FILM COMPLETO IN ITALIANO ::: ” ALLA RICERCA DELLA FELICITA’. L’UCCELLINO AZZURRO “. DIRETTO DA WALTER LANG DEL 1940 –con SHIRLEY TEMPLE — durata :1.19.10

 

 

Emme Edizioni, 1979

 

 

 

SHIRLEY TEMPLE  ( (Santa Monica, 23 aprile 1928 – Woodside, 10 febbraio 2014) — ai tempi del film aveva 11/ 12 anni

 

FAMIGLIA MODERNA: Shirley Temple: tanti auguri, "Riccioli d'Oro"

 

Shirley Temple " riccioli d'oro " - YouTube

 

Shirley Temple

 

Alla ricerca della felicità (The Blue Bird) è un film del 1940 diretto da Walter Lang, ispirato al celebre racconto L’uccellino azzurro di Maurice Maeterlinck. Girato in technicolor, il film fu inteso come la risposta della 20th Century Fox al film Il mago di Oz, distribuito l’anno precedente dalla Metro-Goldwyn-Mayer.

 

Interpreti e personaggi

  • Shirley Temple: Mytyl
  • Spring Byington: Mamma Tyl
  • Nigel Bruce: Signor Lusso
  • Gale Sondergaard: Tylette (il gatto)
  • Eddie Collins: Tylo (il cane)
  • Sybil Jason: Angela Berlingot
  • Jessie Ralph: Fata Berylune
  • Helen Ericson: Luce
  • Johnny Russell: Tyltyl
  • Laura Hope Crews: Sig.ra Lusso
  • Russell Hicks: Papà Tyl
  • Cecilia Loftus: Nonna Tyl
  • Al Shean: Nonno Tyl
  • Leona Roberts: Sig.ra Berlingot
  • Gene Reynolds: ragazzo studioso
  • Stanley Andrews: Wilhelm
  • Frank Dawson: annunciatore della pergamena
  • Sterling Holloway: Prugna selvatica
  • Thurston Hall: Padre Tempo
  • Edwin Maxwell: Quercia
  • Ann E. Todd: Sorella minore

 

 

 

 

 

RECENSIONE DA MY MOVIES::

https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=797

 

Cento anni di cinema di fantascienza

Locandina Alla ricerca della felicità

Mentre infuriano le guerre napoleoniche, Myltyl (Shirley Temple) e Tyltyl (Johnny Russell), due fratellini di un piccolo villaggio boemo, amareggiati per l’improvvisa partenza del padre al fronte, sognano di viaggiare nel tempo e nello spazio, tra passato e futuro, all’inseguimento del leggendario uccellino blu che conosce il segreto della felicità. I mondi che visitano, in compagnia di bizzarri personaggi fiabeschi, insegnano loro che la gioia più vera abita in casa, tra i caldi affetti della famiglia: l’importante è riconoscerla e custodirla per sempre nel cuore.

Trasposizione cinematografica della celebre opera di Maurice Maeterlinck, prodotta dalla Fox con il chiaro intento di far concorrenza alla MGM che l’anno precedente aveva messo a segno il grande successo del Mago di Oz. Nonostante l’impianto fiabesco, il film è accostabile ai temi della fantascienza per la rappresentazione – sorprendentemente drammatica – di un futuro postapocalittico, popolato dagli spettri dei “bambini non nati”.

Il testo di Maeterlinck è stato più volte portato sullo schermo con molte ambizioni ma quasi sempre con scarsa fortuna. A questo adattamento firmato da Walter Lang (il terzo dopo quelli del 1910, semisconosciuta produzione britannica della Gaumont British, e del 1918, per la regia di Maurice Tourneur) farà seguito il Kolossal sovietico/americano del 1976 (Il giardino della felicità), un clamoroso flop diretto da George Cukor e interpretato da un cast stellare guidato da Elizabeth Taylor, Jane Fonda e Ava Gardner.

 

 

 

L’uccellino azzurro (L’oiseau bleu) è un’opera teatrale del commediografo belga Maurice Maeterlinck, rappresentata per la prima volta il 30 settembre 1908 al Teatro d’Arte di Mosca sotto la regia di Konstantin Sergeevič Stanislavskij. L’opera ebbe un seguito, scritto sempre da Maeterlinck, dal titolo L’uccellino azzurro e il fidanzamento.

