ansa.it 30 ottobre 2018 ::: DATI ISTAT SUL TERZO TRIMESTRE::: ECONOMIA ” STAGNANTE ” DOPO UNA CRESCITA ESPANSIVA DURATA OLTRE TRE ANNI, PIL INVARIATO RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE, TASSO TENDENZIALE DI CRESCITA ALLO 0,8%, LA VARIAZIONE PER IL 2018 AL MASSIMO ALL’1%—DOPO LA NOTIZIA RISALE LO SPREAD…

 

 

ansa.it  — 30 ottobre 2018

http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/10/30/pil-istat-fermo-in-terzo-trimestre_03af1085-e759-466c-9a14-338310cc3de0.html

 

 

 

Pil: Istat, fermo in terzo trimestre

Dati corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati

 

 

 

 

Nel terzo trimestre del 2018 l’Istat stima che il prodotto interno lordo (Pil) sia rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, nei dati preliminari corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. Il tasso tendenziale di crescita è pari allo 0,8%. Il terzo trimestre del 2018 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero rispetto al terzo trimestre del 2017.

“Nel terzo trimestre del 2018 la dinamica dell’economia italiana è risultata stagnante, segnando una pausa nella tendenza espansiva in atto da oltre tre anni“. E’ il commento dell’Istat alla stima preliminare del Pil nel terzo trimestre. “Giunto dopo una fase di progressiva decelerazione della crescita, – continua l’istituto – tale risultato implica un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che passa allo 0,8%, dall’1,2% del secondo trimestre”

La variazione acquisita per il 2018 è pari all’1%. Nel terzo trimestre cala il valore aggiunto dell’industria rispetto al trimestre precedente, mentre aumenta nei comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e dei servizi. Dal lato della domanda, la stima provvisoria indica un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.

La stima del Pil riflette, spiega l’Istat, “dal lato dell’offerta la perdurante debolezza dell’attività industriale – manifestatasi nel corso dell’anno dopo una fase di intensa espansione, appena controbilanciata dalla debole crescita degli altri settori”.

Attacca M5S, con il suo leader, Luigi Di Maio, secondo il quale se l’economia ristagna è colpa del Pd.

“I dati Istat parlano chiaro: nel terzo trimestre 2018 il Pil si è fermato, mentre su base annua la crescita è diminuita dall’1,2% allo 0,8%. A chi ci attacca, come il bugiardo seriale Renzi, ricordiamo che il risultato del 2018 dipende dalla Manovra approvata a dicembre 2017, che è targata Partito Democratico. Tutti sanno che la nostra Manovra del Popolo deve ancora essere approvata e non può aver avuto nessun effetto sul rallentamento in atto”. Lo scrive il vicepremier, Luigi Di Maio, sul blog del M5s.

Il premier, Giuseppe Conte, non si dice sorpreso dei dati: “Lo avevamo previsto, proprio per questo faremo una manovra espansiva”.

 

Pil: mercati nervosi dopo dati Istat, su lo spread torna sopra quota 300

 

Non si arresta la corsa al rialzo dello spread tra il Btp e il Bund dopo i dati sul Pil. Il differenziale  accelera fino a 312 punti base contro i 296 della chiusura di ieri e i 294 dell’apertura degli scambi stamani. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 3,49%. Il differenziale ritorna a 300 punti base, col rendimento del decennale del Tesoro in crescita al 3,38%.

Piazza Affari nervosa gira in positivo con il Ftse Mib che guadagna lo 0,1% a 19.058, dopo i dati sul Pil ed il dibattito politico sulla manovra. In fondo al listino principale Leonardo (-2,7%) e Tenaris (-1,2%). Procedono in ordine sparso le banche con Mps (-0,7%) in terreno negativo mentre è in rialzo Banco Bpm (+1,5%). Debole Fca (-0,1%), nel giorno dei conti della trimestrale. Corrono Tim (+2,2%) e Mediaset (+1,1%).

 

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