ROSARIA AMATO, REPUBBLICA DEL 31-10-2018–pag. 2 ::: LE PAROLE CHIAVE PER CAPIRE COME VA L’ECONOMIA—-non è chiarissimo…

 

 

D O M A N D E & R I S P O S T E

Le parole chiave per capire come va l’economia

ROSARIA AMATO

A cura di

 

Pil

Il Prodotto Interno Lordo è il valore economico misurato a prezzi di mercato dei beni e servizi prodotti da un Paese in un dato periodo di tempo (in genere si misura a trimestri e per annualità)

Stagnazione

È la condizione in cui la produzione e il reddito nazionale restano immobili, senza aumentare né diminuire. Se si protrae a lungo, o se viene seguita da una ripresa talmente modesta da non poter neanche essere qualificata come tale, si parla anche di “stagnazione secolare”

Recessione

Quando il prodotto interno lordo cala per almeno due trimestri consecutivi si parla di recessione. Durante la recessione l’attività economica si riduce, il livello del reddito reale scende, cala l’occupazione e aumenta la disoccupazione.

Se dura a lungo, se si accompagna anche a un calo dei consumi si parla anche di depressione

Deficit

Il deficit, o disavanzo, è un’eccedenza delle uscite sulle entrate. Una condizione che può riguardare un’azienda come anche un Paese.

Deficit/Pil

È il rapporto, misurato in percentuale, tra il deficit dello Stato e la variazione del prodotto interno lordo.

Uno dei vincoli fondamentali del Trattato di Maastricht stabilisce l’obbligo di mantenere il deficit pubblico sotto il 3% del Pil. Superata questa soglia, scatteranno sanzioni per il Paese membro.

Debito

Il debito pubblico è il debito contratto da uno Stato nei confronti di altri soggetti nazionali o esteri, che possono essere banche o imprese ma anche normali cittadini. Chi presta danaro a uno Stato sottoscrive un titolo del debito pubblico, cioè un’obbligazione che può essere a scadenza breve, media o lunga.

Debito/Pil

Il rapporto tra il debito pubblico lordo e il prodotto interno lordo di ogni Stato dell’Unione Europea non deve superare secondo i parametri di Maastricht il 60 per cento alla fine dell’ultimo esercizio di bilancio concluso. In caso contrario, tale rapporto deve essersi ridotto in misura sufficiente e deve avvicinarsi al valore di riferimento con ritmo adeguato.

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