La canzone di Theodorakis, scritta assieme a Iakovos Kambanellis, parla dell’uccisione da parte della polizia agli ordini della destra fascista greca e del re golpista Costantino II, del giovane Sotiris Petroulas (Σωτήρης Πέτρουλας), avvenuta a Atene durante una manifestazione in piazza Ioulianòn il 20 luglio 1965. La manifestazione per la democrazia, organizzata dai Lambrakides, raggruppamento politico creato proprio da Mikis Theodorakis e del quale lo stesso poeta e musicista era leader, prevedeva un discorso di Theodorakis; fu proprio Sotiris Petrulas che lo condusse al palco fendendo la folla, essendo un giovane attivista di punta del movimento democratico. A sera, la manifestazione si trasformò in scontri di piazza generalizzati dopo l’assalto dato ai dimostranti dalla polizia già in mano alla destra fascista, sia in piazza Ioulianòn, sia nelle vie adiacenti. Secondo il racconto fatto dallo stesso Theodorakis, che fu testimone diretto, Sotiris Petroulas stava risalendo la odòs Panemistimìou (via dell’Università) cantando assieme ad alcuni compagni, quando i giovani furono caricati dalla polizia, pestati brutalmente e colpiti da lacrimogeni ad alzo zero e da distanza ravvicinata. Sotiris Petroulas rimase ferito a morte.
Due anni dopo vi sarebbe stato il golpe dei Colonnelli che avrebbe tenuto la Grecia sotto una dura dittatura militare fino al 1974. Il Lambrakis da cui l’organizzazione di Theodorakis prese nome e che è nominato nella canzone è Grigorios Lambrakis, deputato della sinistra greca impegnato nel movimento pacifista ucciso da killer fascisti al soldo dei militari a Salonicco, il 22 maggio 1963. Alla sua vicenda è dedicato il famoso film di Costa-Gavras Z-L’orgia del potere (1969), tratto da un romanzo-inchiesta di Vassilis Vassilikos e interpretato da Yves Montand.
Atene, piazza Ioulianòn, sera del 20 luglio 1965. Sotiris Petroulas, appena colpito dai manganelli e dai lacrimogeni della polizia greca, viene sorretto da un manifestante prima di cadere morto. La foto fu scattata da un giornalista del quotidiano “Athenaïki”, Giorgos Koutlidis, che scriveva con lo pseudonimo di “Giorgos Seirinòs”.
CANZONE PER SOTIRIS PETRULAS
Sotiri Petrula,
Sotiri Petrula,
ti ha preso Lambrakis, ti ha preso la libertà.Martiri, eroi ci conducono,i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula,
Sotiri Petrula,
usignolo e leone,
montagne e cielo stellato.
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula,
Sotiri Petrula,
sospirano le madri,
sospirano i monti!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula,
Sotiri Petrula,
le fanciulle e i giovani ti portano nel cuore!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula
conduci il tuo popolo, portaci avanti!
Martiri, eroi ci conducono,
i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
tutto il post è tratto da Canzoni contro la guerra:
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=3916&lang=it.333
inviata da Riccardo Venturi – 3/5/2006 – 01:44