VILLA I TATTI, FIRENZE-FIESOLE — BERNARD BERENSON E LA MOGLIE MARY–UNIVERSITA’ DI HARVARD, STUDI SUL RINASCIMENTO ITALIANO –al fondo, alcune opere di Berenson

 

 

Traduttore: E. Cecchi
Collana: Saggi
Anno edizione: 2009
Formato: Tascabile
In commercio dal: 18 marzo 2009
Pagine: VI-299 p., ill. , Brossura
12 EURO, PREZZO PIENO

 

 

Villa I Tatti si trova in via Vincigliata 26 a Firenze, vicina al confine comunale con Fiesole. Già residenza dello storico dell’arte Bernard Berenson, la villa, con l’annessa biblioteca e la collezione d’arte, fu da quest’ultimo destinata con un lascito in favore dell’Università Harvard, che vi insediò il The Harvard Center for Italian Renaissance Studies, centro di ricerca sul Rinascimento italiano.

 

Villa i tatti, facciata ovest 01.JPG

Villa I Tatti, facciata ovest

Bernard Berenson a «I Tatti», nel 1911

Paola Severi Michelangeli(discussione | contributi)

Risultati immagini per VILLA I TATTI BERENSON?

BERNARD E MARY BERENSON

Bernard Berenson, nato Bernhard Valvrojenski (Butrimonys, Lituania, 1865 – Fiesole1959), è stato uno storico dell’arte statunitense. Specializzato nel Rinascimento, divenne un’autorità incontrastata nell’attribuzione delle opere, nel tempo in cui queste attrassero l’attenzione dei grandi collezionisti statunitensi. I suoi giudizi all’epoca godettero di vasta e incontestata influenza. Il suo libro I pittori italiani del Rinascimento fu un bestseller internazionale. Si ritiene che la moglie Mary abbia dato un contributo notevole a varie sue opere.

Bernhard Valvrojenski nacque nel 1865 da una famiglia ebrea a Butrimonys nel Governatorato di VilnaLituania, allora nell’Impero Russo. Il padre Alberto emigrò con la famiglia a Boston nel 1875 assumendo il cognome Berenson.

https://it.wikipedia.org/wiki/Bernard_Berenson

Berenson fu anche il primo ad apprezzare ed a sostenere l’arte post-impressionista di Cézanne e di Matisse, dando così un contributo inestimabile ad una corretta valutazione di questa esperienza dell’arte contemporanea.

Le opere d’arte di Bernard Berenson, con lui salvate durante la guerra nella Villa “Le Fontanelle” del Marchese Filippo Serlupi Crescenzi ministro plenipotenziario di San Marino presso la Santa Sede, sono state da lui donate al The Harvard Center for Italian Renaissance Studies a Villa I Tatti a Firenze

Il giardino all’italiana

SassettaEstasi di san Francesco, dalla pala di Borgo San Sepolcro

Risultati immagini per VILLA I TATTI IMMAGINE?

Villa i Tatti è una delle villa con giardino all’italiana dell’area fiesolana, ma è anche e soprattutto una dimora storica, visto che questo luogo è legato alla memoria storica di una grande personaggio della storia dell’arte, ovvero lo storico dell’arte e collezionista di antichità Bernard Berenson.

La villa di origine rinascimentale fu di proprietà di numerose fra le famiglia più potenti di Firenze, fra cui gli Zati, cui apparteneva originariamente e gli Alessandri, che detenevano vasti possedimenti nell’area fra cui il Castello di Vincigliata. Rimase di proprietà degli Alessandri fino al 1854, quando l’intera proprietà venne acquistata da John Temple Leaderche già possedeva la Villa di Maiano ed il castello di Vincigliata. Passata in eredità, come tutte le ville del Temple Leader a Lord Westbury, fu infine acquistata nel 1906 da Bernard Berenson. Fu l’illustre storico dell’arte a commissionare a Cecil Pinsent e Geoffrey Strong, i medesimi architetti che avevano lavorato a Villa le Balze per Charles Strong, di trasformare la casa e il giardino.

Sotto l’egida di Berenson Villa I Tatti divenne un prestigioso centro d’incontro culturale in cui si riunivano i più importanti artisti ed intellettuali della comunità anglosassone a Firenze ma anche i maggiori studiosi della città

Immagine correlata

Immagine correlata

Bernard Berenson decise nel 1936 di donare la villa, unitamente alle sue prestigiose collezioni di opere d’arte dal XIV al XVI secolo, alla biblioteca ed alla collezione di immagini fotografiche alla Harvard University, conferendo alla villa la funzione che ancora oggi mantiene, ovvero quella di centro di ricerca sul Rinascimento Italiano, gestito come campus estero per gli studenti in visita dall’America.

