LA STAMPA DEL 20 MAGGIO 2017–rivisto il 20 giugno 2019
Sir Cecil Walter Hardy Beaton (Londra, 14 gennaio 1904 – Broad Chalke, 18 gennaio 1980) è stato un fotografo e costumista britannico.
nel 1965
CECIL BEATON, AUTORITRATTO, 1928
CECIL BEATON, AUTORITRATTO NEL 1938
CECIL BEATON, AUTORITRATTO NEL 1955
Photo Cecil Beaton – Marilyn Monroe, 1956
Cecil Beaton, il fotografo più cattivo del mondo
Scatti inediti in una galleria londinese. Giudizi al vetriolo
Cecil Beaton. © Tyneside Shipyard Newcastle on Tyne. Sotheby’s Cecil Beaton Archive. Image courtesy of Beetles & Huxley.
Beetles and Huxley Gallery
una mostra di Basil Beattie alla Galleria Beetles and Huxley
VITTORIO SABADIN
Alla Beetles and Huxley Gallery di Swallow Street, a Londra, c’è una bella mostra di foto inedite di Cecil Beaton. Sono state custodite per più di 60 anni in America e rivelano come uno dei più grandi fotografi del Novecento fosse già molto bravo ai suoi esordi negli Anni 30, e nell’impegno durante la Seconda guerra mondiale come fotografo ufficiale del ministero dell’Informazione.
Ma sono ovviamente le immagini dei reali e dei personaggi di alta classe, quelli che frequentava più volentieri, a colpire per qualità e raffinatezza: in mostra, e in vendita, c’è uno dei primi ritratti della regina Elisabetta, ce n’è un altro dello scrittore H.G. Welles, e risplende su tutte l’immagine della bellissima Mary Cushing, poi sposata a uno degli Astor.
A scoprire il talento di Beaton per i ritratti erano stati i Duchi di Windsor, che nel 1937 lo avevano chiamato nell’esilio di Parigi per fotografare il loro matrimonio. Beaton fece un ottimo lavoro, ma quella sera stessa arricchì il proprio diario di una dose di veleno. Scrisse che Wallis Simpson, la donna divorziata per cui Edoardo VIII aveva lasciato il trono d’Inghilterra, gli era sembrata «una grande mucca muscolosa, o un toro castrato; una sgradevole, volgare e grossolana americana di seconda scelta». Jean Cocteau aveva definito l’amico fotografo «Malice in Woderland», Malevolenza nel paese delle meraviglie,proprio per la sua abitudine di annotare ogni notte giudizi sarcastici e molto pesanti sui personaggi che lo avevano chiamato per essere fotografati. Non c’è stata pietà per nessuno, da Elizabeth Taylor a Grace Kelly, da Laurence Olivier a Salvador Dalí, il pittore surrealista colpevole solo di avere un alito molto pesante.
Se Beaton è stato particolarmente crudele con le donne, forse lo si deve al fatto che non ha mai veramente deciso se essere omosessuale o eterosessuale. Dopo le prime avventure con l’altro sesso, si era innamorato di Victor William Watson, detto «Peter», che non lo ricambiava e lo tradiva con altri.
DORIS DELEVIGNE, è stata l’amante segreta di Winston Churchill
Per vendetta aveva così cominciato a frequentare Doris Delevigne, viscontessa Castlerosse, famosa per avere dichiarato che non esistono uomini impotenti, ma solo donne incompetenti. Erano altri tempi: quando il visconte Castlerosse sorprese la moglie in intimità con il fotografo al tavolo di un ristorante, si limitò a dire: «Doris, non immaginavo che fossi lesbica». La morte di Peter, affogato nel suo bagno, forse ucciso dall’amante Norman Fowler, contribuì a gettare Beaton nel più profondo sconforto e ad alimentare la sua confusione mentale in fatto di sesso, che si sfogava nelle velenose annotazioni del suo diario.
Katharine Hepburn, foto di Cecil Beaton
Dopo avere scattato una serie di bellissime e all’apparenza amorevoli foto all’attrice Katharine Hepburn, aveva scritto: «È una vipera marcia e inveterata. Non ha generosità, non ha grazia, non ha cuore. È uno stivale rinsecchito. Spero di non doverla incontrare mai più».
Pure uno degli attori più famosi e bravi del mondo, Laurence Olivier, anche lui bisessuale, non è sfuggito ai suoi strali: «La grossolanità e volgarità degli esseri inferiori. Ambiguo, inaffidabile, codardo, pieno di invidie e gelosie. È un disastro come responsabile di un teatro».
tutti i ritratti sono del 1935
Persino Marlene Dietricht era «una ciarlatana, una bugiarda egomaniaca, una vera noia».
Ma è stata Elizabeth Taylor, riferiva ieri il Daily Mail, il bersaglio preferito di Beaton, che giudicava insopportabile e volgare anche suo marito Richard Burton. Pensava che i due rappresentassero il peggio del gusto americano e inglese. Per l’attrice resa famosa dall’interpretazione di Cleopatra, il fotografo provava «disgusto e ribrezzo».
La considerava «un mostro». «Il suo seno, penzolante e gigantesco, sembrava quello di una contadina peruviana che allatta il bambino», dalle sue «mani grassocce» e volgari pendevano preziosi gioielli di ogni tipo. «E questa sarebbe la più grande attrazione? Chiunque altra, paragonata a lei, sembrerebbe una signora».
E la regina Elisabetta? Almeno davanti a Sua Maestà, Beaton si è contenuto, limitandosi a definirla «una persona serena». Anche il più grande ritrattista del mondo doveva pur campare.