ore 09:05 DAVVERO RIPARTIRA’ L’EDILIZIA FINANZIATA DALLO STATO?

IL GOVERNO ALLA PROVA
Ecco i 24 cantieri da riavviare subito
Arriva un commissario con ampi poteri per l’alta velocità Napoli-Bari: sarà Elia, amministratore delegato di Ferrovie Edilizia privata, confermata la semplificazione dei permessi: 30 giorni per la risposta dello sportello unico, poi si parte
ROBERTO PETRINI

ROMA .
Una nuova grande opera, il tratto ferroviario ad alta velocità tra Napoli e Bari. Ventiquattro cantieri, definiti «indifferibili», già aperti, ma bloccati per mancanza di fondi per essere portati a termine, che verranno finanziari con 3,7 miliardi complessivi. Tre grandi infrastrutture strategiche che saranno poste sotto le modalità della «legge obiettivo» e dunque potranno beneficiare di procedure semplificate e di 4,8 miliardi: a partire dai tre passaggi ferroviari del Frejus-Valle di Susa con la Francia, del Brennero con l’Austria e del Sempione con la Svizzera. Sotto le procedure della «legge obiettivo» viene posta anche la realizzazione della rete a «banda larga».
Sono queste le linee del decreto sblocca-cantieri, atteso per il consiglio dei ministri di venerdì, che dovrà rimettere in moto opere già finanziate (per 43 miliardi) ma rimaste bloccate per mancanza di risorse (che verranno aggiunte nel pacchetto) o per incagli burocratici. Confermata anche la norma-tagliola che toglie la concessione a chi non è riuscito a presentare un progetto entro tre anni. Nel decreto anche la deregulation per le licenze edilizie private.
NAPOLI-BARI, ESPERIENZA PILOTA
La novità è il lancio della tratta ferroviaria ad alta velocità che collegherà gli oltre 200 chilometri che collegano Napoli a Bari. Per accelerare le procedure il compito di «commissario delegato» all’opera sarà affidato allo stesso Michele Mario Elia, amministratore delegato dell’ente che dovrà appaltare i lavori, cioè le Ferrovie dello Stato. La procedura consentirà alla capogruppo di bandire la gara per espletare l’appalto, coordinando le società operative controllate come la Rfi e la Italfer. Sul piano del rapporto con le amministrazioni pubbliche le nuove norme snelliranno il funzionamento della cosiddetta conferenza dei servizi, dove siedono gli enti che devono rilasciare i permessi (dai Comuni alle Asl ai Vigili del Fuoco): il decreto prevede che la conferenza deve essere convocata entro sette giorni dall’approvazione del progetto dell’opera; che in caso di assenza di uno dei membri si deliberi ugualmente; e che se i nulla osta e i visti non arriveranno entro una settimana scatterà il silenzio assenso. Sul tavolo il governo mette anche 300 milioni per dare avvio alle procedure.
I 24 CANTIERI BLOCCATI
L’esempio che si fa è quello del quadrilatero Umbria-Marche: il secondo lotto è bloccato perché una delle società coinvolte nell’opera è fallita e dunque è necessaria una nuova gara e un nuovo finanziamento per far ripartire il progetto. Le risorse verranno trovate nell’ambito dei 3,7 miliardi stanziati dal decreto sblocca- Italia e saranno utilizzate in altre 23 opere incagliate. Altri cantieri hanno semplicemente problemi di risorse: il Valico dei Giovi per l’alta velocità Milano-Genova, 53 chilometri di cui 39 in galleria, è al terzo lotto, uno stadio che viene definito ormai di «non ritorno». Si può solo andare avanti, ma mancano i finanziamenti finali, che il decreto dovrebbe erogare. Vicende di altro tipo, o analoghe, ma tutte segnate dalla mancanza dei soldi per completare l’«ultimo miglio» riguardano autostrade, ferrovie, strade statali, ponti, passaggi a livello. Oltre ad opere locali, come la Linea 1 della metropolitana di Napoli, gli interventi per l’Expo ma anche una serie di cantieri segnalati dai sindaci.
DEREGULATION PER L’EDILIZIA PRIVATA
Nel bozza del decreto è confermata anche la misura che consente di presentare una autocertificazione, realizzata da uno studio professionale, per chiedere l’ammissibilità dei requisiti per la licenza edilizia: se il Comune non risponde entro un mese si dà per acquisito il via libera.
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1 risposta a ore 09:05 DAVVERO RIPARTIRA’ L’EDILIZIA FINANZIATA DALLO STATO?

  1. Donatella D'Imporzano scrive:

    Così altri pezzi di paesaggio italiano scompariranno sotto la scusa della velocità: dopo questa cura di cemento l’Italia come la conosciamo ora non esisterà più. Amen

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