LUPO DEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO–E’ BELLISSIMO…
Carabinieri Forestali del Nucleo Cinofili Antiveleni di Grosseto con Labrador Retriever.
IL LUPO DIMEZZATO…
S T O R I E
Sull’Appennino
Alma e Loba i cani che salvano i lupi dalle trappole
CATERINA PASOLINI
Gli angeli custodi dei lupi dell’Appennino si chiamano Alma e Loba.
Scodinzolando vanno a caccia di veleni nei boschi come se fosse un gioco. Fiutano l’aria, sentono il pericolo e senza pensarci due volte lanciano l’allarme: abbaiano e poi si mettono sedute, puntando il “nemico” inanimato.
Sono loro, instancabili e affettuose, le inconsapevoli guardiane, gli angeli custodi dei lupi che vivono nel Parco dell’Appennino tosco-emiliano.
Gli salvano la vita scovando i bocconi avvelenati che gli uomini disseminano sul territorio e che ogni anno, oltre ad investimenti in auto e fucili, uccidono trecento lupi in Italia.
Alma è un labrador allegro e affidabile, Loba un pastore tedesco che non si stanca mai di cercare. Nate quattro anni fa in Spagna dove hanno cominciato l’addestramento, da un anno pattugliano i boschi del parco con i carabinieri della Forestale, compagni di scorrerie che sanno riconoscere il loro linguaggio, i segnali di allerta.
Sino ad oggi, ed erano ancora in allenamento, hanno scoperto 15 carcasse volutamente avvelenate, polpette che uccidono, lasciate dai bracconieri in mezzo agli alberi per attirare ed eliminare i lupi che negli anni, protetti, hanno ripopolato la zona.
Da oggi sono entrate ufficialmente in servizio, grazie al progetto europeo Life Mirco-lupo, che vede collaborare due Parchi nazionali (oltre al Parco Appennino, il Gran Sasso e Monti della Laga), e i carabinieri forestali. Mentre il Wwf ha organizzato per loro una casa dove verranno ospitate durante i pattugliamenti.
Giri di perlustrazione che spesso Alma e Loba fanno assieme: la caccia dura 45 minuti, poi se l’attenzione scema e il veleno non è stato trovato entra in azione la collega a quattro zampe.
L’obiettivo è sempre quello.
Trovate carcasse, bocconi velenosi. Prima che uccidano i loro progenitori.
«I lupi sono fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema, sono dei regolatori, per la grande capacita di selezione delle prede. E poi se ci si occupa della loro conservazione, si gestisce l’intero territorio e così ci guadagnano tutte le specie», spiega Willy Reggioni, responsabile del parco Appenino tosco-emiliano e del progetto Mirco-lupo.
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E l’uomo incontrò il lupo… e fece amicizia, tramite l’amico cane.