ROBERTO RODODENDRO, UNA POESIA : ” RAPPRESENTAZIONE ” …mi sembra adatta ai tempi (Roberto)

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rappresentazione

 

Mi sto rivedendo
da cima a fondo
da fondo
a fondo

affondo

per quello che non sono
che sono
o forse

ma chi sono?

Facciamo teatro una buona volta
con un regista reduce di guerra
qualunque guerra
mutilato pluridecorato
magliaro al mercato di Marsiglia

un’attrice presa dalla strada
bella
fa la puttana svanita nel cervello
con due tette grosse così
così e così

sorride sempre
con sguardo assente
che comprende
che prende

In un angolo buio
molto nascosto
IO MI TRAVESTO
mi ricostruisco
pezzo per pezzo
e
se qualche pezzo
s’è rotto s’è perso
non è grave danno

pazienza
m’arrangio
con quello che resta
perchè tanto basta

Ho due minuti
poi
splenderanno i riflettori
di tutti i colori
uscirò alto biondo
occhi neri come il carbone
senza copione
ed una voce……..

Oh dio che voce!

Parlerò come un angelo
senza dire niente
a tutta la gente

L’attore non sa recitare
impara tutto
lì sul momento

Il pubblico c’è
è stretto assiepato
goffo stupito è intimorito
ma urla e osanna
va in delirio sulle poltrone
sù nel loggione
si butta giù

in una sala a broccati rossi
come un casino

Replicheranno per cinquantanni
forse per cento
forse di più

perchè l’attore
pezzo per pezzo
ricostruito
ha sembianze umane

qualche pezzetto
forse importante
che stava dentro
se l’è scordato
o non l’ha trovato

Ma non importa
perchè
LA BOMBA
non scoppia più
e neanche il cuore
disinnescato
farà il boato

Plin…plin…plin…

cadrà in frantumi
dissecato disidratato
disorientato
disincantato

Dopo cent’anni di grigio fumo
o forse più
di caccia ai ratti
su per i tetti
di cuori infranti
di occhi stanchi
di gas immondi
su per i mondi
d’alberi secchi
sempre svettanti
lembi oleosi
su per i cieli
nibbi voraci
occhi rapaci
del tutto ciechi

L’attore ancora replica l’ultima

Uscirà nudo piuttosto osceno
pelle grinzosa
un ciuffo grigio
piuttosto rado
in cima al capo
in basso al pene

L’attrice bella tutta svampita
sorride sempre e s’è spogliata
le tette piene sono sgonfiate
lunghe vesciche fino ai ginocchi
puntuti
ossuti

Compiono L’ATTO D’AMORE
finalmente uniti
mentre
con voce roboante e stonata
urlano il peana dell’ultimo atto
mai detto e mai scritto

forse cala il sipario

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1 risposta a ROBERTO RODODENDRO, UNA POESIA : ” RAPPRESENTAZIONE ” …mi sembra adatta ai tempi (Roberto)

  1. roberto scrive:

    se non ricordo male l’avevi già pubblicata ma in questi giorni anch’io l’ho pensata , ahinoi..

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