ogni tipo a livello locale, nazionale o globale: http://www.avaaz.org/it/petition/start_a_petition/?bgMYedb&v=23917
Ulteriori informazioni
Marocco, proposta abolizione di ‘matrimonio riparatore’ dopo stupri (La Presse)
http://www.lapresse.it/mondo/europa/marocco-proposta-abolizione-di-matrimonio-riparatore-dopo-stupri-1.442103
Marocco: annullare le leggi contro le donne (Amnesty International)
http://www.amnesty.it/Marocco-annullare-leggi-contro-donne
Marocco, costretta a sposare il suo stupratore (La Stampa)
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/vociglobali/grubrica.asp?ID_blog=286&ID_articolo=524&ID_sezione=654
Marocco: suicida dopo nozze con stupratore, proteste a Rabat (Ansa)
http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2012/03/17/visualizza_new.html_133748440.html
Il report di Global Rights sulla violenza contro le donne in Marocco – in inglese
http://www.globalrights.org/site/DocServer/2011-10-14_Final_Shadow_Report_to_CAT.pdf?docID=12983
Avaaz.org è un movimento globale con oltre 32 milioni di membri, che promuove campagne far valere la voce dei cittadini nelle stanze della politica di tutto il mondo (Avaaz significa “voce” in molte lingue). I membri di Avaaz vivono in ogni nazione del mondo; il nostro team è sparso in 18 paesi distribuiti in 6 continenti e opera in 17 lingue. Clicca qui per conoscere le nostre campagne più importanti, oppure seguici su Facebook o Twitter.
Ricevi quest’e-mail perchè hai firmato “Palestina: la prossima nazione del mondo” il 2011-08-21 usando l’indirizzo email marinagori@hotmail.it.
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NOTA DI CHIARA:
MARIAN UN’ADOLESCENTE MARTIRE (FONTE AGENZIA FIDES—OPERE MISSIONARIE CATTOLICHE DAL 1927)—2 LUGLIO 2013
Si chiamava Mariam, era una 15enne cristiana di Qusair, città del governatorato di Homs, 35 km a sud del capoluogo. La città, che era diventata roccaforte dei ribelli siriani, è stata riconquistata dalle truppe dell’esercito regolare agli inizi di giugno. La storia di Mariam – pervenuta a Fides tramite il racconto di due sacerdoti cattolici – è segno della brutalità del conflitto e della estrema vulnerabilità delle minoranze religiose. La famiglia di Mariam era in città quando miliziani legati al gruppo jihadista “Jabhat al-Nusra” l’hanno conquistata e occupata. Mentre la sua famiglia è riuscita a fuggire, Mariam è stata presa e obbligata a un matrimonio islamico.
Fonti di Fides ricordano che, attraverso i social network, era stata diffusa in Siria la fatwa emessa da Yasir al-Ajlawni – uno sheikh salafita di origine giordana, residente a Damasco – che dichiarava lecito per gli oppositori del regime di Bashar al-Assad lo stupro perpetrato ai danni di “qualunque donna siriana non sunnita”. Secondo la fatwa catturare e violentare donne alawite o cristiane non sarebbe contrario ai precetti dell’islam.
Il comandate del battaglione “Jabhat al-Nusra” a Qusair ha preso Mariam, l’ha sposata e violentata. Poi l’ha ripudiata. Il giorno seguente la giovane è stata costretta a nozze islamiche con un altro militante. Anche questi l’ha violentata e poi ripudiata. La stessa dinamica si è ripetuta per 15 giorni, e Mariam è stata stuprata da 15 uomini diversi. Questo l’ha destabilizzata psicologicamente e l’ha resa insana di mente. Mariam, divenuta instabile mentalmente, alla fine è stata uccisa.
“Queste atrocità non sono raccontate da nessuna Commissione internazionale”, dicono a Fides due sacerdoti greco-cattolici, p. Issam e p. Elias da poco ritornati in città. I due stanno raccogliendo il pianto e le lamentale di numerose famiglie. “Chi farà qualcosa per proteggere i civili, i più vulnerabili?”, chiedono sconsolati. Come riferito a Fides, i due hanno appena celebrato una santa Messa per consacrare nuovamente la chiesa cattolica di Sant’Elia a Qusair. La chiesa era stata saccheggiata e profanata dai guerriglieri, ed era divenuta base logistica e residenziale per gruppi di ribelli.