ore 23:20 “…il tempo che di noi fa tanti oggetti, moltiplica la nostra naturale solitudine”—DEREK WALCOTT! CE LO FA CONOSCERE ANTONIO VOLTOLINI (FACEBOOK)

« … il tempo che di noi fa tanti oggetti, moltiplica
la nostra naturale solitudine… »
(Derek Walcott, da Mappa del nuovo mondo[1]) 

 

Castries – Veduta

Castries, capitale dell’ isola di Santa Lucia, Indie Occidentali (colonizzazione francese) dove è nato Derek Walcott; Indie occidentali Arcipelago collocato fra la Florida e il Venezuela e compreso fra il Mar dei Caraibi, il Golfo del Messico e l’Oceano Atlantico


 

Castries – Localizzazione

isola di Santa Lucia nella cui capitale, Castries, e’ nato il poeta Derek Walcott

nato nel 1930—Premio Nobel nel 92

 

Avete gia’ visto una faccia così…! IL fatto è che noi gente comune siamo condannati a vivere con altra gente comune come noi, solo con libri e ricerche online possiamo respirare “quell’ossigeno di grandezza” di cui abbiamo quell’estremo bisogno….che sapete!

 

 

 

 

 

 

Antonio Voltolini ha condiviso la foto di Lino Di Gianni.
Amore dopo amore (Derek Walcott) 

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.

Foto: Amore dopo amore (Derek Walcott)  Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognuno sorriderà al benvenuto dell'altro e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la tua vita, che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore, le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine. Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.

 

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