VICTOR JARA-CILENO UCCISO NELL’ATTACCO AL PALACIO DE LA MONEDA O NEI DINTORNI: —ma adesso sentite un musicista, due musicisti…SOLO QUA POTETE “MATAR A SAUDADE” (” uccidere la nostalgia “) che vi divora …” DI COSA AVREBBE POTUTO ESSERE IL NOSTRO MONDO E DEI FIGLI E NIPOTI, NO? CHIARA

(wiki)… L’esercito attaccò quindi Santiago, cogliendo il presidente alla sprovvista, bombardando La Moneda e arrestando o uccidendo gli oppositori. Era l’11 settembre e le forze armate cilene guidate dal generale Augusto Pinochet misero quindi in atto il piano del golpe contro Allende. Fino all’ultimo, Allende non volle credere che Pinochet lo avesse tradito, fino a quando divenne palese il suo ruolo nel colpo di Stato.

 Durante l’assedio e la successiva presa del Palacio de La Moneda, Allende morì in circostanze che rimasero a lungo oscure e solo in seguito si attribuì la sua morte ad un atto volontario [60], dopo un ultimo discorso alla radio, in cui affermò:

« Lavoratori della mia Patria, ho fede nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro in cui il tradimento pretende di imporsi. Sappiate che, più prima che poi, si apriranno di nuovo i grandi viali per i quali passerà l’uomo libero, per costruire una società migliore. »
(Estratto dall’ultimo discorso radiofonico di Salvador Allende, poche ore prima della sua morte, l’11 settembre 1973[61])

Allende concluse il discorso con le celebri parole[61]:

(ES)« Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores! Estas son mis últimas palabras y tengo la certeza de que mi sacrificio no será en vano, tengo la certeza de que, por lo menos, será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la traición. » (IT)« Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano, ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento. »

Secondo la ricostruzione degli eventi il presidente si asserragliò con la sua guardia di sicurezza, un pugno di uomini conosciuti come Grupo de Amigos Personales oGrupo Amigos del Presidente (GAP) all’interno degli uffici della Moneda. Tra le persone rimaste vi erano il direttore generale dei Carabineros, Luis Sepúlveda, e la segretaria personale di Allende, Miria Contreras detta la Payita, che si era trattenuta, nascondendosi, contro il volere del Presidente che aveva fatto uscire tutte le donne e coloro che non sapevano maneggiare armi. Il presidente, ignaro che la sua casa era anch’essa stata bombardata, fece uscire due delle sue tre figlie, che si trovavano lì, raccomandando loro di raggiungere la madre e la sorella.[62] Allende respinse ogni ipotesi di fuga, sia organizzata dai suoi uomini, sia come un possibile aiuto fornito dalla Massoneria ad un confratello in grave pericolo.[63]

Circa le circostanze della sua morte, la versione ufficiale, confermata dal suo medico personale, Patricio Guijon[64], è che il Presidente si sarebbe tolto la vita con un fucile AK-47 donatogli da Fidel Castro, mentre altri[65] sostengono che fu ucciso dai golpisti di Pinochet mentre difendeva il palazzo presidenziale, portando talvolta prove forensi e documentali contestate[66] (un racconto di tali momenti, secondo questa versione, fu scritto da Gabriel García Márquez nel breve articolo intitolatoLa vera morte di un Presidente[67]). ECC.

 

 

ma sentite questi grandi musicisti!

Josè Seves & Daniele Sepe live al Leoncavallo

 

 

 

Brano tratto dall’album Suonarne 1 X educarne 100

daniele sepe, hasta siempre

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