Montemaggio Marzo 2012
Era un mondo maschilista. Soltanto tra i partigiani la donna aveva diritti, era un compagno di lotta. La Resistenza ci ha fatto capire che nella società potevamo occupare un posto diverso. I diritti paritari garantiti dalla Costituzione non sono stati un regalo, ma una conquista e un riconoscimento per ciò che le donne hanno fatto nella guerra di Liberazione.
Anita Malavasi “Laila”
1921-2011
UNA BREVE BIOGRAFIA DEL SERGENTE “LAILA”—A CHI INTERESSA
http://www.anpi.it/donne-e-uomini/anita-malavasi-laila/
Anita Malavasi “Laila”
Subito dopo l’8 settembre 1943, Anita entra nella Resistenza, prima come staffetta incaricata di trasportare armi dalla città all’Appennino poi, dal 2 gennaio 1945, nella 144ª Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”.
Col nome di battaglia “Laila”, dimostra tale coraggio e capacità strategiche da divenire Comandante di distaccamento, un ruolo ricoperto da pochissime donne nella Lotta partigiana (alla fine della guerra le sarà riconosciuto il grado di sergente maggiore).
Tra le fondatrici dei “Gruppi di difesa della Donna”, dopo la Liberazione, Anita Malavasi è eletta per dieci anni, ‘60 al ‘70, consigliere comunale a Reggio Emilia.
Molto impegnata nell’attività sindacale, è stata Segretario provinciale del settore tessile della CGIL, responsabile della Commissione femminile e ai vertici locali della Federbraccianti e della Federmezzadri. Per anni e anni, “Laila” è stata fortemente attiva nell’ANPI, in qualità di componente il Consiglio nazionale e del Coordinamento femminile, e ha collaborato con l’Istoreto nella promozione dei viaggi della memoria.