Immagine correlata

Immagine correlata

La villa presenta attualmente un giardino monumentale sistemato all’italiana e posto longitudinalmente rispetto all’asse prospettico della villa. Al giardino si accede tramite un viale di cipressi e comprende la terrazza panoramica, la limonaia con aiuole bordate di siepi di bosso e giardini terrazzati digradanti verso sud. Il viale centrale, pavimentato a mosaico e sottolineato da obelischi di bosso, ripartisce ai suoi lati aiuole geometriche. Due statue in fondo al giardino segnalano la piccola scalinata che introduce al boschetto di lecci. Sul retro della villa sorge anche un giardino pensile, anch’esso disegnato tramite aiuole delimitate da siepi di bosso potato.

Risultati immagini per VILLA I TATTI IMMAGINE?

Anche il giardino di Villa I Tatti, come quello delle Balze, rappresenta chiaramente il concetto paesaggistico dell’architetto Pinsent di fondere lo spazio verde “progettato” con il verde naturale della campagna circostante attraverso un passaggio sfumato e senza cesure nette: a questo scopo servono i viali alberati che conducono dal giardino formale in aperta compagna.

L'immagine può contenere: pianta, albero, fiore, spazio all'aperto e natura

FOTO DA: Villa I Tatti – The Harvard Univ. Center for Italian Renaissance Studies – FACEBOOK

L'immagine può contenere: cielo, spazio all'aperto e natura

Fra le opere d’arte presenti presso Villa I Tatti, tutte di grandissimo pregio artistico e culturale, ve ne sono alcune da segnalare senz’altro:

  • Madonna col Bambino di Gentile da Fabriano;
  • Ritratto di Vitellozzo Vitelli di Luca Signorelli;
  • Madonna col Bambino di Domenico Veneziano;
  • Frate Francescano di Giotto;
  • Estasi di San Francesco del Sassetta;Villa i Tatti si trova in via di Vincigliata, a poca distanza dall’omonimo castello, da Settignano e dal borgo medioevale di Corbignano. Dista poche centinaia di metri da Firenze (viale D’Annunzio) e meno di un kilometro da Maiano e dal Parco di Montececeri.

L'immagine può contenere: albero, cielo, pianta, spazio all'aperto e natura

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Risultati immagini per VILLA I TATTI IMMAGINE?

Immagine correlata

Risultati immagini per VILLA I TATTI IMMAGINE?

Risultati immagini per VILLA I TATTI IMMAGINE?

Risultati immagini per VILLA I TATTI IMMAGINE?

Immagine correlata

 

Risultati immagini per VILLA I TATTI BERENSON?

LA BIBLIOTECA DI BERENSON

 

 

Immagine correlata

BERNARD BERENSON

 

 

Immagine correlata

LA BIBLIOTECA DI BERENSON

 

 

Risultati immagini per VILLA I TATTI BERENSON?

 

 

Immagine correlata

BERENSON

 

 

Risultati immagini per VILLA I TATTI BERENSON?

BERENSON

 

 

Immagine correlata

BERENSON

 

 

Immagine correlata

MARY BERENSON

 

Immagine correlata

Bernard Berenson

FOTO DI Barbara Strachey (Hultin, later Halpern)

 

 

Risultati immagini per VILLA I TATTI BERENSON?

 

 

Risultati immagini per VILLA I TATTI BERENSON?

Il Presidente Harry Truman insieme a Bernard Berenson presso Villa I Tatti

 

 

Risultati immagini per VILLA I TATTI BERENSON?

 

Risultati immagini per VILLA I TATTI BERENSON?

 

Immagine correlata

 

Alcune opere di Berenson pubbolicate da IBS, su Internet

 

 

 

 

Viaggio in Sicilia. Ediz. illustrata

Bernard Berenson

Traduttore:Arturo Loria
Editore:SE
Anno edizione: 2011
In commercio dal: 27 settembre 2018
Pagine: 52 p., ill. , Brossura
20 euro, prezzo pieno
«Questo è l’ultimo giorno del mio viaggio. Sono salito sul monte Pellegrino in una splendida mattinata, e sono stato colto da tristezza al pensiero di lasciare così grandiosa e impareggiabile bellezza. Se soltanto uno potesse impadronirsene e serbarla entro di sé, sarebbe un dio».
Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

2 risposte a VILLA I TATTI, FIRENZE-FIESOLE — BERNARD BERENSON E LA MOGLIE MARY–UNIVERSITA’ DI HARVARD, STUDI SUL RINASCIMENTO ITALIANO –al fondo, alcune opere di Berenson

  1. Donatella scrive:

    Che splendore!

  2. Donatella scrive:

    Segnalo un articolo su “Il Fatto” di lunedì 15 luglio 2019,pag.16, di Tomaso Montanari, intitolato “Il conflitto sui muri: il “decoro” ha sostituito l”eguaglianza”. Si parte da una scritta su un muro di Bologna: “Morte a Salvini” per chiedersi se è giusto rispondere agli insulti della destra e dei razzisti, abbondantissimi di questi tempi, con la stessa moneta. Vorrei chiedervi un parere, perché la questione mi sembra molto spinosa:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *