Se e’ vero che il dialetto viene usato sempre meno e solo in certe zone, questa parole sono entrate a far parte della lingua di tutti i giorni e spuntano tra i discorsi della lingua italiana come splendide perle.
Eccone alcune:
Rebigo
Le parole piu’ simili al suo significato sono la francese “Escamotage” o l’italiana “Stratagemma.”
Entrambe si avvicinano di poco perche’ in realta’ la parola significa:
Data una meta, un percorso pianificato per il suo raggiungimento e l’occorrenza di un impedimento che ci costringe a cercare qualcosa di alternativo, la deviazione o le deviazioni che devono essere seguite per il raggiungimento dell’ obiettivo stesso.
Chiaro no?
Esempio:
“Scusa il ritardo ma c’erano dei lavori stradali, ho dovuto fare un rebigo per raggiungere casa tua.”
In ogni caso il rebigo e’ sempre tortuoso e non si allontana mai troppo dal luogo dove vogliamo arrivare.
Si puo’ considerare come una “Piccola deviazione” che ci ha fatto perdere tempo ma che, (una volta arrivati) ci ha quasi divertito.
Spesso al Rebigo si accompagna “Il motto” che e’ qualcosa di piu’ complesso.
Esempio:
Per raggiungere casa tua e poter passare di misura sotto un volto, ho sgonfiato le ruote della macchina.
Nel traffico cittadino genovese, Motti e Rebighi spesso sono accoppiati.
Tapullo
Non esiste parola che si possa paragonare a Tapullo.
Trattasi di riparazione di fortuna che pero’ spesso dura nel tempo e aggiunge nuove funzionalita’ all’oggetto stesso.
I Genovesi, da sempre parsimoniosi, sono abili nei Tapulli.
I Tapulli vengono mostrati con fierezza agli amici, alcuni diventano perfino leggendari e spesso i grandi marchi ci si ispirano per migliorare i propri prodotti.
A volte per denigrare una riparazione di fortuna (raro) viene usato il termine, o per indicare una soluzione temporanea (piu’ comune).
Ravatto
Dicesi di oggetto o persona dalle scarse qualita’ estetico-funzionali.
Importante: Per la scarsa consistenza un oggetto che viene denominato “Ravatto” non potra’ mai essere sottoposto a “Tapullo” per essere aggiustato/migliorato.
I ravatti riempiono box e cantine di mezzo mondo.
blog : si usa anche in senso affettuoso a volte che è anche un po’ una presa in giro–come “anghesu ” che arriva adesso (sotto)—–” strufuju ” è più comune in senso affettuoso di “ravatto” –il senso letterale di strufuju è comunque “strofinaccino”
Anghesu:
In inglese si trova la parola “Gizmo” che ha piu’ o meno lo stesso significato. (In veneto si chiama “Il mestiero”).
A Genova viene usato in maniera bonaria anche per le persone.
ex. Hai rovesciato la minestra, sei proprio un anghesu
Un anghesu non e’ mai cattivo, sbaglia e ride di se facendo sorridere anche i vicini.
Se riferito alle cose, l’anghesu e’un oggetto di limitata utilita’ che viene usato in poche occasioni.
Spesso puo’ essere sostituito da altri attrezzi tranne in rarissimi casi dove senza il giusto anghesu si rimane impotenti.
Esempi di anghesu sono:
l’attrezzo per levare i filtri nei miscelatori
L’attrezzo per svitare le casse di alcuni orologi
l’attrezzo per snocciolare le olive
QUI sotto TROVATE ALTRE COSE DELL’AUTORE SENZA NOME—questo testo che abbiamo pubblicato è molto ben fatto. Chissà gli altri?
- Ho scritto di…
- adesivi aghi albe alberi albicocche alleluia amici amori anelli angeli angoli animali anni 70 anniversari antenne appendiciti arte asilo astra attese autostrade autunno avvisi bagagliai bagni banane bar barbieri basket bastardi bastoncini bianco bici biglietti biliardo bimbi binari biscotti bonsai bottiglie box bugie caffe’ calzini caramelle case cassetti cervelli ciclisti cieli cinema club code coltelli concorsi consigli contatori copioni corone corse corvi cose csi cuochi curve deliri denti diari dinosauri dischi divieti documentari dolci doni donne dugonghi eredita’ eroi esami famiglie fantasmi far west fast food favole feste fiabe figli filastrocche film filosofia fionde flipper focaccia foglie formaggini foto fratelli frullatori fruttivendoli funghi gatti gemelli genova gesti giochi giochi di parole giornaletti gomma gru hard boiler hotel icone incipit incontri infermiere inizi interviste lampade lampadine larry squotter lasagne lavori lettere libri liste locali lotar lucchetti lumini luna lunedi’ madonne magliette mai più senza manichini marchi mare mariti materassi matrimoni mattini mele mestieri misteri mollette montepiano morte mostri musei musica naso natale natura negozi neve nicchie ninja edicola non-sense notte numeri nuvole occulto odori oggetti ombre orchestre orti ospedali panini parchi parigi parole patate patatine pavimenti pensieri persone pesci pianeti pillole pioggia piscine popcorn porte posta prescelti prigioni profumi prospettive pubblicita’ punti pupazzetti quadri radio ragni rapporti ricchezza ricette ricordi rime risvegli ritmi ritratti riunioni rompicoglioni rondini rumori santi scale scarpe schiaffi sci-fi scovati in rete scritte scrittura scrivere scuole serpenti sfinguro sguardi silenzi sogni sorprese sorte specchi sport stagioni stazione stelle storni supereroi supermercati sveglie taccuini tappi tatuaggi teatri telefilm telefoni tempo tempo libero tetti tigri tipi di uomini tivvù tonsille tramezzini tramonti treni uffici ufo uomini uova vecchiaia vento verdure versi vestiti viaggi vicini di casa vicoli video games vocabolario xfiles zeneizi