 

Trama

I protagonisti sono i poveri Tyltyl e Mytyl, fratello e sorella, che lavorano come taglialegna. Una notte nella loro camera da letto i due ricevono la visita della fata Berylune, che chiede loro di aiutarla a trovare l’uccellino azzurro della felicità, l’unico modo per guarire la sua nipotina, gravemente malata. Durante il viaggio in un mondo fantastico, i due fratelli ritroveranno i loro nonni morti da tempo, il loro fratellino non ancora nato ed altri personaggi, tra cui la Luce, il Fuoco, il Pane, lo Zucchero, il Cane e il Gatto. Quest’ultimo pur di salvarsi la vita tenterà, con l’aiuto della Notte e degli spiriti degli alberi e degli animali, di uccidere i due protagonisti.

 

 

 

Biografia: Maurice Maeterlinck • Scuolissima.com

 

Maurice Maeterlinck (Getty Museum)

 

 

Stock Photo: Maurice Maeterlinck, 1862-1949, Belgian poet, playwright, and Nobel Prize winner, arriving from Europe in Hoboken, New Jerse.

NEL 1939 A 77 ANNI SI TRASFERI’ NEGLI  STATI UNITI DOVE RIMASE  FINO AL ’47, DUE ANNI PRIMA DELLA SUA MORTE AVVENUTA A NIZZA IL 6 MAGGIO DEL 1949 –a 86 anni, se non ho sbagliato il conto…

 

 

«Per le sue molte attività letterarie, specialmente per la sua opera drammatica, che si distinguono per la ricchezza d’immaginazione e la poetica fantastica, che rivela, a volte sotto forma di favola, una profonda ispirazione, mentre in un modo misterioso si rivolge ai sentimenti propri del lettore e ne stimola l’immaginazione.»

(Motivazione del Premio Nobel nel 1911)

 

 

Maurice Polydore Marie Bernard Maeterlinck (Gand, 29 agosto 1862 – Nizza, 6 maggio 1949) è stato un poeta, drammaturgo e saggista belga, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1911.

Il suo successo più grande, tra i contemporanei, fu comunque la fiaba L’uccellino azzurro (1908), che fu messa in scena a Mosca da Stanislavskij, in Italia da Luca Ronconi nel 1979. Quest’opera vanta 7 trasposizioni televisive, di cui 6 film (3 statunitensi più una co-produzione con l’URSS, uno britannico ed un film d’animazione sovietico) ed un anime giapponese, trasmesso nel 1980 e intitolato L’uccellino azzurro.

 

 

 

Maurice Maeterlinck book-plate | Museu Nacional d'Art de Catalunya

 

 

Un aspetto particolare e meno noto della produzione di Maeterlinck è costituito da vari saggi naturalistici pubblicati lungo il primo trentennio del ‘900, diversi dei quali furono tradotti anche in Italia. I più noti sono quelli compresi nella trilogia sugli insetti sociali: (api, termiti e formiche):

  • La vita delle api (1901), pubblicato in italiano a varie riprese (1921, 1951, 1958, 1979);
  • La vita delle termiti (1926), basato su (a detta di alcuni plagiato da) un lavoro del poeta e scienziato sudafricano Eugène Marais (1871-1936), pubblicato in italiano nel 1927, 1950 e 1980 (Rizzoli, collana L’ornitorinco);
  • La vita delle formiche (1930), pubblicato in italiano nel 1932.

Della trilogia esiste una edizione italiana Newton Compton del 1991.

 

La scrittura di questi saggi, in cui s’intrecciano la robusta tradizione naturalista ottocentesca, la struttura culturale simbolista e spiritualista dell’autore ed una indiscutibile abilità letteraria, fa di queste opere delle letture ancor oggi interessanti, quanto meno dal punto di vista divulgativo e di racconto.

 

Le opere poetiche e letterarie di Maeterlinck ispirarono molti musicisti.

 

  • Pelléas et Melisande, strepitoso successo e icona del simbolismo letterario, fu invece messo in musica successivamente da Fauré (1898, musiche di scena), Debussy (1902, opera in 5 atti), Sibelius (musiche di scena), Schönberg (1905, poema sinfonico) ed altri ancora.
  • Ariane et Barbe-Bleue, racconto in 3 atti del 1899, fu musicato da Paul Dukas (1a rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 10 maggio 1907).

 

Maurice Maeterlinck Belgian Poet Drawing by Mary Evans Picture Library

 

 

Zoagli: venerdì “I ciechi” di Maurice Maeterlinck

 

 

 

Maria Germanova as The Witch in The Blue Bird (Maurice Maeterlinck ...

 

 

File:Germanova Witch.jpg - Wikipedia

MARIA GERMANOVA NELLA PARTE DELLA STREGA NELL’UCCELLO AZZURRO

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