IL FATTO QUOTIDIANO DEL 30 LUGLIO 2018
Daisy Osakue, ferita azzurra di atletica: colpita da un uovo lanciato da un’auto. “Presa a bersaglio perché sono di colore”
La primatista italiana under 23 nel lancio del disco è stata aggredita questa notte mentre rientrava a casa a Moncalieri. I carabinieri: “Attraversava la strada da sola. L’auto, un Fiat Doblò, era già stata segnalata nei giorni scorsi in città”. Pd. “Salvini riferisca in Parlamento”. Renzi: “Schifosi razzisti”. Civati: “Il ministro dell’Interno vuole un’Italia modello Alabama”. M5s: “Atto indegno che condanniamo con fermezza”
Daisy Osakue, primatista italiana under 23 nel lancio del disco, è stata aggredita questa notte mentre rientrava a casa, a Moncalieri. La giovane 22enne della nazionale italiana di atletica leggera, nata a Torino da genitori nigeriani, è stata colpita al volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa: trasportata all’ospedale Oftalmico di Torino, ha riportato una lesione alla cornea e dovrà essere operata.
Daisy Osakue, il racconto dell’atleta aggredita: “Volevano colpire ragazza di colore. Risultato di parole d’odio”
di Simone Bauducco–VIDEO, VAI NEL LINK SOTTO:::
Secondo una ricostruzione circolata in mattinata, al momento dell’aggressione Daisy si sarebbe trovata con un gruppo di amici. Poi i carabinieri, che sono al lavoro per identificare il conducente dell’auto e i passeggeri, hanno precisato che la 22enne stava attraversando la strada da sola, seguita da un gruppo di persone che l’hanno soccorsa. Gli inquirenti hanno fatto sapere che l’auto da cui è partito l’uovo, un Fiat Doblò, era già stata segnalata nei giorni scorsi in città: dal veicolo sarebbero partiti altri lanci di uova all’indirizzo di passanti.
Ora la carriera della giovane atleta potrebbe avere una battuta d’arresto: è a rischio la sua partecipazione agli europei di Berlino. Lei professa ottimismo: “Per fortuna è soltanto una abrasione. Qualche giorno di riposo, qualche goccia e dovrei star bene”. “Cascasse il mondo, ma a Berlino vado assolutamente – prosegue la giovane lanciatrice del disco – Parto comunque con la squadra, gareggio giovedì”.
Immediate le reazioni politiche. “Daisy Osakue è una campionessa italiana. Ieri è stata selvaggiamente picchiata da schifosi razzisti – scrive su Twitter l’ex premier e senatore del Pd, Matteo Renzi – Gli attacchi contro persone di diverso colore della pelle sono una emergenza. Ormai è un’evidenza, che nessuno può negare, specie se siede al governo. Italia, torniamo umani”. “Il governo venga a riferire in Parlamento”, aggiungono i dem Graziano Delrio ed Emanuele Fiano.
Pippo Civati, fondatore di Possibile, chiama in causa il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che da due giorni nega l’esistenza di un allarme razzismo in Italia: “”Salvini dice che il suo modello non sono gli Stati Uniti di Trump: ha ragione, il suo modello è l’Alabama degli anni Sessanta, con aggiunta di citazioni fasciste, di falsità a ogni occasione, accompagnate da parole che vengono dalle stagioni più buie della storia italiana recente”.
Parole di condanna arrivano anche dal M5s: “L’aggressione è un atto indegno che condanniamo con fermezza, chi lo ha compiuto deve provare vergogna di fronte a tutto il nostro Paese. L’Italia rifiuta, si indigna e punisce questi gesti inqualificabili. Vogliamo che questa persona, che ha lanciato un uovo contro una donna per strada, venga individuata e punita quanto prima. Gli inquirenti ci diranno qual è il movente, ma in ogni caso un fatto del genere non deve succedere”, si legge in una nota firmata dai capigruppo del Movimento 5 Stelle al Senato e alla Camera Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva.
A proposito di razzismo, mi ha colpito una notizia su il ” Gazzettino metropolitano”, uno di quei fogli che vengono distribuiti gratis nella metropolitana e che sono, verosimilmente, gli unici giornali che moltissimi milanesi leggono. A pagina 3 del 19 luglio 2018 c’è un articolo, ” Vedette in ogni quartiere”, di Laura Lana. Vi si dice che insieme ad altri quaranta Comuni, Sesto San Giovanni ha firmato in Prefettura un protocollo d’intesa per il controllo di vicinato. Non si dice chiaramente su che cosa viene esercitato il ” controllo di vicinato”. Dopo Sesto il progetto sbarca anche a Cinisello, dove il neo-sindaco leghista afferma che si tratta di un importante passo verso una città più sicura. Purtroppo non più sicura dal razzismo strisciante e dalla stupidità.