IL MANIFESTO DEL 30 GIUGNO 2018
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MODENA, LAVORO DIRITTI UGUAGLIANZA::: VERSO LEU
” ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BAR…”, LA CANZONE DI BERSANI
Tanti esterni fra i garanti. Speranza: «Con i dem? Hanno tradito i loro valori»
Verso Liberi e uguali, la festa di Modena. Maurizio De Giovanni nel comitato. La road map, assise, voto online e manifesto finale. Poi la decisione sul partito unitario. Fino a domani la prima festa di Mdp a Modena
«Che ci sia spinta unitaria è abbastanza naturale in questa fase, ma il Pd ha tradito i propri valori e ha fatto scelte che hanno portato un suo largo popolo ad allontanarsi». Roberto Speranza torna scettico sulla possibilità di alleanze future con il Pd. Lo fa capire ad Albareto (Modena), alla prima festa di Mdp. «Il progetto del Pd è oggettivamente in crisi», spiega, «Per me, i richiami unitari che tornano attorno alle elezioni hanno un senso solo se c’è alla base la premessa del cambiamento: mettere insieme cose per continuare a fare scelte che hanno portato agli attuali risultati non servirebbe a nulla». La festa modenese, che prosegue fino a domani, si intitola «Verso Leu». E oggettivamente il clima congressuale si sente (doppio per Mdp che affronta anche il suo congresso interno), anche nei discorsi dei dirigenti.
Il tema dell’«autonomia» della nuova forza politica (leggasi appunto il rapporto con il Pd) sarà uno dei punti su cui si giocherà il sì al partito unitario con Sinistra italiana (Possibile resta nel gruppo parlamentare di Leu ma si è sfilata dal congresso e dunque dall’eventuale soggetto unitario). Ieri il presidente Piero Grasso ha comunicato i nomi del comitato promotore: «Un luogo aperto a cui si potranno inviare riflessioni», spiega Grasso, «C’è un mondo intorno a noi che chiede di camminare insieme, di riaccendere la passione per l’impegno: questo Comitato dovrà recepirne gli stimoli».
Complicata la road map delle assise: entro luglio potranno essere inviati i contributi dei partecipanti. A settembre si svolgerà la discussione, a ottobre il voto online sceglierà le «tesi» che comporranno il «manifesto» di Leu. A quel punto le due forze politiche, Si e Mdp, decideranno se unirsi in un partito o mantenere una forma meno stretta di coordinamento.
Molti i nomi degli ’esterni’ nel comitato: il costituzionalista Gaetano Azzariti, l’avvocata Tiziana Cignarelli, il giornalista (ex Unità) Umberto De Giovannangeli, i sindaci Lorenzo Falchi, Ottorino Ferilli, le sindacaliste Betty Leone e Nicoletta Rocchi, l’economista Salvatore Monni, Fabio Perrone dell’associazione I pettirossi, l’attrice giornalista e esperta di cooperazione internazionale Shukri Said, il professore Michele Prospero. Nominati, direttamente da Grasso, anche alcuni dei promotori dell’appello «Coraggio da Leu» e altri tra cui Peppino Buondonno, Cecilia Carmassi, lo scrittore Maurizio De Giovanni, l’ex senatrice Nerina Dirindin, il costituzionalista Antonio Floridia, Silvia Prodi, Serana Spinelli. Infine alcuni dirigenti di Sinistra italiana come Marco Grimaldi, Daniela Lastri,Tino Magni.
Mdp non ha indicato nessun dirigente nel comitato, formalmente perché in attesa di legittimazione congressuale. In realtà molte delle nomine in «quota Grasso» vengono dalle file di Mdp, spesso fra gli insoddisfatti da quello che viene percepito come «l’attendismo» del loro gruppo dirigente, riuniti nell’appello «Coraggio da Leu».
Sono d’accordo sull’esistenza di una Sinistra di fatto, che ha però bisogno di coordinarsi e di prendere coraggio. Ben venga il Congresso di Leu, o comunque si chiami. Mi sembra che alcuni gruppi siano un po’ troppo schizzinosi: anche nel PD, fuori dalla cerchia renziana, ci sono forze buone. Una volta si diceva che uniti si vince: credo che valga anche ora e si può fare senza rinunciare ad essere e a comportarsi da sinistra.