Mar del Plata è una città dell’Argentina centro-orientale, nella provincia di Buenos Aires, situata sulla costa dell’oceano Atlantico.
il Graffio online —5 Ottobre 2018
Mar del Plata, un angolo d’Italia in Argentina
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di RAFFAELLA CIUFO –
Passeggiando sul molo di Mar del Plata può capitare di venire sorpresi dalle note di un veloce e allegro saltarello: un anziano di origini italiane che, con l’entusiasmo orgoglioso delle proprie radici, suona la sua fisarmonica, così solo per il piacere di condividere la sua musica con i passanti. E infatti, non a caso, Mar del Plata – località balneare, affacciata sull’Oceano Atlantico e situata circa 400 km a sud di Buenos Aires – conta la più grande comunità d’immigrati d’origine italiana di tutta l’Argentina e il Sud America. É città gemellata dal 1998 con San Benedetto del Tronto nelle Marche, regione d’origine maggiormente rappresentata all’interno della stessa comunità italo-marplatense, che ha contribuito in grande misura – nel corso di poco più di un secolo di arrivi e radicamento – ad una crescita esponenziale del numero di abitanti marplatensi.
Mar del Plata, anche chiamata la “Città Felice”, fu fondata nel 1874 e nel breve tempo del ventennio successivo, grazie all’arrivo della ferrovia, divenne un’ambita stazione balneare per l’élite di Buenos Aires. Contemporaneamente, sul finire dell’Ottocento, Mar del Plata rappresentò anche un’importante meta migratoria, soprattutto italiana, con provenienza da Lombardia, Piemonte e Veneto, a cui si aggiunsero dopo il 1910 anche le regioni del Centro e Sud d’Italia. E fino al 1950, l’emigrazione fu sostanzialmente maschile; in seguito giunsero anche le mogli e i figli.
Le attività lavorative, svolte dagli immigrati italiani, erano per lo più le medesime portate in dotazione dall’Italia. Gli uomini erano attivi nella pesca, nella lavorazione del pescato e nel suo commercio; nell’agricoltura e nell’edilizia. Mentre le donne o lavoravano in casa preparando acciughe per l’industria conserviera e tessendo per numerosi stabilimenti presenti in città; oppure erano attive nel settore alberghiero e turistico. Nonostante il buon inserimento degli emigrati italiani nella più ampia collettività marplatense, il patrimonio culturale d’origine venne preservato e tramandato alle generazioni successive, e ancora oggi si sente forte il legame intimamente identitario con l’Italia.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO–Luigi936 – Opera propria // PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
LE PROVINCE DELLE MARCHE ::
Diverse sono le affinità fra Mar del Plata (920.857 abitanti, popolazione che triplica nell’alta stagione) e la più piccola città gemellata di San Benedetto del Tronto (47.351 abitanti) nel contesto delle attività economiche: il turismo, la pesca, la lavorazione del pescato, la cantieristica. Ed è saldo e produttivo il rapporto di collaborazione ed interscambio intessuto fra le due città. Di Mar del Plata va ricordato anche che, a partire dal 1954, è sede del “Film Festival”, uno dei festival più importanti del Sud America.
VICTORIA OCAMPO–FOTO GISELE FREUND
Ramona Victoria Epifanía Rufina Ocampo Aguirre (Buenos Aires, 7 aprile 1890 – Béccar, 27 gennaio 1979) è stata un’editrice e scrittrice argentina.
Rabindranath Tagore y Victoria Ocampo, San Isidro, Noviembre de 1924.
FACEBOOK, Observatorio Unesco Villa Ocampo: https://www.facebook.com/villaocampo/?tn-str=k%2AF
1931 LA RIVISTA SUR (SUD )--. Sulla rivista furono pubblicati testi di importanti scrittori argentini come Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares, Ernesto Sábato e Julio Cortázar. L’importanza della rivista però è legata alla diffusione presso il pubblico argentino degli scritti di autori stranieri, specialmente francesi, inglesi e statunitensi. (WIKIPEDIA)
VILLA OCAMPO A SAN ISIDRO, REGALATA ALL’UNESCO NEL 1973, ADESO E’ UN MUSEO::
HALL PRINCIPALE DURANTE UN’ESPOSIZIONE DEDICATA SAINT EXUPERY
Una vocazione culturale che ha radici lontane, quando fra il 1920 e il 1930 Victoria Ocampo – la fondatrice della rivista culturale letteraria Sur – organizzava nella sua Villa, oggi trasformata in museo e centro culturale, salotti d’incontro fra intellettuali provenienti da tutto il mondo e del calibro di Igor Stravinsky, Jorge Luis Borges, Rabindranath Tagore.
In una città così centrata sul turismo, non si possono dimenticare le splendide e attrezzatissime spiagge dorate, che si estendono per una lunghezza di 8 km, e battute da vento forte per la gioia di surfisti e velisti. Spiagge amate anche dai leoni marini, insediatisi stabilmente con una ricca colonia nella pittoresca e vivacissima zona portuale e divenuti uno dei simboli della città.
Sul lungomare di Mar del Plata, la statua in onore del leone marino, simbolo della città
UN LEONE MARINO PRENDE IL SOLE NEL PORTO DEL MAR DE LA PLATA
UN LEONE MARINO MOLTO CARINO MA STA IN URUGUAY
VIVONO TANTI LEONI MARINI IN PATAGONIA
E MOLTI ANCORA NELLE GALAPAGOS
PER VEDERE TUTTI QUESTI SIMPATICI CHE VI HO FATTO CONOSCERE NELLE FOTO SOPRA…BISOGNA ANDARE ALLE GALAPAGOS CHE, COME SAPETE, APPARTENGONO ALL’ECUADOR